Continuo a fissare la strada dove dovrebbe esserci la macchina, eppure continuo a non vedere niente. La strada procede ancora lunga per quella direzione, e se avesse accelerato tanto per sparire così velocemente avrebbe sicuramente fatto troppo rumore, e quello non mi sarebbe mai passato inosservato. Infondo, sono stata addestrata per saper cogliere i dettagli.
Scuotendo la testa, come a cacciare i brutti pensieri, proseguo verso casa, e salutando Jack e Lily mi dirigo a prendere la macchina. Dopo mezz'ora di viaggio arrivo finalmente al familiare vicolo dove si trova nascosta la sede dell'FBI.
L'ingresso è come sempre luminoso, e mi fermo davanti alla segretaria di Tom per farmelo chiamare, dato che l'ultima volta che sono entrata senza permesso mi sono dovuta subire ore di punizione per, come dice lui, "Imparare la lezione.".
Quando finalmente la porta dell'ufficio di Tom si apre mi viene indicato di entrare.
Il capo è intento a guardare lo schermo del computer, e penso non si sia neanche accorto della mia presenza finché non mormora un "Buongiorno, Natasha."
Io ricambio il saluto, mostrandomi con la tipica espressione neutrale che sono solita prendere in questo luogo.
Le missioni potrebbero sembrare la parte più brutta di questa vita, ma la realtà è che quella più brutta è quando ti toccano le parti legali, in cui vieni confinata in questa struttura per ore a compilare i resoconti di ogni singola giornata di servizio, e a cui vieni sottoposta al test della verità per far scoprire ai superiori che quello che hai detto è veramente la verità."A quanto pare c'è stato un errore. Lakowsky non è qui, ma si trova in Italia con il suo braccio destro."
"Ne è sicuro che sia con lui?" Chiedo, pensando al fatto che io l'ho visto poco fa.
Lui annuisce. "Abbiamo dei contatti lì. Queste sono le foto." Le guardo, e con preoccupazione mi accorgo che sono veramente loro due.
Ma allora chi c'era in macchina? C'era sul serio quella macchina?
Forse sto diventando pazza.
***
Quando arrivo a casa sono ormai le sette di sera, e Jack mi annuncia che la cena sarà pronta a breve. Quando arrivo in camera mia vado a fare una doccia veloce, e una volta finita mi metto il pigiama, anche quello scelto dagli agenti.
Il telefono mi vibra sul letto mentre mi asciugo i capelli con il phon, e quando mi allungo verso di esso per vedere cosa mi è arrivato noto subito tre messaggi da un numero sconosciuto. Quando li apro sorrido, ridendo di me stessa per la leggera preoccupazione che stavo sviluppando.
Sconosciuto: Ehi. Stavo pensando di andare alla festa di Halloween che si terrà fra poco; Vuoi venire con me?
Sconosciuto: E magari potremmo anche andare a comprare il vestito insieme:).
Sconosciuto: Sono Aria, comunque.
Senza perdere tempo salvo il suo numero e le rispondo.
Natasha: Certo Aria, dove e quando?
La risposta arrivo' dopo pochi minuti:
Aria: Che ne dici di domani dopo scuola?
Sorrido e accetto la proposta.
Quando finalmente la cena è pronta scendo in cucina, e con mia grande felicità mi accorgo che abbiamo ospiti, ancora. Niall è seduto affianco a quello che dovrebbe essere il mio posto, e appena mi vede scuote frenetico la mano per salutarmi. Sorrido in risposta, cercando di mantenere quell'aria cortese che avevo ieri, ma dubito di avere lo stesso successo.
"Stai bene?" Mi chiede il biondo, passandomi una mano sulla schiena. Mi irrigidisco leggermente al contatto, ma provo a far finta di niente e sorridergli di rimando.
"Tutto okay."
Per il resto della cena non parlo molto, e subito dopo pranzo aiuto Lily a sparecchiare, mentre Jack e Niall si ritirano sul divano a guardare una partita di calcio che a detta loro è imperdibile.
Una volta finito dilavare i piatti mi ritiro in camera, con la scusa dell'essere stanca dopo questa giornata faticosa. Non ho detto niente a loro sugli spostamenti di Lakowsky o sulla mia apparente allucinazione, ma spero che tutto questo finisca presto, anche se questa cosa della ragazza normale sta iniziando a piacermi.
***
La campanella suona, segnando la fine dell'ultima lezione giornaliera. Cerco aria fra la folla, e quando la trovo le vado incontro, rimanendo poi sorpresa quando mi abbraccia a sé.
"Allora, come ti trovi qui?" Mi chiede, mentre passeggiamo tranquillamente per il Westfield London, il centro commerciale.
"Bene, anche se Styles & Co. non mi vanno molto a genio. Dio, sono così odiosi!" Ridacchia mentre sente la mia risposta, che non ha nessuna nota di sarcasmo.
"Guarda, eccoli lì!" Dice, indicando il gruppo che proprio in questo momento ci sta venendo incontro.
"Gray." Mi saluta Harry.
"Styles, Horan."
"E loro non li saluti?" Chiede innocentemente il riccio, indicando i suoi amici.
"Non so i nomi." Ribatto, alzando le spalle.
"Rimediamo subito. Loro sono Louis Tomlinson, Liam Payne e Zayn Malik." Dice, indicandomeli uno ad uno.
"Eh, giusto per sapere, da me che cazzo volete?" Chiedo.
"Volevamo invitarvi alla mia festa di Halloween." Risponde prontamente Zayn.
"Avevo pensato di venire, ma ora che so che la festa è tua, e che ci sarà anche quello" Dico, indicando Harry, "ho cambiato idea."
Harry mi fa una smorfia e a questo punto si intromette Aria, salvando la situazione.
"Tranquilli, verremo." Dice, tirandomi un braccio.
I ragazzi annuiscono e ci sorridono, dicendo che ci saremmo visti il giorno dopo a scuola. Ci passano tutti affianco, e quando mi passa vicino il riccio si abbassa e si avvicina al mio orecchio. "Vestiti sexy." Dice, e non mi da il tempo di rispondere perché è già scappato ridendo dagli altri.
Dopo ore rinchiuse nel centro commerciale finalmente riesco a scappare da Aria e a tornare a casa.
Quando arrivo non trovo nessuno, e ne approfitto per mettere a posto le cose che sono ancora nelle valige, dato che suppongo sarò costretta a rimanere qui ancora per un po'.
Il campanello suona, distraendomi dalle mie faccende, e sbuffando scendo al piano di sotto, aprendo la porta e trovandomi davanti esattamente coloro che non avrei mai voluto vedere.
"Ouch, anche qui vi devo sopportare?" Sbuffo, alzando gli occhi al cielo.
"Gray, sempre un piacere vederti. Horan, non mi avevi detto che la mia adorabile amica è anche la tua vicina. Verrò da te più spesso." Risponde Harry, Ghignando verso i suoi amici.
"Vi serve qualcosa?" Chiedo, stufa della loro presenza.
"In realtà sì." Risponde Liam, "Hai una torcia?"
"Oh, che peccato, penso proprio di no. Addio!" Urlo, sbattendogli la porta in faccia e tornando in camera mia a svuotare le valige come stavo facendo prima della loro interruzione.
STAI LEGGENDO
When spies fall in love
FanfictionMi chiamo Natasha Romanov. Ho sempre voluto essere una normale adolescente, ma non ne ho mai avuto l'opportunità. Ora ce l'ho, riuscirò a essere quello che ho sempre desiderato? "Styles stammi lontano!" non sono sicura di riuscire a trattenere i mi...