Senza che me ne renda conto, è passata una settimana da quando Niall è arrivato a casa mia.
Fra di noi si è instaurato un bel rapporto, con lui sono felice, ma non in quel senso.
Insomma, io gli voglio bene, ma come amico.
Come mi aveva promesso ha chiesto ad Aria di uscire e fra i due si è creato subito un feeling particolare, inoltre quando si tengono per mano sono tenerissimi.
"Osa solo farla soffrire e giuro che ti torturo, e poi ti ammazzo" Dico, prima di lasciarlo uscire con la mia amica.
"Tu, ammazzare qualcuno? Non faresti male ad una mosca Nat!"
Se solo ti rendessi conto della cazzata che hai detto.
Certe volte vorrei dirgli la verità, mi sento male a tenergli nascosta la mia vera identità, ma lo faccio per il suo bene, non sopporterei mai di essere la causa del suo dolore.
Decido di uscire, per cercare di distrarmi un po' dai pensieri degli ultimi giorni. Senza neanche accorgermene mi dirigo verso la palestra.
Appena arrivo saluto David e vado a cambiarmi negli spogliatoi, metto un paio di pantaloncini ed una canottiera, dirigendomi poi verso il ring, dove aspetto l'inizio del corso.
"Buongiorno ragazzi, Nat." Mi saluta Zayn, sorridendo.
"Zayn smettila, tanto Natasha non te la dà!" Urla Liam dall'altra parte della palestra.
Zayn abbassa la testa, imbarazzato.
"Tranquillo che manco a te la do" Urlo in risposta a Liam, facendo poi un occhiolino a Zayn, che mi ringrazia sorridendo.
"Bene ragazzi, correte per venti minuti." Ordina Louis.
Ignorando le lamentele degli altri inizio a correre, dato che è l'unica cosa che riesce a rilassarmi in questi momenti. Ho una grande resistenza, contando il fatto che andando in missione mi ritrovo sempre in situazioni pericolose, essendo quindi costretta a correre molto velocemente per scappare.
Quando sono finiti i 20 minuti tutti i ragazzi vanno a sedersi sulle panchine per bere.
Stavo andando a sedermi quando vedo entrare un uomo in giacca e cravatta che si dirige verso il gruppo di allenatori.
"Salve, sono Michael Lewis, sto cercando la signorina Natasha." Dice, ed io mi irrigidisco sentendo il mio nome.
"Perché la cerca?" Chiede Zayn.
"E' lì." dice Louis indicandomi, e prendendosi uno schiaffo in testa da Harry.
Il ragazzo fa un verso di lamento, mentre, lanciando un'occhiata truce ad Harry, si massaggia la testa.
Il signor Lewis si avvicina lentamente a me.
"Natasha?"
Annuisco.
"Lei deve venire con me." Ordina, afferrandomi per un polso.
"Mi lasci." Ringhio, ma lui stringe ancora di più la presa.
Lo guardo, e nei suoi occhi vedo solo rabbia.
Cosa vuole quell'uomo da me?
Che la mia copertura sia saltata?
"Mi scusi, mi dispiace deluderla, ma Nat oggi deve uscire con me, le dovrà parlare un'altra volta." Dice autoritario Harry, che era comparso alle mie spalle.
L'uomo lo guarda con sfida, ma capendo che insistendo avrebbe compromesso la sua copertura mi lascia il polso, allontanandosi.
"Grazie, Harry." Dico, chiudendo gli occhi.
"Stai tranquilla, ma chi era?" Chiede.
"Non lo so. Vado a cambiarmi." Dico, allontanandomi dalla sala.
Quando arrivo negli spogliatoi mi dirgo verso le doccie e accendo il getto caldo, che immediatamente rilassa i miei muscoli tesi. Esco e mi cambio, appena chiudo la porta degli spogliatoi sento qualcuno che mi chiama, mi giro e vedo il riccio che si alza dalla panchina e mi viene incontro.
"Nat, mi devi un gelato" Dice.
"Ora non posso, magari un'altra volta?" Propongo.
"Ci andiamo a Parigi, okay?" Chiede.
"Parigi?"
"Si, domani andiamo in gita a Parigi, te lo sei dimenticata?!" dice ridendo.
"Cazzo!" Urlo, e mi affretto a correre verso casa, dato che non ho ancora iniziato a preparare niente.
finalmente, all'una di notte, finisco di preparare la valigia, ed esausta mi lancio sul letto, addormentandomi.
***
La sveglia suona senza sosta da cinque minuti, ma non ho le forze di alzarmi a spegnerla, aspetteró che lo farà Niall.
Quando mi accorgo che quello che spero è irrealizzabile mi alzo e la spengo, corro verso il biondo e gli salto addosso, svegliandolo.
"Buongiorno bellissima" Dice, e io arrossisco.
"Buongiorno Niall." Gli do un bacio sulla guancia e mi avvio a fare colazione.
Dopo un po mi raggiunge il biondo, in mutande.
"Ma non ce l'hai un pigiama?" Lo rimprovero, alzando gli occhi al cielo e cercando di non soffermare il mio sguardo sul suo fisico.
"Guarda che l'unica imbarazzata sei te, comunque sta arrivando Harry, ci da un passaggio."
"Ci?" chiedo incredula.
"Già, ci." Sorride, e sbalordita mi avvio a fare una doccia. Mentre esco sento il campanello suonare, così mi avvolgo un asciugamano e corro ad aprire, scontrandomi con due occhi verdi da fare invidia a chiunque.
"Nat." Mi saluta, io mi sposto dalla porta e lo faccio entrare.
Si va a sedere sul divano e io raggiungo la mia camera. Metto un paio di leggins e una una felpa lunga e abbastanza larga. Metto gli occhiali in testa, in modo da fermare i capelli, e mi trucco. Quando ho finito raggiungo i ragazzi, e li raggiungo in cucina.
Usciamo di casa ed insieme raggiungiamo la macchina del riccio. Fortunatamente riusciamo ad arrivare appena la prof inizia a dare le assegnazioni delle camere.
"...Ross e Wate, Malik con Tomlinson e Payne, Styles e Horan, Gray e Montgomery....." E prosegue, con nomi che non conosco.
Mi avvicino ad Aria e le sorrido.
"Saremi in stanza insieme!" Urla, abbracciandomi.
"Già." Rispondo ridendo, sorpresa da tutto il suo entusiasmo.
"Ragazzi prima di salire sul pullman vi presento il prof. che verrà con me e che mi aiuterà a tenervi sotto controllo. Kyle West."
Il nome mi suona familiare, e inizio a riordinare i pensieri per capire dove l'ho già sentito.
Un ragazzo sui venticinque anni massimo fa l'ingresso nella palestra, con il capo abbassato, mentre si sistema i polsini bianchi della camicia.
Quando arriva vicino alla professoressa si ferma, e iniziano a scambiarsi delle frasi.
"Questa è la classe che dovremo controllare." Mormora la prof, indicandoci con un braccio.
Lui inizia a far vagare lo sguardo fra gli studenti, soffermandosi a guardare in faccia ognuno di noi. Quando arriva a me si blocca, e rimane a fissarmi per qualche secondo. Dopo poco mi sorride, e capisco che mi ha riconosciuta quando le sue labbra lasciano uscire il mio nome, sussurrato dolcemente. "Natasha."
"Kyle." Mormoro, prima di correre verso di lui e lanciarmi nelle sue braccia.
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When spies fall in love
FanfictionMi chiamo Natasha Romanov. Ho sempre voluto essere una normale adolescente, ma non ne ho mai avuto l'opportunità. Ora ce l'ho, riuscirò a essere quello che ho sempre desiderato? "Styles stammi lontano!" non sono sicura di riuscire a trattenere i mi...