Ritorno improvviso

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Verso le tre Harry si addormenta, io appoggio la testa sulla sua spalla, mantenendo peró gli occhi spalancati.

É tanto sbagliato che io mi senta cosí al sicuro vicino a lui?

Alle sette la sveglia suona, lui stropiccia gli occhi e mi guarda.

"buongiorno" sussurra, con una voce incredibilmente roca e sexy.

"giorno" sorrido.

"non hai dormito?" chiede.

"no" mi alzo e vado verso il bagno a prepararmi.

Metto un pantaloncino corto in jeans e una maglia attillata bianca, con un paio di all star bianche.

Anche se so che è una cazzata, non ni trucco perche' sono troppo stanca e so che farei una cazzata.

"scendi con me?" mi chiede il riccio prima di uscire.

"okay"

Saliamo in ascensore e dopo un minuto arriviamo al piano di sotto, dove i nostri compagni ci aspettavano.

Vado verso Kyle e gli lascio un bacio sulla guancia.

"che è successo?" chiede.

Alzo un sopracciglio confusa.

"Hai delle occhiaie orribili!" alza un po' la voce.

"Lui.. È tornato" abbasso la testa.

Come se mi leggesse nella mente mi abbraccia forte a lui, accarezzandomi la schiena con la mano.

Dalla sua bocca esce un lamento, e improvvisamente mi ricordo gli avvenimenti della sera prima.

Gli alzo la maglia e noto delle fasciature.

"le ha fatte Styles, dopo averti accompagnata a letto" mi spiega.

Improvvisamente la professoressa entra agitata, correndo nella nostra direzione.

"ragazzi dobbiamo tornare" dice.

Si alzano versi di lamenti.

"che succede?" chiede Kyle.

"Natasha, mi dispiace tanto" si avvicina mettendomi una mano sulla spalla.

"che succede?"

"riguarda Lily e Jack"

La paura si impossessa di me.

"cosa gli hanno fatto?"

"lo vedrai la, ora andate a prepararvi le valige"

Seguendo i suoi ordini, ci ritiriamo nelle stanze, e dopo mezz'ora andiamo verso l'aereoporto.

Il viaggio è stato orribile, non riuscivo a non pensare a cosa possa essere successo.

Nessuno si e' seduto vicino a me, meglio cosí. Non avrei sopportato nessuno.

Quando scendiamo dall'aereo, la pista di atterraggio è in parte occupata da cinque macchine dell'FBI.

Cerco Kyle, e noto felice che mi si sta avvicinando, per andare insieme vicino alle macchine.

"cosa sta succedendo?" chiedo.

"hanno dato fuoco alla casa di Lily e Jack..."

No.

"..loro erano dentro" aggiunge.

Le gambe iniziano a tremare, cado in ginocchio, sull'asfalto ghiacciato.

Una fitta acuta percorre le ossa a seguito dell'impatto, ma non è niente in confronto al vuoto che sento nel petto.

"Abbiamo chiamato Alfred, verrá a prenderti e vi trasferirete nella villa famigliare, li troverai la signora Cox, la tua vecchia domestica, e James, come autista personale" dice.

Le si legge la tristezza negli occhi. Chissá se erano amiche, Lily non me ne aveva mai parlato.

Sento le lacrime scendere lente sulle mie guance, ma non riesco a spostarmi, a dare ordini alle mie gambe.

Sono bloccata in un vortice nero, chissà se riusciró a trovare l'uscita.

***

Quando mi sveglio mi trovo in una stanza che non è la mia. Mi alzo dal letto e inizio a girare.

Nel piano in cui mi trovo ci sono quattro camere da letto, ognuna con letti matrimoniali, con colori diversi: una rossa, una verde, una gialla, una azzurra, una rosa e una bianca. Ognuna di esse arredata semplicemente Ognuna di esse ha un bagno personale dello stesso colore della stanza.

Scendo le scale e mi ritrovo in un soggiorno molto spazioso, con due divani in pelle bianca e un televisore al plasma. Sul lato sinistro c'è una libreria, piena di testi storici, mentre sulla destra ci sono due porte. Entro nella prima e mi ritrovo in cucina, dove c'è un tavolo e un bancone con degli sgabelli.

L'altra porta conduce ad uno studio, con una scrivania in legno scuro, e una sedia girevole come quelle degli uffici. Sotto la scrivania c'è un bottone, e dopo che lo premo, un muro inizia a girare, dandomi l'accesso ad una stanza nascosta, in cui in fondo trovo un computer di ultima generazione, mentre ai lati ci sono diversi tipi di armi: vari tipi di pistole e fucili, coltelli, archi e frecce e altri.

Ripremo il bottone e la stanza segreta torna a essere tale.

Entrando in salotto vedo una signora piuttosto anziana che passa l'aspirapolvere.

"salve" la saluto.

"buongionro signorina Natasha, io sono Katie Cox, la sua domestica, ha bisogno di qualcosa?"

"io.. Avrei bisogno delle mie robe" chiedo timida.

"certo, l'accomoagno nella sua stanza"

Prende le scale che portano al piano inferiore, che prima non avevo notato.

"questa è la sua camera, putroppo le sue vecchie cose sono andate bruciate nell'incendio, ma non si preoccupi, io e il signor Alfred abbiamo gia ricomprato il necessario" annuncia indicandomi la stanza.

Oltrepassando la porta, entro in una camera spaziosa, con un letto a baldacchino con delle trapunte rosa. I muri sono dello stesso colore delle trapunte, una porta conduce al bagno, un'altra conduce ad una cabina armadio: in mezzo ce un divanetto, sulla destra ci sono le magliette e i maglioni, sulla sinistra i pantaloni e al centro ci sono molti paia di scarpe, da quelle da ginnastica in basso, ai sandali e alle ballerine  al centro, fino a quelle con i tacchi in alto.

«bhe, almeno questa stanza è abbastanza grande da condividere, insomma, c'è un divano letto!»

Condividere.

Un lampo di consapevolezza mi occupa la mente.

NIALL!

When spies fall in loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora