XXXIV

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Mia sembrava inerme davanti al fascino di Steve e non riusciva a staccargli gli occhi di dosso.
Dopo aver spento la luce, l'atmosfera si fece più romantica.

La ragazza si sentiva più a suo agio a luce spenta, non che le fosse mai importato veramente avere un rapporto di giorno o di sera che sia, ma in quel momento si sentì più sicura di se e non capiva il perché. Era strano, non era mai stata così timida in quell'ambito, eppure adesso lo era.

Si sciolse un po' quando Steve si sedette in punta al letto e la guardò teneramente.

"Va tutto bene?" -le chiese

Mia annuì, incapace ancora di pronunciare qualsiasi parola. Avrebbe voluto urlare a squarciagola quanto lui fosse dannatamente sexy ma niente, nel suo stomaco sfarfallavano miliardi di farfalle e il nodo in gola non voleva saperne di sciogliersi.

"Vieni qui" - lui allungò il braccio porgendole la mano. Mia non esitò neanche un secondo e l'afferró stringendola leggermente.

Steve la tirò a se, facendo in modo che lei si sedesse a cavalcioni sulle sua gambe. Le accarezzò il viso, spostandole una ciocca di capelli dietro all'orecchio. Era così dolce da farla stare male eppure non si era mai sentita così in tutta la sua vita. Così bene, così felice, così libera.

"Sei tesa come una corda di violino"

Lei abbassò lo sguardo e cercò di non fare troppo caso al rigonfiamento dei pantaloni di Steve. Si morse il labbro però, era felice che il motivo di quello che stava succedendo nel basso ventre dell'uomo era merito suo.

"Solitamente tutto io contrario"

Forse non avrebbe dovuto dirlo, ma per lei era come se fosse un complimento nei confronti del capitano. Effettivamente non le era mai importato di cosa pensassero gli altri di lei in quei momenti, ma di cosa pensava Steve le importava eccome.

"Dovrei sentirmi onorato per questo?" -corrugò la fronte ma lo fece in modo tale da riuscire a farla sorridere

"Nella mia testa suonava meglio" - lei gli colpì il petto -"ma non voglio che siamo solo questo" - ammise -"ho paura di quello che penserai"

Steve spalancò gli occhi -"sei pazza?" - domandò -"tu mi fai impazzire solo quando mi sorridi, o quando hai quell'espressione imbronciata, quando ti arrabbi e quando al contrario sei felice perché hai battuto Tony a qualche vostro gioco stupido"

Le prese il viso fra le mani -"tu sei la persona più bella del mondo, e non solo esteticamente" - ammise -"poi se vuoi sapere se mi attrai be.." -restò un silenzio per qualche secondo -"penso che tu abbia già la risposta"

Mia non parlò e Steve restò in silenzio ad aspettare, poi in un pochi secondi lei si buttò sulle sue labbra e si diedero un bacio ancora più appassionato del primo.

Le piccole mani della ragazza cominciarono piano piano a sbottonare la camicia del capitano, fino a quando, infilando le dita sotto al tessuto la spinse oltre alle sue spalle muscolose. Mia era estasiata da tanta bellezza. Gli sfiorò ogni punto della pelle nuda, tracciando piccoli cerchi con l'indice.

"Ma sei vero?" 

Steve strinse un braccio attorno alla sua vita e la portò più in alto sul materasso, facendo in modo che lei fosse comoda con la testa appoggiata sul cuscino. Infilò entrambe le mani sotto alla maglietta di Mia e poi lentamente la sfilò, lasciandola nuda sotto ai suoi occhi. Il seno piccolo ma ben definito, la pelle chiara e liscia, la cicatrice poco sopra l'elastico delle mutande.. la rendevano ancora più bella di quanto Steve avesse mai immaginato.

"E tu sei vera?"

Lei sorrise e chiuse gli occhi, le guance si colorarono di un rosso tenue.

"Fin troppo"

𝑶𝒗𝒆𝒓𝒉𝒆𝒂𝒅 || Marvel Story ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora