VIII

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Erano le otto e mezza passate e Mia stava letteralmente morendo di fame e anche di ansia.

Tony l'aveva obbligata ad indossare un abito lungo e adesso si stava guardando allo specchio, indecisa se cambiarsi e infilarsi il pigiama per andare a dormire o scendere al piano di sotto cercando di non cadere dalle scale con quei tacchi alti.

Quando le sue coetanee cominciavano ad uscire al sabato sera e ad indossare vestiti succinti e tacchi vertiginosi lei preferiva uscire insieme al suo migliore amico e indossare cose semplici come un paio di jeans e delle sneakers.

Le uniche scarpe con il tacco le aveva indossate al ballo dell'ultimo anno. Lo aveva fatto semplicemente perché sapeva che sua mamma ne sarebbe stata felice. Lei non avrebbe potuto vederla ma Mia si era messa quel bel vestito bianco, lungo fino ai piedi ed era andata al ballo insieme a Travis, Rachel - all'epoca la fidanzata di quest'ultimo - e Flynn, il suo di fidanzato.

Quando Mia e Travis erano entrati all'accademia dell'Air Force lo avevano fatto entrambi da single. Sapevano che le loro relazioni non sarebbero durate con il lavoro che avrebbero dovuto intraprendere.

Flynn per Mia era stato il primo amore, quello per cui ti batte forte il cuore, quello per cui passi notti insonni, che quando lo vedi ti immagini una vita insieme, ma in fondo sapeva anche che lui non era quello con cui avrebbe fatto tutto quello che aveva in mente di fare quando aveva diciotto anni.

Sentì bussare la porta e si girò velocemente verso di essa con uno sguardo leggermente spaventato, poi si guardò di nuovo allo specchio e sospirò, alzando le spalle e e chiudendo gli occhi.

La persona che era dall'altra parte della porta bussò di nuovo, insistentemente.

Mia si affrettò a prendere il suo cellulare e a metterlo nella borsetta nera e borbottò - più a se stessa che a qualcun altro - che stava arrivando.

Aprì la porta trovandosi davanti un Tony Stark vestito di tutto punto. Lui le sorrise e immediatamente pensò di aver fatto bene a chiedere a Natasha e Pepper di scegliere un bel vestito per Mia.

La donna però si sentì in imbarazzo sotto lo sguardo di Tony, anche se lui era un suo grande amico.

Non era la prima festa che il signor Stark dava ma era la prima in cui ci darebbero stati tutti quanti e anche se l'agente Torres non voleva ammetterlo, sapere che al piano di sotto c'era anche il Capitano Rogers la metteva a disagio.

"Hai la faccia di una che vorrebbe correre a nascondersi da qualche parte"

Mia uscì dalla sua stanza chiudendo la porta alle sue spalle e cercando - per quanto fosse possibile - di togliersi l'ansia di dosso.

"Era un opzione" - mormorò lei infilando il braccio sotto a quello di Tony e lui la strattonò leggermente facendo in modo che si avvicinasse

"Per quale assurdo motivo?" - domandò l'uomo. Mia scosse la testa guardandosi i piedi prima di cominciare a scendere le scale -"ho già dato feste prima d'ora" - continuò -"persino per il tuo compleanno l'anno scorso"

Come dimenticarlo, pensò lei sorridendo.

Mia non aveva voluto una festa, tanto meno a sorpresa perché lei non amava le sorprese - se non quelle fatte da suo padre - eppure lui l'aveva data lo stesso, insieme a Nick Fury, Phil Coulson, Maria Hill e qualche altra persona che lei aveva conosciuto da quando viveva a New York.

Scesero le scale e Mia strinse la mano attorno al braccio dell'uomo che aveva accanto cercando di non cadere. Non appena i suoi piedi toccarono il pavimento a Mia sembrò che la musica si fosse fermata apposta come se tutti stessero aspettando solo loro.

𝑶𝒗𝒆𝒓𝒉𝒆𝒂𝒅 || Marvel Story ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora