Boston, 12 settembre.
Ore; 9.00 pm."Non vale" - la voce di Chloe si fece più acuta -"hai barato"
Suo marito arrivò dal salotto di casa Torres con in braccio Ilary mezza addormentata. Di appoggió con la spalla allo stipite della porte e guardò sua moglie perdere anche l'ultima partita della serata.
"Non ho barato" - si difese Sam alzando le mani
Mia, che stava sistemando le stoviglie nel mobile sopra al lavandino cercò di non ridere per non offendere l'amica. Sapeva bene che era molto competitiva e non riusciva a perdere neanche una semplice partita a carte.
Su asciugò le mani con un canovaccio e lo appoggiò al lavello. Prese l'ultima pentola e si alzò sulle punte dei piedi cercando di metterla nello scaffale più in alto. Rise quando si sentì sollevare leggermente e riuscì ad arrivare senza problemi a quel punto.
Steve la lasciò scendere piano, fino a quando non si assicurò che avesse appoggiato i piedi a terra.Mia si voltò nella direzione del capitano Rogers e lo ringraziò con un sorriso, poi si sistemò davanti a lui, appoggiando la schiena contro al suo petto. Steve allungò un braccio e la strinse dalle spalle.
Chloe alzò lo sguardo dalle carte che aveva in mano e notò subito i due.
"Ei ei" - puntò il dito verso di loro -"giù le mani dalla mia amica"
"Chloe" - la ammonì Luke
Lei fece un ghigno e poi lanciò un'occhiataccia a Sam, che era ancora in vantaggio e stava per chiudere la partita. Il ragazzo dalla pelle scura si voltó mostrando le sue carte a Mia. Lei scosse la testa. Non era affatto sorpresa.
Il fatto che Sam abbia una fortunata sfacciata è totalmente diverso dal barare.Sam mise giù la carta di colore rosso come quella in tavola, guardando Chloe, poi pronunció la parola -"Uno" - e di conseguenza mise giù anche l'altra carta che gli era rimasta in mano.
Chloe guardó sorpresa la carta rossa con il numero due e poi la carta verde con lo stesso numero.
"Questo si chiama culo"
Sam ghignó perché consapevole che la sua è tutta fortuna, ma a lui piace infastidire le persone che conosce, sempre restando nello scherzo.
La mora posó le carte che le erano rimaste in mano sul tavolo e poi si alzó. -"È ora di andare"Mia si allontanó da Steve mentre gli ospiti recuperano le loro cose e si diressero alla porta.
Luke lasció la piccola Ilary fra le braccia della mamma e per poi coprirla con la sua felpa.Erano ancora tutti vestiti come la mattina, Mia compresa. Nonostante si fossero fermati a cena a casa di suo padre lei non aveva avuto cinque minuti di tempo per cambiarsi o farsi una doccia.
"Grazie tesoro" - la mora lasció un bacio sulla guancia alla sua amica prima di dirigersi verso l'auto parcheggiata al fondo del vialetto. Ilary si mosse leggermente ma solo per stringere le braccia attorno al collo di sua madre. Luke ringraziò Mia e seguì sua moglie.
Sam si infilò la giacca elegante sopra alla camicia e si fermò sull'uscio di casa Torres. Mia era sulla porta e Steve dietro di lei. Si erano già messi d'accordo ore prima sul da farsi e lei aveva insistito perché restasse a casa sua, insieme a lei.
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𝑶𝒗𝒆𝒓𝒉𝒆𝒂𝒅 || Marvel Story ||
FanficSono passati due anni da quando lo S.H.I.E.L.D è caduto in rovina e Nick Fury ha usato tutte le sue forze ed una squadra di pochi e fidati agenti per rimetterlo in piedi. Mia Torres è una di loro. Dopo l'ultima missione che l'ha quasi uccisa, Mia...