Ventuno

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Ci sediamo sul divano e io appoggio la mia testa sulla sua spalla e lui mi prende la mano. 
Per fortuna mia zia è in bagno, se vedesse questa scena non farebbe altro che mandarmi occhiatine, non le ho detto ancora esplicitamente che io e Leo stiamo insieme, ma credo l'abbia intuito dato che per lei stavamo insieme ancora da molto prima. Mentre guardiamo la televisione, mi riempie la testa di dolci baci. 
Finalmente bussano alla porta, stavo morendo di fame. 

-Ci rivediamo. 

Dice Giacomo con un sorriso appena apro la porta. 

-Eh già. 

-La prossima volta invece di portartela, te la offro io una bella pizza. 

Leo che evidentemente deve aver sentito ciò che ha detto, si avvicina velocemente a noi e squadra Giacomo dall'alto verso il basso. 

-Per essere solo un fattorino non ti prendi un po' troppa confidenza?

Giacomo sembra in difficoltà così intervengo io:

-Ehm… Leo lui è giacomo. Giacomo lui è Leo. 

-Il suo ragazzo. 

Specifica lui. Cazzo avrei dovuto dirlo prima io. 

-E come vi conoscete? Non mi hai mai parlato di lui. 

Si rivolge a me. Mi trovo in difficoltà. Cosa dovrei dirgli? Oh guarda un completo sconosciuto mi ha scontrato per la strada sporcandomi la maglia e dicendomi un frase piuttosto diretta, così sono scappata correndo per poi ritrovarmelo fuori di casa prima solo per aver ordinato una pizza e poi di sua spontanea volontà. 
In quel momento compare anche mia zia che si avvicina a noi. 

-Qualche problema? 

-No, nessun problema. 

Ti prego Giacomo smaterializzati e vattene. Leo mi guarda ancora in attesa di una risposta. Per fortuna mia zia mi salva da questa situazione. 

-Beh allora andiamo a mangiare? Gli hai dato i soldi no? 

-Si signora, soldi presi. Tolgo il disturbo. 

Così dicendo, Giacomo si gira e se ne va. Mia zia si allontana per andare in cucina e quando chiudo la porta Leo mi porge di nuovo la domanda:

-Allora? Chi è?

-Diciamo un amico. 

Non credo che esista un termine specifico per dire "una persona che si è catapultata nella mia vita completamente a caso e che mi fa regali apparentemente senza motivo, dato che nemmeno ci conosciamo".

-Un amico? E come l'hai conosciuto? Non mi hai mai parlato di lui. 

-Beh ecco… 

Mia zia ci chiama dalla cucina. 

-Te lo dico dopo. 

Taglio corto. La cena passa piuttosto tranquilla e silenziosa. 
Una volta finito, andiamo in camera mia. 

-Allora? 

Si siede sulla poltrona e mi fa accomodare sulle sue gambe. Prendo un respiro e inizio a raccontargli di come ci siamo incontrati Giacomo ed io. 

-Non mi piace. 

Esordisce alla fine del mio breve monologo. 

-Perché no? Tutto sommato è simpatico. 

-Beh già per la frase che ti ha detto dopo due secondi che vi siete incontrati meriterebbe un bel pugno in faccia, poi chi si crede di essere per intrufolarsi in casa tua? E poi sento che nasconde qualcosa. Non mi fido e nemmeno tu dovresti.

ᴘᴇʀ sᴇᴍᴘʀᴇ?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora