Sette

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Oggi il tempo è magnifico. Il cielo è limpido e il sole splende alto in cielo. Prendo il telefono. Un suo messaggio:

-Buongiorno mia piccola depressa. Oggi ci vediamo, contenta? 

-Di vedere te si, di dover sentire tuo padre no. 

-A me basta che sei contenta di vedere me. 

Ho di nuovo una strana sensazione allo stomaco, un miscuglio di emozioni che non riesco a decifrare. 
Stranamente non trovo la solita colazione che mi porta mia zia, così decido di andare a controllare cosa sta facendo. Entro di soppiatto in cucina e la vedo nella sua camera, seduta sul letto a parlare al telefono:

-Si ecco, il fatto è che non me la sento di lasciarla sola, credo sia ancora troppo presto. Non potrei prendere altri giorni? 

Sta parlando di lavoro? Non riesco a sentire ciò che dice la persona dall'altra parte del telefono. 

-Grazie mille, ti sono molto grata, non so come farei senza di te veramente. 

Dopo ciò chiude il telefono. Ora è in piedi, si passa le mani tra i capelli e ha uno sguardo tra lo sconforto e la tristezza. Non credo si sia accorta che sto origliando, così decido di farmi avanti. 

-Zia

Si gira di scatto e mi sorride. 

-Ehi tesoro, ecco ora vengo a prepararti la colazione. 

-Zia, chi era al telefono? 

Guarda il pavimento, come in cerca di una risposta. 

-Ehm… una mia amica. 

Crede davvero che me la beva, sembrava abbastanza preoccupata mentre parlava al telefono e voglio sapere il perché. 

-Zia, dimmi la verità. 

Mi guarda con occhi sconfortati e si risiede. 

-Ecco… il capo vuole che torni al lavoro ma sto chiedendo altri giorni. 

-E perché? 

Chiedo subito, anche se già so la risposta. 

-Beh ecco… Vorrei stare ancora un po' con te, non voglio lasciarti sola praticamente tutto il giorno. 

Ecco appunto. Mi siedo vicino a lei e dico:

-Zia… Torna. Non voglio essere un peso. Devi riprendere in mano la tua vita. 

-Ma tesoro, tu non sei un peso per me e non lo sarai mai. Non metterti queste strane idee in testa ok? 

Mi accarezza dolcemente i capelli. So che vuole farmi credere il contrario, ma è vero che sto diventando un peso per lei e non voglio. 

-Zia non è che se torni al lavoro non ci vedremo mai più. 

-Si ovvio, però il lavoro mi ha sempre rubato gran parte della giornata e non potrei stare più così tanto vicino a te… 

-Zia basta queste sciocchezze, devi tornare a lavoro, se la mia vita è rovinata, non deve esserlo anche la tua. 

Mi guarda titubante. 

-Torna, ti giuro che non cercherò di suicidarmi. 

Aggiungo con una piccola risata per cercare di sdrammatizzare. Mi abbraccia:

-Grazie tesoro. Ah e quasi dimenticavo oggi viene Robert. 

Mi fingo sorpresa e seccata, ma in realtà stranamente non vedo l'ora. 

ᴘᴇʀ sᴇᴍᴘʀᴇ?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora