Fa freddo. Tira molto vento che mi scompiglia i capelli e mi costringe a mettermi le mani incrociate davanti al petto per cercare di proteggere il mio corpo. Mi trovo in un campo isolato, mi guardo intorno per cercare qualcuno e vedo una figura in lontananza, così mi avvicino a passo spedito. Quando sono ormai a pochi passi dall'uomo mi fermo.
-Scusa, dove siamo qui?
Non ricevo alcuna risposta, non si degna nemmeno di girarsi dalla mia parte. Ripeto la domanda più ad alta voce nella speranza che si decida a rispondermi, ma niente da fare. A questo punto mi avvicino e gli metto una mano sulla spalla e lui lentamente si gira. Quando lo vedo in volto ritraggo la mano.
-Papà…
Mi fissa con uno sguardo impenetrabile. Io ammiro i suoi lineamenti, sono come incantata ma d'un tratto mi tornano in mente Annarita, Giacomo… Il mio stupore iniziale si trasforma in rabbia, comincio a urlargli contro tutto il mio dolore e sferro un pugno nel suo addome ma in quell'esatto momento il suo corpo diventa polvere e viene spazzata via dal vento. Rimango di nuovo sola, mi lascio cadere a terra e dò sfogo al mio dolore, piangendo e urlando. Poi sento un suono che diventa sempre più assordante. Solo quando apro gli occhi mi accorgo che è la sveglia. La spengo con violenza, è un suono insopportabile. Il mio battito è accelerato e ansimo rumorosamente.
Mi giro dall'altro lato per vedere Leo ma noto che non è più al mio fianco. Mi alzo di scatto e perlustro la stanza con gli occhi assonnati. Se n'è andato? Una sensazione di angoscia mi assale. Guardo sul comodino nella speranza di vedere un suo biglietto come l'altra volta ma è vuoto. Mi butto indietro e mi copro la testa con le coperte. Pensavo di svegliarmi con lui al mio fianco e invece non è così. Forse è dovuto tornare a casa urgentemente.
-Buongiorno principessa!
Abbasso subito le coperte e lo vedo con in mano la colazione. Sul mio volto compare un debole sorriso.
-Pensavo te ne fossi andato.
-E lasciarti da sola? Mai.
Appoggia la colazione e si avvicina per schioccarmi un bacio sulle labbra.
-Come stai?
Difficile rispondere a una domanda così semplice.
-Prossima domanda?
Stavolta sono io ad avvicinarmi per far toccare nuovamente le nostre labbra, così da evitare anche di rispondere.
-Dai ora mangiamo.
Prende la colazione, ma ho ancora un nodo alla gola che mi fa ingoiare la saliva a fatica e lo stomaco in subbuglio.
-Mangia tu, io non ho fame.
Mi guarda con una faccia contrariata.
-Ho lasciato passare ieri, ma stamattina non mi smuovi. Se non mangi di tua spontanea volontà, ti faccio mangiare io a forza.
Ride per cercare di sdrammatizzare. Che bello ora vengo anche ricattata dal mio ragazzo.
-Mi stai minacciando caro Leonardo? Fossi in te non lo farei.
Mi lancia uno sguardo di sfida.
-È solo un avvertimento principessa.
Le nostre labbra si ricongiungono nuovamente e poi inizia a mangiare. Nel vedere che non mi neanche sforzo di allungare il braccio, strappa un pezzo del suo cornetto e me lo avvicina alla bocca.
-Fa vedere come si apre la bocca.
-Ehi non sono una bambina.
Incrocio le braccia davanti al petto e metto su un finto broncio.
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ᴘᴇʀ sᴇᴍᴘʀᴇ?
RomanceÈ così straziante quando ti viene levato ciò a cui tieni di più, un minuto prima ce l'hai e l'altro no, nemmeno il tempo di rendertene conto, dal nulla non hai più ciò che avevi. È proprio ciò che è successo a Elisa, un'adolescente dall'animo dolce...