the bracelet(draco malfoy fanfiction)//traduzione

capitolo 50 - parte I

(ciò che dice l'autrice)

Ok ragazzi, lasciatemi iniziare dicendo questo:

Questo è un capitolo lungo.

E per lungo, intendo 10.141 parole. Sì. Mentre la maggior parte dei miei capitoli non supera le 5.000 parole. Quindi, se ti stai chiedendo perché mi ci è voluto così tanto tempo per scriverlo, beh, eccoti.

In effetti, è così lungo che ho deciso di dividerlo in due parti.

Quindi, senza ulteriori indugi, ecco il capitolo 50 - parte I. Penso che questo vi piacerà davvero, preparatevi! E grazie per essere venuto a leggere! Goditelo<3

P.S - Non c'è nessuna immagine in questo momento perché non posso caricare immagini dal mio laptop e il mio telefono è attualmente rotto! Ne alzerò uno il prima possibile! Nel frattempo, continua a leggere!

***

POV Draco -

Un tremendo schianto echeggia per tutto il terzo piano quando i nostri piedi toccano di nuovo il suolo, uno shock di dolore mi fa sobbalzare le ginocchia.

Jennifer emette un urlo aspro da accanto a me. Si accascia debolmente tra le mie braccia, con cui riesco a malapena a sostenerla

Non la riconosco nemmeno più; i suoi capelli sono un ciuffo aggrovigliato ricoperto di sporcizia e sangue, e il suo viso è nascosto sotto alcuni diversi tagli e squarci. Uno dei più grandi è lungo almeno 4 pollici, taglia strati e strati di carne e trasuda sangue.

C'è solo un obiettivo nella mia mente, ed è portarla in infermeria.

Non ho idea di cosa dirò a Madame Pomfrey sul presentarsi a mezzanotte con una ragazza coperta di squarci che sfoggia un vestito macchiato di sangue, ma prendo subito la decisione di attraversare quel ponte quando arriva.

Nonostante la debole sensazione che mi fa sentire le ginocchia come sacche d'acqua, raccolgo il suo corpo molle tra le mie braccia e corro fuori dalla stanza.

I miei respiri sono selvaggi e indomiti: alcuni brevi e soffocati, altri lunghi e instabili, e gli occhi mi bruciano di lacrime salate.

Abbasso lo sguardo su Jennifer, che sembra stia rapidamente scivolando via dalla vita. La sua testa si piega sul dorso del mio braccio, un liquido cremisi denso che le gocciola dal viso e sul pavimento, segnando il nostro cammino.

Ingoio il nodo gonfio in gola.

È in grave pericolo; se non la porto presto in infermeria, non voglio pensare a cosa potrebbe succedere.

Con l'adrenalina che mi scorre dentro come un veleno fatale, comincio a spingere le gambe in avanti, sempre più veloce ad ogni passo.

Non posso lasciarmi perdere la concentrazione in questo momento.

La vita di Jennifer è nelle mie mani.

***

Quando finalmente arrivo in infermeria, riesco a malapena a respirare.

Spingo Jennifer a Madame Pomfrey, che all'inizio sembra arrabbiata per il mio arrivo improvviso. Ma quando vede il corpo immobile drappeggiato sulle mie braccia, i suoi occhi si spalancano molto.

"Oh, Merlino ..." La sua voce tremante è quasi silenziosa. Lentamente, mi guarda, il suo viso turbato.

Con un respiro tremante, tiro fuori la bacchetta dalla tasca e la punto con discrezione nella sua direzione. Nessuno può sapere cosa sia successo veramente a Jennifer. Semplicemente non è un'opzione.