Al mio risveglio era tutto silenzioso, al che pensai che Elijah stesse ancora dormendo, il che, in tutta onestà era ciò che speravo dal momento che non volevo doverlo ringraziare nuovamente per la situazione che si era creata. Ma guardandomi intorno, più precisamente in camera sua, trovai il letto già fatto e nient'altro. Ne approfittai per cambiarmi e poi presi le mie cose. Mi ricordai di non avere un accendino e ne vidi uno sul tavolo. Ricordai le sue parole sul fatto che ne avesse tanti e allora lo presi in prestito e poi uscii dal suo appartamento sperando che chiudermi la porta alle spalle bastasse.
La prima cosa che feci fu accendermi una sigaretta e poi dopo mi diressi verso il dormitorio pronta per uccidere Jackie.
Bisognava stabilire delle regole base per evitare queste situazioni. Non che fossi scandalizzata da quello che era successo ma sinceramente non volevo assistere.
Arrivata davanti alla porta sperai che entrando ci avrei trovato solo Jackie. Ma ovviamente così non fu. Li trovai nel letto che ridevano come dei cretini.
"Dormito bene piccioncini?" chiesi buttandomi sul letto. Lei prima fece una faccia quasi mortificata, poi guardò Josh e insieme scoppiarono a ridere.
"Non fa per niente ridere. Per favore Josh quando volete divertirvi andate da te che dici? O farò in modo che tu non riesca a divertiti per parecchio tempo." Lui diventò subito serio mentre Jackie scese dal letto e mi abbracciò.
"E tu miss, dove l'hai passata la notte?" mi chiese guardandomi con una faccia da cretina.
"In palestra, e poi mi sono fatta un giro." Le dissi. Non volevo dirle di Elijah davanti a Josh, soprattutto perché i due si conoscevano e non sembravano esattamente best friends. Era come se volessi tutelarlo, o tutelarmi insomma.
"Pronta per iniziare i corsi?" mi chiese. In realtà per la prima volta nella mia vita ero pronta ad iniziare qualcosa di nuovo che era solo mio. Ne avevo un disperato bisogno.
"Sì, e siamo già in ritardo. Ecco perché Josh se ne sta andando vero?" lui mi guardò e scese subito dal letto. Neanche un'ora dopo eravamo alla caffetteria del campus pronte ad entrare in aula.
"Allora, ora che Josh non c'è, mi dici dov'eri stanotte? Non ci credo che sei stata sveglia tutto il tempo." mi disse guardandomi di soppiatto mentre si sorseggiava una bevanda schifosa che più che caffè ere un miscuglio di conservanti, il tutto al dolce sapore di vaniglia.
"Sono stata in palestra come ti ho detto. E poi ho fatto un giro...il freddo mi ha tenuta sveglia." Le risposi cercando di evitare il suo sguardo inquisitorio alla Sherlock Holmes.
"Sappi che non ci credo, ma va bene così. Quando vorrai me lo dirai...invece passando a cose più eccitanti...JOSH." Continuò a ridere, raccontandomi le loro avventure acrobatiche e di come lui era in grado di fare qualcosa di particolare con la lingua.
"Jackie! Basta non ne voglio sapere nulla. Anche se dalle urla che ho sentito posso immaginare." Risposi scioccata e divertita allo stesso tempo.
"Non mi ricordo molto di quello che abbiamo parlato ma mi sembra un tipo in gamba." Risi al sentire quelle parole, ricordandomi di cosa Elijah pensava di lui e con il quale io, in parte, concordavo.
"Basta che non ti incasini la vita già il primo semestre...abbiamo tre anni per quello."
Quando qualche settimana prima pensavo a come sarebbe stato il college non mi sarei immaginata di legare con qualcuno visto il mio carattere. Jackie fu una sorpresa molto gradita.
"Prima lezione, del primo anno, arriviamo!" urlo Jackie, attirando l'attenzione di tutta la caffetteria. Ci guardammo e scoppiammo a ridere, correndo fuori e dirigendoci verso l'aula del corso di Lettere.
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CHIAROSCURO
ChickLitQuando arrivi a 20 anni senza aver mai vissuto un amore che ti consuma inizi a pensare di non essere "normale". Così si sente senza volerlo ammettere Tara Stone, che dopo aver passato la sua adolescenza confinata in una famiglia disfunzionale ed in...