Capitolo Venticinque 🌶

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Tornammo alla festa e tutti gli occhi di quelli che conoscevo erano su di me. Madison incrociò il mio sguardo e mi indicò le labbra. Probabilmente tutto il rossetto era sbavato e le labbra  erano gonfie. Tirai fuori un fazzolettino e provai a sistemarmi il più possibile.

Elijah teneva il suo braccio attorno ai miei fianchi ed io lo lasciavo fare, perché quel contatto mi era mancato così tanto. Lui mi era mancato così tanto.

"Sai vero che ora ti tocca conoscere tutta la mia famiglia?" gli chiesi io e lui mi strinse ancora di più e mi guardò.

"Lo avevo messo in conto, sì. Ma non mi spaventa." Disse lui sorridendomi ed io potei giurare di essermi sciolta.

Lo presi per mano ed andammo prima da mia madre. Stava bevendo da un calice di vino bianco  vicino al tavolo degli aperitivi. Quando mi vide mi sorrise e poi il suo sguardò scese dritto all'altezza della mia mano, intrecciata a quella tatuata di Elijah. Finì il contenuto del calice e mi venne da ridere perché forse lei era quella che non si sarebbe mai aspettata che io portassi a casa un ragazzo e non sapeva come gestire la cosa.

Elijah fece un passo avanti e porse la mano a mia madre.

"Sono Elijah...è un piacere conoscerla." Disse lui con tranquillità. Lei strinse la sua mano e poi mi guardò compiaciuta. In realtà mi preoccupava molto che il suo aspetto potesse spaventarla, ma devo dire che l'aver indossato un completo ha ammorbidito molto la sua immagine.

"Chiamami Isabelle. E sei un amico di Tara?" chiese lei ed in quel momento capii cosa voleva fare. Voleva capire se Elijah aveva le palle per dire che stavamo insieme oppure se avrebbe tentennato.

"Se sua figlia è d'accordo, preferirei essere il suo ragazzo." Disse lui rivolgendosi poi a me ed io in quel momento mi sentii un attimo in imbarazzo, ma non fu una sensazione negativa.

"Ti svelo un segreto su mia figlia Elijah..." disse lei avvicinandosi a lui. "Se ti fa stringere la sua mano in quel modo, allora penso sia molto d'accordo." Disse lei e poi sorrise.

"Va bene, prima che tu ti metta a svelare altri segreti, vado a presentargli anche gli altri." Le dissi, portandolo via. Lui mi rallentò per potermi baciare.

"Come siamo affettuosi..." gli dissi quando ci staccammo e lui mi passò il pollice sul labbro, per pulire una sbavatura di rossetto.

"Credimi, vorrei fare molto di più...appena saremo solo io e te ho intenzione di esplorare ogni centimetro della tuo corpo." Mi bloccai, scioccata dalla sua schiettezza e poi mi ricomposi per non sembrare una bambina. Mi avvicinai a lui per potergli sussurrare nell'orecchio.

"Se ti può far piacere...indosso solo le mutandine..." dissi io per provocarlo e lo vidi come deglutì a quella scoperta.

"Come damigella d'onore, quando sei tenuta a rimanere al ricevimento esattamente?" mi chiese lui e io scoppiai a ridere.

"Fino a quando gli sposi non vanno via?" e lui mimò il gesto di una pugnalata nello stomaco.

"Mi uccidi così Tara." E poi andammo da Madison che stava aspettando solo di conoscere Elijah. La vidi parlare con Jacob e poi lui ci guardò e mi fece l'occhiolino. Idioti.

"Jacob...Mads, lui è Elijah." Lui fece un cenno con la testa. Jacob gli strinse la mano mentre Madison mi stupì.

"Oh, fanculo." Disse la nostra principessa e poi abbracciò Elijah che rimase immobile non sapendo come reagire. Cercai di trattenermi per non ridere e Jacob pure.

"Okay Madison, ora basta...abbraccia il tuo maritino." Le dissi e finalmente lei si staccò.

"Sai, fino a quando non ti ho visto avrei giurato fossi un personaggio mitologico. Però esisti...e devo dire che sei esattamente come ti avevamo immaginato." Gli disse lei ed io sarei potuta morire dentro. Era tutto così strano, ma era quella la normalità no? Frequentare un ragazzo, uscirci, innamorarsi, presentarlo agli amici ed essere in imbarazzo quando si raccontano aneddoti del passato, presentarlo ai genitori e sperare che una cosa duri per sempre.

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