Capitolo 24

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Finalmente il gran giorno era arrivato.
Catherine si stava preparando nella stanza della locanda che le aveva affittato Jack per prepararsi per il loro matrimonio.
Finalmente era in piedi con le sue forze. In sole due settimane aveva ormai ripreso a camminare, tornando completamente alla vita di prima. Era felice che i suoi timori non si fossero avverati. La paura di rimanere per tutta la vita bloccata a letto o su una sedia a rotelle la tormentava. Per fortuna la sua tenacia e la sua testardaggine avevano avuto la meglio.
Finendo di prepararsi, Cat si contemplò allo specchio.
Non era più pallida come nei giorni passati, in più Janet le aveva messo un po' di trucco sulle guance. Gli occhi dorati erano contornati da una leggera matita nera, che le ampliava la profondità dello sguardo, e le labbra erano colorate con un delicato rossetto rosato.
Il vestito era composto da qualche strato di tulle bianco con delle sfumature celesti sulla gonna. Era semplice ma splendido, perfetto per un matrimonio sulla spiaggia. Era proprio lì che Jack aveva insistito per svolgere la funzione. Quel mare che li aveva fatti incontrare, li aveva uniti e aveva finito col farli innamorare.
Janet si soffiò il naso su di un fazzoletto di stoffa "Sei bellissima, tesoro!"
"Assolutamente perfetta" disse la piccola Sara.
Catherine si guardò allo specchio.
"Dio! Sono così... terrorizzata... spaventata... e felice!"
Janet le passò un braccio intorno alle spalle.
"Lo immagino, cara. È proprio così che si sente ogni sposa il giorno delle sue nozze"
Catherine la guardò negli occhi "Non sto facendo un errore, vero? In fondo ci conosciamo da pochi mesi... e non è andata sempre bene tra noi... e se stessimo precipitando le cose e finissimo per ritrovarci in un matrimonio infelice, come temeva lui?"
Mentre Cat le esponeva i suoi dubbi, Janet le sistemava tranquillamente il velo con un sorriso consapevole stampato sulle labbra.
"Sicuramente è presto per sposarsi, non vi conoscete ancora bene, e, soprattutto, siete due belle teste calde, per cui sicuramente litigherete altre volte..." Catherine abbassò la testa sconfortata. Janet le mise un dito sotto il mento e le alzò il viso "ma non ho mai visto due persone più innamorate di voi due! Stai facendo la cosa giusta!"
Catherine le sorrise con gli occhi lucidi. L'abbraccio forte "Grazie! Anche se oggi mi manca molto la mia famiglia, in compenso ho te, anzi tutti voi! Siete diventati molto importanti nella mia vita"
Janet si allontanò leggermente da lei, le sorrise e le disse "Lo sai che siamo tutti una famiglia e, anche se so che ti manca molto tua mamma, hai almeno me. Non pretendo di sostituirla perché non sarebbe giusto, ma almeno sai che non sei da sola"
Catherine le sorrise con gratitudine.
"Possiamo andare???" chiese Sara impaziente. Non vedeva l'ora di fare la damigella d'onore. Era adorabile nel suo vestitino celeste, abbinato al suo abito da sposa.
Janet si voltò verso la figlia "Stai calma tesoro" la ammonì dolcemente con un sorriso "Prima finiamo di sistemare il velo della sposa"

Catherine, Janet e Sara si avviarono verso la spiaggia.
Quando arrivarono Catherine rimase a bocca aperta. Sulla riva era stato costruito un piccolo e semplice arco in legno circondato da tulle bianco, azzurro e celeste e dei fiori bianchi con dell'edera.
Tutti i loro amici si trovavano ai due lati seduti su delle sedie bianche decorati con tulle azzurro ed edera.
"È un sogno..." mormorò Cat.
"È stato Jack... con piccolo aiuto mio e dei ragazzi della compagnia!" le spiegò Janet.
Catherine guardò con amore il suo fidanzato che si trovava proprio sotto l'arco con il prete. Accanto allo sposo c'era Steve, testimone di Jack e, dall'altra parte, dove avrebbe preso posto lei, c'era Peter, suo testimone.
Anche Jack, vedendola arrivare in spiaggia, le sorrise in lontananza. Era bellissimo. Indossava un completo blu con una camicia bianca, aperta sul davanti, che evidenziava i suoi pettorali. Aveva raccolto i capelli in una coda ordinata e si era accorciato e sistemato la barba, senza però toglierla.
Era perfetto!
John le si affiancò e le porse un braccio "La sposa è pronta?"
Catherine gli sorrise e si appoggiò a lui "Era ovvio che tu mi facessi da padre in questo giorno"
"Mi sarei sentito offeso altrimenti!" rispose sorridendole.
Entrambi si avviarono verso l'altare mentre Jacob intonò una danza nuziale con il violino.
Jack e Catherine si guardarono con adorazione mentre lei attraversava l'altare.
Quando arrivò lui le prese una mano e gliela baciò. Poi le si avvicinò e le alzò il velo, guardandola negli occhi.
"Sei perfetta, mia dolce principessa" le sussurrò.
Catherine gli sorrise "Anche tu"
Si voltarono entrambi verso il prete e iniziò la cerimonia.
Quando si scambiarono il bacio finale tutti iniziarono ad urlare e ad applaudire felici.

Per la cena nuziale fu organizzata una grande tavolata sulla spiaggia. Tutti si godevano la serata, mangiando, bevendo e ballando.
"Come sei riuscito a fare tutto questo?" chiese Cat al suo neomarito.
"È stata la mia bellissima moglie a ispirarmi" rispose lui guardandola negli occhi e posandole un leggero bacio sulle labbra.
"Mmmm..." mormorò lei "Moglie... mi piace come suona!"
"Dovrà piacerti per forza principessa. Lo sentirai per tutto il resto della vita"
"Ottimo, marito!" gli rispose Catherine dandogli un altro bacio.
In quel momento Peter si avvicinò ai due sposi "Allora, capitano, mi consentirai almeno un ballo con la tua sposa, vero?"
"Questo posso concederlo, l'importante è che torni presto da me"
"Se vuole tornare, lo farà sicuramente!" scherzò Peter prendendo la mano di Cat e avvicinandola agli altri che ballavano.
"Vuoi già farlo impazzire?" gli chiese Cat mentre iniziavano a ballare.
"Chi? Io? Ho detto solo la verità. Se vuoi scappare io sarò sempre con te!"
Catherine rise di gusto.
"Come sempre!"
Peter si fece serio "Non sto scherzando. Qualsiasi cosa tu abbia bisogno lo sai che puoi fare sempre riferimento a me"
Catherine gli sorrise grata "Lo sai che ti voglio bene, Peter. Sei il mio migliore amico e sei l'unico che mi sia stato vicino in un periodo terribile della mia vita. Apprezzo il fatto che tu mi voglia stare vicino, ma stai tranquillo, so per certo che Jack saprà rendermi felice"
Peter la guardò un po' in apprensione, poi le sorrise complice "In ogni caso, qualora avessi un colpo di testa e vorrai fuggire, avrai sempre il tuo compare pronto a farti compagnia!"
"Grazie" le sorrise Cat.
Quando tornò accanto a Jack, suo marito la guardò sottecchi "Allora sei tornata?"
"Avevi dubbi?" chiese lei.
"Assolutamente no. So che non puoi vivere senza di me" disse Jack avvicinando il viso a sua moglie.
"Quanta modestia! Io dico che sei tu che non puoi stare lontano da me" rise Catherine.
Jack sorrise guardandola con intensità "È vero!"
Catherine si stiracchiò. Era stata una giornata impegnativa. La stanchezza cominciava a farsi sentire.
Gli occhi di Jack si posarono su di lei preoccupato "Ti senti meglio, amore mio? O sei ancora debole?"
Catherine lo guardò sorridente "Mai stata meglio. Soprattutto oggi!"
Jack le passò le labbra vicino all'orecchio
"Meno male. Perché ho intenzione di farti passare una notte indimenticabile" le mormorò con voce roca.
Catherine arrossì fino alla radice dei capelli.
"Ho una voglia matta di portarti via" le sussurrò sensualmente Jack all'orecchio.
"Quando vuoi. Ormai sono tua" rispose lei.
Sentì il respiro di Jack farsi leggermente affannato "Non credo di poter resistere più" le prese la mano "Andiamo!" si alzò dal posto e portò via la moglie.
"Adesso? Senza salutare nessuno?" chiese Catherine.
"Non penso che, con tutto quel vino, noteranno la nostra assenza. E in ogni caso ci perdoneranno, dopotutto è la nostra prima notte di nozze"

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