Capitolo 26

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Catherine fu svegliata da alcuni raggi dei sole che filtravano dalla finestra. Sentiva dei piacevoli dolori in tutto il corpo. Jack era stato molto esigente con lei quella notte, ma la cosa non le dispiaceva. Stese la mano verso l'altra parte del letto cercando suo marito, ma lo trovò vuoto.
Aprí gli occhi e cercò Jack per la stanza.
"Già sveglia, principessa?" disse suo marito in piedi vicino alla bacinella. Posò l'asciugamano, con cui si era tamponato il viso e si avviò verso il letto. Era bellissimo anche appena sveglio, ancora a petto nudo e con i lunghi capelli scompigliati sulle spalle.
Catherine gli sorrise sognante "Non ti ho trovato accanto a me!"
Jack si sedette accanto a lei "Temevi fossi scappato?"
Catherine rise e si stiracchiò, avvicinandosi a lui "Assolutamente no. So che ormai non sapresti vivere senza di me"
Jack le sorrise e le avviò una ciocca di capelli dietro ad un orecchio "Lo hai capito finalmente?" si chinò verso di lei e le diede un lungo bacio sulle labbra.
Catherine gli portò le mani sulle spalle nude ed iniziò ad accarezzarlo. Man mano che il bacio si approfondiva lei fece scendere le mani lungo il petto muscoloso, soffermandosi sui suoi addominali.
"Mmmm..." gemeva lui "Sei una strega, lo sai, vero?"
Catherine gli fece un sorriso seducente "Penso di averlo capito stanotte..." disse scendendo le mani nel basso ventre "e la cosa mi piace alquanto".
Lui le afferrò le mani "Per quanto questo giochetto mi faccia impazzire, voglio stancarti ulteriormente. Desidero che riprenda un po' di forze e che ti goda una bella colazione con me" spiegò.
"Oh sì, avrei un po' di fame in effetti" disse Cat sedendosi sul letto "Potresti prendermi la vestaglia?"
Jack la guardò, con il suo solito ghigno "A dire il vero preferirei di no, ma capisco che è ancora presto e non sei abituata a fare colazione completamente nudi" aprì l'armadio e trovò la camicia da notte "ti farò abituare io con il tempo" disse passandogliela. Cat arrossì al pensiero di loro due nudi a far colazione.
Jack rise "So a cosa stai pensando, principessa"
Voltando lo sguardo per nascondere il suo sorriso, indossò la vestaglia. Jack la prese per mano e la fece avvicinare al tavolo. Era già apparecchiato per la colazione e pieno di varie pietanze.
"Oh, ma come hai fatto?" gli chiese Cat voltandosi, sorpresa, verso di lui.
"Ho fatto portare tutto dentro mentre stavi riposando" spiegò Jack, dandole un bacio sui capelli.
"Sei un amore!" disse allegra dandogli un leggero bacio sulle labbra.
"Oh, e vedrai quanto sarò bravo a far preparare il pranzo!" la prese in giro Jack.
"Potrei sposarti nuovamente!" rispose Cat sedendosi sulla sedia che Jack le porgeva. Quando fece accomodare la moglie si sedette accanto a lei. Iniziarono a servirsi il caffè, insieme a tutto il resto di leccornie che si trovavano sul tavolo.
"C'è un po' di tutto qui!" disse Catherine mettendo in bocca un pezzo di pane caldo imburrato "Mmmmmm..."
"Piccola io non farei certi versi, se tieni alla tua incolumità" disse Jack, facendole scivolare un lato della vestaglia e depositandole un bacio sensuale sulla spalla.
"È che non mi ero resa conto di aver così tanta fame!" spiegò Cat addentando un pezzo di pane con marmellata.
"L'attività fisica mette fame" mormorò Jack, guardandola con occhi lussuriosi.
Lei ricambiò lo sguardo portandosi un dito sporco di marmellata in bocca.
Gli occhi verdi di Jack divennero ancora più accesi dal desiderio. Senza smettere di fissarla le prese la mano che aveva portato alle labbra e se le portò sensualmente in bocca, succhiandole le dita.
Catherine si avvicinò a lui e iniziò a baciargli sensualmente una parte del collo in cui, aveva scoperto proprio quella notte, era molto sensibile. Jack chiuse gli occhi e il suo respiro si fece pesante.
Quando arrivò al limite massimo di sopportazione si alzò e la prese tra le braccia. Catherine gli allacciò immediatamente le gambe intorno alla sua vita.
"Dove mi porti?" chiese Catherine, fingendosi innocente.
Jack rise mentre la stendeva sul letto disfatto "tu hai goduto della tua colazione, ora tocca e me" disse togliendole velocemente la vestaglia. Rimase qualche secondo ad ammirare il corpo nudo sotto di sé "La mia magnifica moglie..." mormorò, dopodiché si alzò un momento dal letto, prendendo da tavola il vasetto con la marmellata per tornare poi subito da lei.
"Cosa vuoi fare con quella?" chiese Cat indicando il barattolo di marmellata.
"Ho voglia di assaggiare tutto il tuo corpo" spiegò Jack.
Affondò un dito nel barattolo, immergendolo nella marmellata, glielo passò sulle labbra. Lei, in risposta allargò le labbra e iniziò a succhiargli sensualmente il dito. Era bastata solo una notte e la sua splendida mogliettina era diventata una donna consapevole del proprio potere.
Immerse nuovamente il dito nel vasetto e glielo passò sulla pelle dal collo al seno creando un percorso "È una marmellata molto particolare. La producono in questi villaggio"
Catherine rideva per quel gioco.
"Sei un pervertito, lo sai?" lo provocò.
Jack sorrise "Mi piace assaporare tutti i piaceri della carne..." disse chinandosi su di lei e passando la lingua sulla marmellata.
Quando giunse al seno Catherine iniziò a gemere più forte "Ohhhh... che bella sensazione... continua..."
Jack sorrise prendendo un altro poco di marmellata e spargendola col dito da sotto il seno, per tutto l'addome, fino ad arrivare alla parte più segreta tra le sue cosce.
Lui posò il barattolo e riprese il percorso con la lingua, indugiando di più arrivato all'ombelico. Quando giunse tra le sue cosce ormai Catherine urlava per quelle meravigliose sensazioni. La lingua indugiava sapientemente nei punti giusti, provocandole scariche di piacere continue. Leccò la marmellata dal suo clitoride affondando le dita, ancora sporche di confettura, dentro di lei. Continuò a muovere le dita facendo delle lunghe leccate per tutto il suo sesso. Catherine non riusciva più a contenere le urla. Quando venne nella sua bocca lanciò un ultimo urlo con le forze che le erano rimaste.
Ancora in preda alle contrazioni dell'orgasmo vide Jack salire sul suo corpo, allargarle ancora di più le gambe e penetrarla con forza. Iniziò subito a muoversi con fervore dentro di lei.
"Mi farai impazzire, amore mio! Non sono mai sazio di te" gemeva, continuando a muoversi con forza.
"Jack!" gemeva lei sotto le sue violente spinte. Lui l'afferrò dalle natiche e, mettendosi seduto, la portò sopra di sé. Catherine si stupí per il cambio di posizione.
"Ora ti prenderò in questo modo, piccola" disse allargandole le cosce per bene e ricominciando a spingere da sotto.
Lei riprese a gemere forte "Oddio! È bellissimo così" disse stringendo le braccia intorno al suo collo. Lui continuò a muoversi con forza dentro di lei finché non sentì il corpo di sua moglie contrarsi contro di sé. A Jack, infiammato dai due orgasmi della moglie, bastò qualche altra spinta per raggiungere la soddisfazione finale.
Riprendendo fiato Jack le baciò la spalla nuda "Principessa, sei unica!"
Si staccò e la fece stendere sul letto facendola appoggiare contro proprio petto e accarezzandole la schiena nuda.
Catherine si strinse a lui e gli baciò affettuosamente il petto "Sono così felice! Mi sembra di essere in paradiso. Dimmi che non sono morta durante l'avvelenamento!"
Jack divenne subito serio. Le baciò dolcemente la fronte e le disse "Se fossi morta non so cosa ne sarebbe stato di me. Se penso che ho rischiato di perderti per sempre mi detesto per tutto il tempo che ho perso cercando di allontanarti" le diede un bacio sul naso "Ti amo incredibilmente"
Catherine gli sorrise "Ti amo anche io, Jack. Sono felice di essere tua moglie"
"E questo è solo l'inizio della nostra felicità, principessa"

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