Capitolo 29

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Quando si trovarono dinnanzi alla porta dello studio Cat fece un respiro profondo. Guardò Peter, il quale annuì con la testa per incoraggiarla. Lui sapeva di cosa era capace il suo patrigno. Ricordava, da dopo la morte di sua madre, le volte in cui le aveva alzato le mani quando faceva qualcosa di sconveniente o che, in qualche modo, non approvava. Ma ora era diverso. Era cresciuta, non era più la bambina che era scappata, di notte a notte, da casa sua alla ricerca di una nuova vita.
Adesso era una donna a tutti gli effetti, sposata e che aveva fatto delle esperienze che l'avevano fortificata. Era pronta ad affrontare il suo malvagio patrigno.
Con un gesto lesto e senza bussare, spalancò la porta dello studio ed entrò.
Un uomo sulla cinquantina, dai capelli brizzolati, era seduto dietro la scrivania. Indossava un completo di buone fattezze grigio chiaro. Di fronte a lui era seduto un altro uomo, molto più giovane e di bell'aspetto. Era biondo con dei magnetici occhi scuri e indossava un completo verde anch'esso di alta qualità.
Entrambi alzarono la testa dai documenti sulla scrivania che stavano esaminando.
Non appena la videro entrambi gli uomini sgranarono gli occhi. L'uomo più grande si alzò di colpo dalla sedia "Vergine Santissima!" esclamò stupito. Sì avvicinò immediatamente a Catherine e, senza che nessuno se l'aspettasse, la prese tra le sue braccia.
"Figlia mia! Ti ho cercato così a lungo. Anzi, ti abbiamo cercato così a lungo! Dio ha esaurito le nostre preghiere" si rivolse a Johnson dietro di lei "Complimenti mr. Johnson. La vostra paga sarà raddoppiata per l'ottimo lavoro svolto!"
Mr. Johnson si fece avanti a quel punto "Non voglio il vostro sporco denaro, mr. Harris! Quello che volevate far fare a questa giovane donna è ignobile! Vi dovreste vergognare"
Mr. Harris si spostò leggermente dalla figliastra "Cosa state dicendo?" chiese in tono alquanto seccato.
"La verità!" disse seria Catherine. Mr. Harris si voltò verso di lei "Credete che sia tornata da voi? Assolutamente no. Io sono tornata a casa mia per prendere il posto che mi spetta"
Mr. Harris le sorrise "Certo, il posto che vi spetta, sarete di nuovo padrona di casa vostra e potrete sposare il marchese Fallwan che vi ha aspettato tutto questo tempo!" disse indicando il giovane uomo vicino alla scrivania. Quest'ultimo si avvicinò e le fece il baciamano "Mio amore, non ho fatto altro che pensare a voi per tutto questo tempo!" disse il marchese in tono melenso.
"Che faccia tosta!" grugnì Peter.
Catherine vide Jack fare un passo avanti verso l'uomo che aveva osato toccarla e rivolgersi a lei in tali termini . Catherine lo bloccó posandogli una mano sull'ampio petto "Ci penso io" gli sussurrò.
Si rivolse ai due uomini "Ho compiuto ventun'anni ormai. Non siete più il mio tutore. Sono libera di occuparmi della mia terra e delle persone che vi lavorano"
"Ma cosa dite, figliola? Non avete esperienza. Non sapete come occuparvi di questi affari" disse mr. Harris.
"Da quel che ho visto finora, farò sicuramente un lavoro migliore del vostro. Dove sono tutte tutte le persone che lavoravano per mio padre? Perché i terreni sono così malandati? La casa, poi, è abbandonata a sé stessa! Siete qui solo per sperperare la fortuna della mia famiglia. Voi e questo marchese in declino! Ma, adesso che sono tornata, voi ve ne andrete da qui! Penserò io a tutto!"
A quel punto mr. Harris si arrabbiò.
"Che ingrata! Cosa ne potete sapete voi, una stupida ragazzina viziata, di come si gestiscono le tenute?" le sbraitò contro.
Catherine, a quel punto, prese per mano Jack "Sicuramente avrò una mano da mio marito!"
Mr. Harris e il marchese Fallwan rimasero a bocca aperta
"Marito???" chiese mr. Harris.
"Ma... Io vi ho aspettato tutto questo tempo! Come avete potuto tradirmi! Tradire l'uomo che vi ama!" esclamò arrabbiato il marchese.
"Voi come avete potuto provare a farmi del male? Voi non sapete cosa è l'amore!" gli disse Cat.
"Non è vero! Io vi amo, e ho sofferto questi mesi senza di voi"
"Tutte bugie"
"Posso sempre provarvi il mio sentimento!" disse Fallwan avvicinandosi famelico a lei.
A quel punto Jack non ci vide più dalla rabbia e si mise in mezzo.
"Non fate un altro passo avanti. Già una volta avete messo le mani addosso a mia moglie. Pensate che ve lo permetta nuovamente, brutta carogna???"
Il marchese fece un leggero sorrisetto.
"Ai tempi mi sembrava alquanto consenziente, a dire il vero!" lo provocò.
Jack non resistette più e lo colpì con un pugno in piena faccia.
"Vediamo adesso se era così consenziente come dite voi!" gli urlò.
Catherine si avvicinò al marito e gli prese il pugno tra le mani "Lascia perdere. Non ne vale più la pena ormai!"
Il viso di Jack si addolcì vedendo quello della moglie.
Il marchese si alzò, tenendosi la guancia con una mano "Come osate? Dovrei sfidarvi a duello"
Jack si prese il mento tra le mani "Giusto. Un giovane nobile viziato che non è mai uscito dal suo palazzo contro il capitano di una nave che ha viaggiato in lungo e in largo e ha affrontato i delinquenti della peggior specie. Chi vincerà, secondo voi?"
Il marchese grugnì di rabbia "Siete un mascalzone! Tenetevi questa puttana, per quanto me ne importi!"
Jack, a quelle parole, lo prese per il colletto inamidato "Permettiti di rivolgere simili epiteti a mia moglie e questa volta non mi limiterò alla tua bella faccia! Ora vai via prima che ti faccia tornare a casa su una gamba sola!" lo minacciò e lo gettò contro la porta. Il marchese, intimidito, l'aprì e uscì di corsa.
"Ottimo! Il prossimo è il simpatico mr. Harris!" disse Peter.
"Non potete mandarmi via!" urlò mr. Harris rivolto a Catherine "Io sono il marito di vostra madre. La metà delle proprietà mi appartengono di diritto!"
"Vi sbagliate! Il testamento di mia madre prevede che tutto sarebbe stato mio quando avessi compiuto l'età di ventun'anni. A voi non spetta niente!" rispose Catherine.
Dal viso contratto dalla rabbia di mr. Harris, capì che anche lui ne era a conoscenza.
"Mi rivolgerò alle autorità!" li minacciò.
"Potete rivolgervi a chi volete, milord. Adesso ci fate la cortesia di lasciare questo posto!" gli disse mr. Johnson prendendolo dal braccio e portandolo davanti alla porta.
Mr. Harris si divincolò da quella presa e si sistemò la giacca "Non finirà qui!"
Peter afferrò la porta "Buona giornata, milord!" lo salutò e gliela sbatté dritta davanti alla faccia.

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