Jack tenne la mano a Catherine mentre si avviarono a passo veloce verso la stanza della locanda che aveva riservato per la loro prima notte di nozze.
Quando arrivarono davanti alla porta, Jack la prese in braccio.
"Cosa fai?" chiese Catherine ridendo.
"Porto mia moglie in braccio, come vuole la tradizione" spiegò Jack.
"Anche se non è casa nostra è una bella idea. Non ti facevo così romantico!"
"È la mia bella moglie che mi ispira!"
"Ti piace proprio chiamarmi moglie? Non hai fatto altro per tutta la sera!" rise Catherine.
"È questo è solo l'inizio, amor mio!"
La stanza era abbastanza grande, con un letto a baldacchino e piena di candele accese che rendevano l'atmosfera molto romantica. Catherine rimase sorpresa "È stupendo! Quando hai acceso le candele se sei stato tutto il tempo con me?"
"Ho pagato un extra al locandiere" le confessò.
Jack le diede un leggero bacio sulle labbra e la fece scendere dolcemente. Le prese le mani tra le sue e le disse "Sei sicura di stare bene? Se non ti sei ancora ripresa possiamo aspettare ancora..."
"Credo che se aspettassimo ancora impazziremo entrambi" disse Catherine.
Avvicinò le labbra al suo collo e lo baciò. Lui iniziò a gemere leggermente. Cat spostò le labbra verso l'orecchio "Sto benissimo, e sono pronta per essere finalmente tua"
Jack non se lo fece ripetere due volte. Si spostò dietro di lei e iniziò a baciarle sensualmente il collo mentre le sbottonava il vestito "Non so se riuscirò ad essere delicato come vorrei... ti desidero da troppo tempo"
Catherine gemeva per i suoi baci "Non voglio che ti trattieni..."
Riuscendo a slacciarle il vestito riuscì a toglierglielo e a lasciarla solamente con la biancheria. La voltò verso di sé e ricominciò a baciarla. Lei gli mise le braccia al collo, avvicinandolo sempre di più a sé.
Jack, senza staccarsi dalle sue labbra, si tolse la giacca e il panciotto. Catherine timidamente iniziò a sbottonargli la camicia posandogli poi le mani sul suo ampio petto.
Lui la prese in braccio e la fece stendere sul letto sistemandosi sopra di lei.
Sì guardarono per un momento, sorridendosi complici. I capelli di lui, ormai sciolti, le accarezzavano il viso.
Jack le tolse la biancheria lasciandola completamente nuda. Si alzò leggermente per ammirarla.
"Oh, principessa..." mormorò baciandole il collo e scendendo verso il suo seno. Quando toccò i suoi capezzoli lei iniziò a gemere. Jack assaporava la punta di uno con la lingua, stimolando l'altro con le dita.
"Ohhhh... Jack..." gemeva Catherine.
Lui alzò lo sguardo e le sorrise. Scese con la bocca lungo il suo addome. Il pizzico della sua barba non faceva che aumentare la sua eccitazione. Quando arrivò alle cosce gliele fece spalancare e vi si insinuò con la testa, iniziando a baciarle l'interno coscia.
"Lascia che ti assapori" sussurrò Jack. Raggiunse il centro della sua femminilità e iniziò a stimolarglielo.
La sua lingua le accarezzava il clitoride con cerchi lenti. Catherine gli passò una mano tra i capelli e gemette sempre più forte. Era bellissimo vedere la sua testa tra le cosce e sentire la sua barba pizzicare un punto così sensibile. Era così intimo ed eccitante!
Dopo un poco, le dita di suo marito entrarono lentamente spingendosi dentro di lei.
Catherine iniziò a urlare dal piacere.
Dopo qualche attimo di stimolazione lui si staccò leggermente da lei per togliersi i pantaloni.
Quando finalmente fu completamente nudo Catherine lo guardò con ingenua curiosità. Non aveva mai visto un uomo completamente nudo, ma era sicura del fatto che suo marito fosse ben dotato. Come sarebbe entrato dentro di lei?
Jack, notando lo sguardo spaventato di sua moglie, fece un sorrisetto e si stese sopra di lei "Non preoccuparti, amore. Il dolore sarà solamente iniziale, poi ti abituerai a me"
Catherine gli fece un sorriso di scuse "Scusa, sono solo un po' spaventata"
"Questo è normale, piccola. Ma stai tranquilla, ci sono io con te" disse Jack accarezzandole la fronte con la punta delle dita "Adesso ho bisogno di sentire le tue carezze" le prese una mano e gliela portó sul suo membro duro. Non appena lo toccò si stupí di quanto fosse caldo e teso. Jack iniziò a gemere. Afferrandole la mano le mostrò come accarezzarlo per dargli piacere. Lei apprese in fretta come fare e Jack lasciò che continuasse da sola.
Dopo aver goduto il altro po' delle sue attenzioni, le tolse la mano "Non resisto più, amore. Devo averti assolutamente"
Si sistemò tra le sue cosce "Ti voglio così tanto" le sussurrò sulle labbra "sei pronta per me?"
"Non sai da quando!" gemeva Cat avvicinando il bacino al suo, in un chiaro messaggio.
Jack gemette forte e poi le sorrise. Accarezzandole dolcemente la guancia, iniziò a spingersi lentamente dentro di lei.
Gemette di nuovo quando trovò la barriera della sua femminilità, spinse ancora, con più decisione, e finalmente affondò dentro di lei in profondità.
Catherine gemette dal dolore e si aggrappò alle sue spalle.
"Oh... sì piccola... ora passa il dolore, stai tranquilla..." gemeva lui rimanendo fermo dentro di lei. Cat annuì e cercò di fare proprio come diceva lui.
Non appena la sentí rilassarsi le fece una dolce carezza sulla guancia "Ecco brava. Va meglio, vero?"
Lei annuì, rilassandosi tra le sue braccia.
Jack provò a muoversi leggermente "Oddio si! Sei così stretta amore... sei perfetta..." gemette mentre continuava a muoversi cercando di andare piano.
Lei iniziò a gemere di piacere per quella magnifica sensazione. Il dolore iniziale stava quasi del tutto sparendo, lasciando spazio ad un piacere che non avrebbe mai pensato di poter provare.
Jack non riuscì più ad andare lentamente, così i suoi colpi diventarono sempre più intensi e Catherine gli circondò la vita con le gambe. Sentendo che ormai si era rilassanta contro di lui, Jack le mise una mano sotto i fianchi e la sollevò leggermente, colpendola in un punto preciso. Cat, a quel punto, iniziò ad urlare dal piacere in modo quasi incontrollato. Anche Jack gemeva forte "Si così, amore... è bellissimo"
"Siiii! Non fermarti" urlava Cat.
Lei iniziò a sentire una strana sensazione. La sensazione di un forte piacere che stava per scoppiare dentro di sé.
"Sì, piccola, ci sei quasi..." gemette lui, aumentando ancora di più le spinte. Dopo poco sentì le pareti della sua vagina contrarsi attorno al suo membro.
"Ahhhh" urlava, fuori controllo, Catherine graffiandogli la schiena con le unghie in preda al suo primo orgasmo.
A Jack bastò sentire quelle forti contrazioni e quelle unghia piantate nella schiena per lasciarsi andare e, gettando la testa sulla sua spalla urlò anche lui, riversando il suo caldo seme dentro di lei.
Rimasero qualche secondo immobili in quella posizione, sudati e distrutti da ciò che era appena accaduto, cercando di riprendere fiato.
Dopo un poco Jack parlò, ancora con l'affanno "Cazzo, se avessi saputo che sarebbe stato così ti avrei sposato quando ci siamo incontrati a Dover!" disse spostandosi su un fianco, accanto a lei "È stato incredibile!"
Catherine rise e voltò il viso verso di lui
"Alla fine hai fatto un buon affare, dunque?" scherzò Cat.
Jack si mise a ridere "Non sai neanche tu quanto, amore mio" rispose spostandole i capelli dal viso.
"Beh, qualcosa mi dice che non lasceremo questo letto per un bel po' di tempo"
"Tu mi vuoi morto, principessa!"
"E dov'è finito il grande amatore di cui ho sentito tanto parlare?" lo prese in giro.
Jack mise un gomito sul materasso e appoggiò il viso sulla mano "Adesso è solo tuo! E potrai sfruttarne tutti i benefici a tutte le ore del giorno e della notte. Però ti avverto: se sarà intenso almeno quanto lo è stato poco fa, credo che sarà un grosso problema per te" disse passando un dito pigramente intorno al suo seno, stimolando un capezzolo.
Lei non riuscì a rispondere e chiuse gli occhi, godendosi quella piacevole sensazione. Lui la guardò per un po' con un sorriso soddisfatto sulla facciata poi si chinò prendendo nuovamente la punta del seno in bocca.
"Mmmm... adoro il loro sapore. Non mi sazierò mai" gemette pigramente Jack. Poi, con una mano, scese tra le due cosce ancora bagnate e iniziò a stimolarla.
"Oooohhh... non eri stanco???" ansimò Cat.
"Mi sono riposato abbastanza" rispose Jack.
Se meno di cinque minuti erano abbastanza...
"E poi ti desidero da troppo tempo. Dobbiamo recuperare"
La mise lateralmente e schiacciò il petto contro la sua schiena facendo aderire i fianchi con i suoi "Adesso voglio averti così, piccola mia, da dietro"
Le passò un braccio sotto al collo e le alzò una gamba portandosela sopra di lui, allargandole per bene le cosce.
"Non sai quante posizioni ti farò scoprire, amore. Cominciamo con questa"
Il suo membro era nuovamente duro, lo puntò contro la sua entrata e spinse. Catherine urlò sentendolo entrare con così tanta foga.
"Cazzo sei ancora così bagnata!" gemette Jack, nuovamente eccitato.
Ricominciò a penetrarla e ad uscire, questa volta lentamente, facendole sentire ogni minima sensazione.
Poi passò la sua mano davanti e, con le dita, le stimolò il clitoride.
"Oh siii!" gemeva lei "Non smettere!"
"Non ne ho l'intenzione" rispose Jack, intensificando le spinte.
Catherine ormai aveva ricominciato a urlare, aggrappandosi a lui. Jack le alzò meglio la coscia per entrare più in profondità.
"Ohhh Jack... Non resisto più... Ti prego" gemeva lei.
Lui rise ed aumentò il ritmo "Amore, mi stai facendo impazzire!" disse lui con il fiato corto.
Lei riprese a gemere e a godersi quella magnifica sensazione di completezza. Dopo altre impetuose spinte ebbero un altro orgasmo, quella volta insieme.
Mentre riprendevano fiato Jack, ancora dentro di lei, le sussurrò all'orecchio "Sì... direi proprio che avrai un gran bel problema d'ora in avanti!"
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Amore tra le onde
Historical FictionCatherine è la duchessina di Whickford. La sua famiglia era una delle più importanti del Sussex. Dopo la morte della famiglia si ritrova a dover sottostare alle regole del suo precettore, nonché patrigno. Egli vuole costringerla a sposare un uomo or...