𝐍𝐨𝐯𝐢𝐭𝐚̀

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RISCRITTO IL 23/04/2021
«Lilith! Lilith Svegliati! Hai dormito durante tutto il tempo libero che avevamo dopo
pranzo!»urlò Gladys all'amica.
Era ovvio che Lilith non dormisse, era ovvio che passasse le notti in bianco.
Appena appoggiava la testa sul morbido cuscino di lino, e chiudeva lentamente le palpebre, si trovava davanti agli occhi orribili scenari, che non se ne andavano fino al giorno dopo.
Cos'erano? Incubi.
Era parecchio tempo, ormai, che non l'assalivano. Ma questi erano diversi.
Aprendo gli occhi, accecata dalla luce del Sole, si massaggiò le tempie e si mise a sedere, raddrizzando la schiena.
«Lilith stai bene? Sei pallida e hai delle occhiaie da paura da qualche giorno. Che ti succede ?»continuò la bionda preoccupata.
«Ma no nul- »tentò invano di rispondere
A un'amica non si mente.
«Non è vero Lilith. Insomma, sono la tua migliore amica, ti conosco da quando siamo piccole e capisco quando stai male. Anche perché ora se ne accorgerebbe anche un  miope!»la  interruppe.
«Si, va bene, è vero. Diciamo che non riesco a chiudere occhio» si arrese.
«Che cosa ti preoccupa così tanto da non farti dormire?» chiese paziente
«Degli incubi» confessò
Sospirò piano, e portandosi una ciocca di scuri capelli dietro l'orecchio, si girò verso l'amica.
Gladys stava appoggiata completamente al palo del letto a baldacchino della Handler, con una gamba davanti all'altra e uno sguardo comprensivo che rivolse all'amica.
«Capito, e vuoi raccontarmi di cosa parlano questi incubi?»
«È sempre lo stesso. All'inizio mi trovo in un luogo chiuso e mi sembra di parlare una lingua formata da "versi", se così si può dire. Poi tutto d'un tratto cambia. C'è molta gente, ma le facce sono sfocate, e da quello che mi ricordo il luogo è all'aperto. Mi pare proprio qui fuori da Hogwarts, perché riconosco le mura del castello, anche se sono quasi distrutte. Ho una figura davanti e sento delle urla molto forti. Tante.  E mescolate. Non so cosa mi sto succedendo.»
«Capisco. La lingua che parli...potrebbe essere un serpentese, magari.»
«E cos'è? La lingua dei serpenti? Ma io non la so parlare.»
«No, lo so, ma i tuoi sogni possono anche non essere veritieri, o non del tutto. Oppure sta parlando qualcun altro quella strana lingua, non tu. Poi, cosa ricordi?»
«So solo che mi sveglio ansimando e con il sudore freddo in fronte e sulle mani. Oh, dimenticavo, negli incubi sembra che quella figura sia lì per uccidermi. Pur essendo solo sogni, sono davvero spaventosi»
«Mi dispiace tanto Lilith...però...»
«Però?»
«Sicura di non essere in questo stato anche a causa di qualcos'altro, o qualcun altro?...»
Lilith la guardò confusa.
«No i-»
«Tipo...un ragazzo platinato? Ti ha fatto male?»
Gladys era davvero preoccupata, e Lilith l'aveva notato. Le piaceva quando le persone si preoccupavano per lei, però non troppo, altrimenti sarebbero state troppo invadenti.
Insomma, era una cosa abbastanza complicata.
«Ma no, Gladys! A proposito, abbiamo chiarito. Ci siamo incontrati per caso sulla torre di astronomia, ero lì perché non riuscivo a dormire, e abbiamo fatto pace. Anzi, se uno prova a parlarci scoprirà che in  realtà è piuttosto simpatico. Ha detto di essersi ubriacato quella volta. Con del whisky che tiene in camera sua.»
«E si notava. Bene bene, ne sono felice. Andiamo in biblioteca? C'è Hermione che ci aspetta! Così ti distrai anche un po'. »
Lilith le sorrise.
«Ci sto! Ah Gladys, ti ho già detto che sei la migliore?»
«Ferma, ferma. Lilith Handler? Sei tu? Lilith Handler che dimostra affetto! Io devo festeggiare!» esclamò ridendo, e trascinò l'altra per il polso, fino alla biblioteca.
********
«Ciao ragazze!»  salutò Hermione.
«Ciao Herm!» risposero in coro.
Si sedettero  per studiare, cosa che Lilith non fece. Osservava di metro in metro la fantastica biblioteca e le migliaia di pile di libri che ci fluttuavano, viaggiando nella sua fantasia e follia più assoluta.
Era il suo passatempo preferito.
Hermione la scrutò attentamente.
«Caspita Lilith! Scusami se te lo dico così, ma hai delle occhiaie da paura, stai bene?»
Non pensava si notasse così tanto.
«Sono così evidenti? » chiese stanca
«Eh si»  rispose Gladys e la riccia annuì.
Dopo averle raccontando gli incubi
l'espressione di Hermione diventò più preoccupata.
E pensare che nessuna delle due era al corrente delle voci che sentiva esclusivamente lei  nella sua maledetta testa.
Quando arrivavano, cominciava piano piano a sentirsi fuori dal mondo, come se fosse portata in un universo parallelo. Come sotto incantesimo.
Intanto Harry era arrivato, sedendosi vicino a Hermione e ascoltando ciò che Lilith raccontava. Anche lui, come la sua compagna grifondoro, era rigorosamente in divisa.
«Oh, e senti, com'è questa figura?
Umana?»continuò Hermione
«No, non sembra affatto, ha la pelle diversa, e indossa una tunica nera. Tiene anche in mano una bacchetta. Quindi è un mago o una strega»
Harry sbiancò.
«Dimmi che non è vero. »mormorò
«Se non fosse vero non te lo direi »rispose confusa spostando per un attimo lo sguardo sulla sua migliore amica.
Ma stavolta era il turno della bionda a viaggiare nella propria mente. Non stava proprio ascoltando, come se avesse tappi nelle orecchie.
Pensava a qualcosa. Che Lilith ancora non sapeva.
«Santo Godric... »mormorò di nuovo
«Harry ma che ti pr- »
« Lilith! Quello è sicuramente Vol-» urlò Harry tanto che lo sentì tutta la biblioteca, ma Hermione gli tappò in tempo la bocca.
Gladys tornò immediatamente alla realtà e spalancò gli occhi, guardando Harry di fronte a lei.
«Sei impazzito per caso?! Ma cosa hai bevuto? Urli quel nome in biblioteca? Così spaventi persone a caso!» lo rimproverò Hermione.
«Silenzio, laggiù!» aggiunse Madama Pince
Lilith e Gladys si guardarono  preoccupate.
«Non è a caso! Si tratta di lui. Gli Horcrux...potrebbe essere un segno»
«In ogni caso non urlarlo, e poi è solo un sogno! »
«Voldemort?»chiese spaventata Gladys.
«Si, Voldemort.»rispose deciso Harry.
«Ma ragazzi, è solo un incubo! Insomma state tranquilli, non posso prevedere in futuro. Non sono una veggente. E non penso sia un segno, Harry.» disse
O forse poteva esserlo. Questo Lilith non lo sapeva. Avvertì solo i propri denti che si mordevano il labbro sanguinante.
Era un vizio il suo, quello di mordersi il labbro. Lo faceva così tante volte che lo spaccava, e iniziava a sanguinare lentamente.
Ma le piaceva. Merlino, se le piaceva. Era un passatempo perfetto.
«Lo spero. Però se fai altri incubi diccelo, d'accordo?  Insomma, lo dico anche per te, si vede che non dormi da giorni »notò il ragazzo dai capelli corvini.
«Già hai ragione, grazie. Ti prometto che ti avviserò.» cercò di tranquillizzarlo.
Non amava le persone agitate, al contrario aveva una dote nel mantenere la tranquillità. Come infatti dicevo prima, lei non provava ansia. Un dote, o più una stranezza.
Si trovava spesso a placare l'animo irrequieto e ansioso della sua migliore amica, e le piaceva.
Lilith si perse, per la seconda volta in quei dieci minuti, nei suoi pensieri, aggrappandosi ad un ricordo molto brutto.
La perdita di suo fratello Bliant. Si ricordava perfettamente quella notte, anche se lei aveva appena 5 anni.
Anche lui era scuro di capelli, ma anche gli occhi erano neri, a differenza della amata sorellina.
Fu ucciso nel loro parco, appena sotto casa, utilizzando la maledizione Avada Kedavra, a soli 17 anni.
Tutti dormivano, ma lei no.
Tutti erano ignari, ma lei no.
Tutti erano nei loro letti, ma lei no.
Lei aveva sentito suo fratello uscire.
Bliant, infatti, si alzò dal letto a notte fonda.
Aveva appuntamento con una persona importante. Uscì cautamente, attento a non fare rumore.
Tutto era silenzioso, il ragazzo sentiva solo i propri passi rapidi degli stivali sull'erba perfettamente tagliata ma umida. Aveva piovuto da poco.
Lilith si era affacciata alla finestra della sua nuova cameretta.
E anche quella notte, lì nel parco, splendeva alta la Luna. C'era sempre, nei suoi momenti più importanti. Belli o brutti. Emozionanti o noiosi.
Ma se erano importanti, lei c'era.
Era come una seconda migliore amica.
Bliant era proprio sotto la sua finestra, e parlava con una figura di incappucciata.
Lilith capì che stavano discutendo animatamente, dato che suo fratello non smetteva di gesticolare.
Poi, Bliant si girò e fece per andarsene e tornare nel grande e imponente Maniero, ma la figura lanciò la perfida maledizione e lo colpì in pieno.
Morto.
Non avrebbe più potuto vederlo.
Mai.
Mai si ripetè nella mente.
Lilith era lì, immobile. E poi...
E poi però venne subito riportata alla realtà da caloroso saluto di Harry, che se ne stava domando dalla biblioteca.
Un'altra cosa che odiava? Quando le persone la riportavano alla realtà nei momenti meno opportuni. Forse era ciò che odiava di più.
********
Mentre Lilith si sistemava  per scendere a cena,
Gladys passò davanti alla sua porta e bussò.
«Ehi Lilith sono Gladys! Intanto che ti prepari scendo in Sala Grande e ti aspetto lì, va bene?»
«Si si certo! Vai pure, io ho quasi finito!»
Con un colpo di bacchetta si sistemò la chioma di capelli, scese, ma distratta urtò contro qualcuno.
E chi se non lui.
«Oh, scusami Draco! Non ti avevo visto»
« Non fa nulla Handler, anche io non stavo guardando. Da quanto tempo, non è vero?»
«È passata solo una settimana, Draco»
« Non fa niente. Io dico che è passato tanto tempo.»
Ormai erano arrivati in Sala Grande
«E io dico che è passata solo una settimana»
«Io dico c-»
«La volete smettere di fare costantemente botta e risposta, voi due? Piuttosto andiamo a sederci.»
Era Blaise, che era stato dietro di loro per tutto il tragitto, ma non se ne erano accorti, e ora rideva di gusto.
Lilith si sedette divertita accanto a Gladys.
«Bel rossetto, Blaise.»disse Draco sedendosi davanti alla Handler.
Blaise e Daphne si guardarono con aria da finti innocenti mentre gli altri ridevano.
Ma Gladys li guardò male.
«Oh...è di Daphne» continuò il biondo
«Zitto! Come stai, Lilith?» chiese Daphne per cambiare discorso.
«Bene, tutto sommato. Tu?»
«Bene, ma se vuoi tirarti su il morale, il cibo di Hogwarts funziona sempre!»
Ha ragione, il cibo è una delle migliori cose di Hogwarts.
Lilith lo aveva capito dal primo pasto!
Risero entrambe, e Draco fissò la Handler, pensando di non essere visto.
Ma la magnifica e introversa Lilith vede tutto.

The Heir || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora