𝐋𝐢𝐥𝐢𝐭𝐡

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Ma questa non si mosse.
Anzi, la maledizione le arrivò dritta alle spalle, ma tornò indietro e si scagliò contro Bellatrix.
La quale morì sul colpo.

Anche Lord Voldemort era immobile.
E qualsiasi altra persona si stava chiedendo quali dannati incredibili poteri avrebbe potuto avere quella ragazza.
O meglio, quali non aveva.

«Piacere, Lilith Handler» gli disse

Il Signore Oscuro spalancò gli occhi.
«È...è viva...» iniziò a balbettare «Lilith...Handler è viva» si mise le mani in testa

«Si, sono proprio io, Handler. Hai ucciso mio fratello. Conosci la legge del taglione? Occhio per occhio dente per dente?»

Nessuna risposta.
Lei rise.

«No? Beh, allora che ne dici di fare un gioco, Tom?»

Questa volta la risposta arrivò.
«Qualunque siano i tuoi incantesimi, signorina Handler, non funzionano su di me»

Rise di nuovo.
«Sai, ora ho capito. Credo proprio che sia stato il tuo egocentrismo a portarti alla tua stessa rovina. Dovresti essere un po' più umile, avanti!» rise ancora in modo sarcastico

«Sei senza bacchetta» rispose soltanto, impietrito

«Chi ti dice che io ne abbia bisogno? Hai visto anche tu, no?»

Nessuno risposta.
«Avanti, non essere timido! Non lo eri fino a due minuti fa! Allora, facciamo questo gioco, Tom? Ho una voglia matta di vederti in mille pezzettini per terra, caro!»

Detto questo, si avvicinò a lui, raggirandolo con un sorriso beffardo sul volto pallido.

Si allontanò di nuovo, dandogli le spalle, e lui approfittò della situazione.
Le scagliò un'incantesimo che nessuno conosceva, uno di quelli molto più potenti rispetto ad un Avada Kedavra, ma lei sembrava indistruttibile.

Nonostante fosse girata di schiena, lo avvertì prima e allargò prontamente le braccia, mentre i suoi occhi si tingevano di giallo, bloccando il lampo e rimandandolo immediatamente indietro.
Voldemort fu scaraventato a terra.

Era ora di mostrare i suoi veri poteri.
Con gli occhi ancora dorati, ma iniettati di sangue dalla rabbia per tutto ciò che il mostro aveva fatto, sì alzò in volo.

Aprì le braccia e rivolse i palmi verso l'altro mentre un fortissimo vento cominciò a soffiare, sotto lo sguardo stupito di tutti gli studenti e insegnanti che la osservavano col naso all'insù.

«O, Drakon! E mala soi ftengometh tesd'hup anankes!» urlò, ma urlò così forte che la sua magia incrementò il tono di voce e la finestra frontale più vicino a lei si spaccò in mille pezzi, che caddero a terra facendo spostare la folla di studenti che rischiava di essere colpita.
Urlò così forte che le vene del collo si gonfiarono e trasparirono sulla pelle bianca.

Il forte vento fu bloccato da un'enorme creatura che avanzava sempre verso di loro, mentre Voldemort, lentamente si stava indebolendo e sgretolando, con l'aiuto di Harry.
Quest'ultimo, infatti, nel frattempo era saltato giù dalle braccia di Hagrid, circondato da centinaia e centinaia di occhi sgranati che lo credevano morto.

«Sempre al tuo servizio, cara» la sua voce roca rimbombò nell'ambiente circostante.
Kilgarrah oscurò la scena con la sua enorme stazza, iniziò a sputare fuoco sui Mangiamorte.
Le persone si spostarono tutte verso le porte d'ingresso del castello per riparasi.

Lilith sorrise mentre luce bianca e blu usciva dal suo corpo con tutta l'energia che possedeva.
Harry diede il colpo finale.
Lampi rosso fuoco schizzarono fuori dalla sua bacchetta e si fusero con quelli di Lilith, la quale ritornò lentamente con i piedi al suolo.
Neanche se n'erano accorti, ma i Mangiamorte erano già stati quasi sterminati tutti da Kilgarrah sputa fuoco, che ora si stava lentamente allontanando a colpi delle sue grandi ali, lasciando vento dietro di sé.
Anche i genitori di Draco. Ma lui sapeva che sarebbero morti, e non provava nulla a riguardo.
Lei pensò a suo padre.

The Heir || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora