La Luna era alta nel cielo.
Quindi era un momento importante nella vita di lei.
Lo sapeva bene.Erano ancora lì, in quella grande stanza.
Piano piano l'aria si era riempita dei loro profumi mischiati.
Lavanda, quercia, menta...Erano ancora in quel letto a baldacchino, ormai colmo di passione e sentimento.
Vestiti, appoggiati alla testiera, lui tra le gambe di lei con la testa appoggiata al suo petto.Lilith gli accarezzava ancora le ciocche di capelli argentei, scostandoli di poco dietro l'orecchio per liberargli la fronte.
Nel frattempo, giocava con i numerosi anelli di Draco, osservandoli attentamente uno ad uno.Indossava un anello in argento con una forma di serpente, un altro su cui erano incise elegantemente le iniziali D.M., ma due la colpirono di più.
Erano identici tra di loro.
Come gli altri, erano in argento, ma al centro era incastonata una pietra nera, che dava l'impressione di essere davvero preziosa.Continuò a giocarci, ma Draco, di colpo la fermò.
Lei lo guardò confusa, ma gli si scaldò il cuore nel vedere il gesto che fece il biondo.
Si tolse uno dei due anelli gemelli e glielo mise lentamente al dito, con aria soddisfatta, intrecciando le loro mani.
Non voleva lasciarla andare.
Non voleva che tutto si spegnesse.
Era la prima persona di cui si stava realmente fidando.
E voleva farlo con tutto sé stesso.Draco alzò la testa verso la mascella di Lilith, e vide gli angoli delle labbra di lei allargarsi in uno splendido sorriso. L'unico sorriso che amava.
Perché il suo non se lo ricordava più.Lilith strinse Draco a sé, ancora più forte di prima.
«Grazie, Draco» sussurrò
«Ora sei mia» le baciò il collo
«E tu sei mio» gli baciò la fronte
Il cuore del ragazzo iniziò a battere sempre più veloce.
Non aveva mai conosciuto nessuno che tenesse davvero a lui.
E poi arrivò lei.
Tu sei mio.
Quella frase gli aveva provocato una scintilla dentro di lui.
Qualcosa che lo teneva in vita.
Esplose come una bomba, una bomba di felicità.
Qualcosa che non aveva mai provato.
Lo stesso effetto che lui provocava in lei.Le loro bocche si aprirono di nuovo e si scontrarono delicatamente.
Draco le accarezzò la guancia rosea, e poi il collo gelido.
A quella sensazione di caldo sulla pelle, Lilith sorrise e tra le sue dita ritrovò le chiare ciocche di capelli del ragazzo, che alla luce della Luna sembravano argento.La mora, accorgendosi dell'aria fredda che riusciva a trapassare tra le loro bocche, aprì gli occhi e notò che lo sguardo di Draco si alternava dal suo viso al proprio braccio.
O meglio, al Marchio Nero.
Il suo cuore venne risucchiato dalla tristezza di quel ragazzo.Lilith gli prese con delicatezza il braccio tra le lunghe mani, e passò le sue dita sul contorno del suo Marchio, lentamente.
«Draco, se tu non eri d'accordo...allora questo non vale niente» lo rincuorò a bassa voce
Ma gli occhi del biondo si stavano già riempendo di lacrime.
Il suo passato stava riaffiorando pian piano nei suoi ricordi.
Nei pensieri che credeva di aver dimenticato per sempre.
Pensò di trattenerle, di deglutire faticosamente e di dipingere sul suo viso quella falsa smorfia di disgusto, disprezzo.
Ma aveva solo voglia di buttarle fuori quelle maledette lacrime.
È così fece, mandando all'aria la sua apatia, il suo essere duro e insensibile con tutti.Perché con lei riusciva.
Poteva.
Lilith gli prese delicatamente la mano.Draco iniziò a respirare affannosamente, il fiato gli si bloccava in gola, come se stesse soffocando.
Gli tremò qualcosa in petto e quella sensazione andò anche fino allo stomaco.Tutto dentro di lui era un unico nodo.
Un intreccio di dolore che lo uccideva, impedendogli di respirare.
Strinse in pugno le lenzuola, dal panico.
Tremava.La ragazza spostò velocemente le mani del serpeverde sopra le proprie ginocchia.
«Draco, stringi le mie ginocchia. Stringile.»
Al solo tocco della sua pelle, una piccola parte di nodo dentro lui iniziò a sciogliersi.Lei gli prese il viso tra le mani, gli tolse i capelli dalla fronte passando le dita sull'attaccatura dei suoi capelli biondi.
«Draco...Draco, riesci a parlarmi?»
Nessuna risposta.
Solo respiri corti e accavallati l'uno con l'altro.
Tremava, ancora.La ragazza si guardò intorno, cercando dell'acqua, ma trovò solamente una bottiglia di whisky, quella con cui si era ubriacato la prima volta che si erano visti da soli...
Preoccupata e senza pensarci, fece apparire un bicchiere d'acqua dalle sue mani, senza la bacchetta.
Lo fece bere, e lui piano piano si calmò.
Il respiro divenne regolare, non tremò più e allentò la presa dalle ginocchia di Lilith.«G-Grazie...io...» sospirò lui, ma si bloccò
Entrambi fissarono il bicchiere vuoto, poi si guardarono negli occhi.
Lei spaventata da quello che aveva fatto e lui confuso da ciò che era successo.Le guance del serpeverde erano ancora rigate di lacrime amare, le ciglia erano umide ed era stremato da quanto si era sfogato.
«T-tu...»
«Sì, Draco, io...va bene, te lo dico»sospirò «ho...ho i poteri senza bacchetta»
Il mago sgranò gli occhi, le iridi grigie si allargarono così tanto che sembravano occupare tutto il campo visivo della strega.
«E...e non me l'hai dett-»
«No, Draco, non potevo...mi dispiace»
Un colpo duro per lui.
Pensava di essere importante per qualcuno.
Il suo mondo andò in frantumi.
Per così poco.
Ma lui aveva poco.«Non volevi o non potevi? Che ho fatto di male per non fidarti? Scommetto che i tuoi amici grifondoro lo sanno, vero?»
«Drac-»
«Certo che lo sanno. Per questo sei andata con loro a fare...quelle stupide cose che non conosco? Perché a me no?» chiese deluso, da lei ma soprattutto da sé stesso.
Stava dando la colpa a sé stesso convinto che Lilith pensasse che non fosse alla sua altezza.
Però, fuori, stava mostrando disprezzo verso di lei.«Ti ho detto che non potevo» mantenne la calma
«Va bene, continua a non fidarti» sputò lui
«Credi in ciò che vuoi. Non mi interessa» concluse più fredda del ghiaccio
Ecco l'inganno.
La neve è festa e distruzione insieme.
L'avevo detto.Quella frase rimbombava nella testa di Draco.
Non era niente per nessuno, stava perdendo la...la sua persona preferita.Non mi interessa.
L'indifferenza verso qualcuno.
Lilith sapeva bene che era la peggiore arma.
E le piaceva utilizzarla spesso.La ragazza si alzò da letto, e si smaterializzò immediatamente nella foresta di Dean, entrò nella sua tenda bianca dove i suoi due amici la stavano aspettando.
Il cambio di temperatura la scosse...si stava meglio tra le sue braccia.Era decisa a non pensare a lui.
Le veniva facile togliersi qualcuno dalla testa.
Molto.
Forse troppo.
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The Heir || Draco Malfoy
Fanfiction[ COPERTINA DI: @sophiecovers ] L'erede. La discendente. Del mago più potente di tutti i tempi. No, non Lord Voldemort. Qualcuno di ancora molto più importante... Lilith Handler. Ragazza dalla personalità complessa. Strega arrivata ad Hogwarts l'ult...