𝐀𝐭𝐭𝐢𝐦𝐨

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Il freddo dell'inverno si faceva sentire anche attraverso i vestiti, tutto attorno era bianco e immobile, come se tutto si fosse fermato, si fosse messo in pausa.
Ma la vita no.
La vita non è mai in pausa, non ti dà mai una tregua per pensare, per riflettere.
Devi essere veloce, cogliere l'attimo.

Guardò un fiocco di neve cadere lentamente verso il suolo già immacolato.
I suoi occhi si colorarono di un giallo molto intenso mentre la sua magia bloccava a mezz'aria  il fiocco di neve.
Spezzò l'incantesimo e il fiocco ricominciò a cadere lentamente, diventando tutt'uno con il suolo.
Cogliere l'attimo.

«Ciao Lilith» Hermione la raggiunse fuori dalla tenda

«Oh, ciao Herm, buongiorno» sorrise

«Buon Natale!»esclamò la riccia
Lilith la guardò storto

«Hermione, Natale è passato da tre giorni» rise

«Sì, ma...volevo rivivere l'atmosfera. È brutto non averlo passato ad Hogwarts o a casa. Non ci siamo fatti nemmeno dei regali...» la mora si limitò ad annuire «È ancora buio per essere svegli»

«Lo so, ma volevo stare un po' fuori» spiegò con un filo di voce
Quella litigata con Draco l'aveva scossa, perché era una delle pochissime persone a cui teneva davvero. Ma davvero.
È una cosa che non sai spiegare, che senti dentro di te ma di cui non trovi le parole adatte.

«Come va con Draco?» chiese di colpo
Parli del diavolo spuntano le corna.
Lilith si ritrovò senza il mondo sotto i piedi. Perché nemmeno lei lo sapeva, e non capiva il perché di quella domanda.

«Come mai me lo chiedi così di punto in bianco?»

«Non so, beh, ero curiosa, sembravate molto amici» sorrise maliziosa

«Oh si, andiamo...molto d'accordo»si morse il labbro

«Piantala, so che state insieme» rise seguita da Lilith

«Tutto bene» sospirò deglutendo a fatica ma con indifferenza

«Bene, ne sono felice...ma come fa a-»

«Shh, ascolta» fece Lilith guardandosi intorno
Fece qualche passo verso l'albero più vicino e si appoggiò con la mano sbirciando in avanti.
La maga la seguì.

«Cosa suc-» tappò la bocca di Hermione

«Qualcuno si sta avvicinando, sento dei passi» sussurrò

«Magari è Harry» bisbigliò guardando la mora negli occhi

Il tronco era ruvido e gelido.
Una spina di chissà cosa si piantò nella carne della mano di Lilith.
Una goccia di sangue scarlatto uscì dalla ferita e cadde a terra, tingendo di rosso la neve.

Lilith rimase senza fiato, mentre nella sua mente raffiorava il ricordo della profezia che aveva letto nel libro regalatole da sua madre.

Sulla neve candida sangue verrà versato,
se lui non sarà fermato.

Una profezia di Merlino, scritta più di mille anni prima, che non c'entrava di certo con Lord Voldemort.
Ma forse...forse erano collegati.

E se questo fosse stato vero o no, c'era solo una persona, o meglio una creatura, che poteva saperlo.

«Ciao ragazzi, abbiamo distrutto il medaglione serpeverde!» una voce dietro di loro la fece tornare alla realtà
Era Ron, insieme ad Harry.

«Devo andare» si affrettò a dire la mora mentre Hermione restava immobile a guardarli

«Ehi, no, Lilith, aspetta» Ron le venne dietro e la prese per un braccio facendola voltare «mi dispiace di essermi comportato in quel modo l'ultima volta che ci siamo visti...ero...ero fuori di me e non volev-»
Ma Lilith iniziò a ridere.

The Heir || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora