Capitolo 6

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Mi risvegliai dopo quella faticosa giornata che era stata il giorno prima grazie a dei raggi solari che s'impossessarono della mia stanza, era una stanza molto semplice rispetto a quella di casa mia, c'era un letto matrimoniale, un'armadio abbastanza grande e il bagno che si affacciava sul vasto giardino di quell'edificio.

Mi alzai svogliatamente e prendendo il cellulare vidi che era da poco passato mezzogiorno così velocemente mi lavai e mi vestii, indossai un semplice leggings nero con una semplice maglia del medesimo colore.

Avevo una gran fame visto che poi, ieri sera, quel pane e nutella è andato a farsi fottere e a proposito di ieri sera, per ben due volte stavo per baciare, di nuovo, quell'idiota se quella dannata nutella non si fosse rotta e se quel cretino di mio fratello non fosse arrivato in bagno, sarei stata di nuovo una stupida ragazza come tante altre ad esserci cascata, ci sono stata dentro una volta ora non voglio più, voglio solamente un ragazzo che sappia amarmi così per come sono.

Scesi le scale struccata e con il viso ancora assonato, arrivai davanti il salotto e notai tutti i Black Angels seduti sui miei divani, mi notarono e tutti i loro sguardi si puntarono su di me tra cui quello di Logan che lo distolse appena incrociai i suoi occhi, mi venne incontro Cole con un sorriso stampato in faccia.

"Ehi ciao" si posizionò di fronte a me "ho portato la colazione vieni" continuò prendendomi il braccio per trascinarmi in cucina dove potei vedere il cappuccino con accanto un cornetto

"Grazie, non dovevi" sorrisi

"Oh andiamo è solo un cornetto, si sarà raffreddato"

"Non fa niente, non era programmato il mio risveglio a quest'ora" spiegai "tra l'altro fra un po' dovrei anche pranzare solo che ora la fame è troppa e non riesco proprio ad aspettare" continuai addentando il cornetto e bevendo subito dopo un sorso di quel cappuccino ormai raffreddato

"A proposito del pranzo, mi chiedevo se ti piacerebbe venire con noi nel ristorante di un nostro amico che si trova proprio in questa zona, si mangia da dio" chiese speranzoso

"Non lo so, sola con i Black Angeles se lo venisse a sapere mio fratello non so come potrebbe reagire"

"In realtà tuo fratello vuole maggiormente che tu stia lontana da Logan, anche da noi, si, ma siccome ora lavoriamo insieme non penso farebbe tutto il casino che avrebbe fatto prima, poi la vita è tua" disse avendo anche ragione "allora vieni? ci saranno anche due nostre amiche, te le farò conoscere" continuò facendomi cedere

Feci un respiro profondo e annuii con il capo, in tutta risposta Cole urlò dalla cucina.

"Madeline verrà con noi"

"Shh, che urli, sei impazzito"

"Può darsi" rise "ora però vado dagli altri, vedo se c'è qualche novità, ah poi comunque vieni con me in macchina" continuò andando via

Finii quel cornetto e ringraziai Cole mentalmente per avermi sfamata, mi alzai dal tavolo per buttare il bicchierino del cappuccino e rigirandomi trovai Logan poggiato allo stipite della porta, fermo a fissarmi con quel suo sguardo indagatore.

"Che vuoi ora Anderson?" dissi scocciata

"Ti sei stancata di me e ora inizi con Cole, complimenti" iniziò facendomi andare prima del previsto in escandescenza "sappi che però lui non è me, io me ne sbatto altamente ma lui ci sta male, quindi prima di ferirlo per andare nelle braccia di un altro pensaci più di una volta perchè se poi lo farai soffrire te la vedrai con me, piccola" rispose avvicinandosi sempre di più

"Mi stai dando della troia ma ti ricordo che eri stato tu a propormi di venire a dormire da te, se non sbaglio e io prontamente ho rifiutato, quindi facendo un esame sei tu il coglione di turno, te ne scopi una ogni due per tre, ovunque ti trovi e ora spostati perchè Cole mi sta chiamando, per la cronaca poi, non ho la minima intenzione di far soffrire nessuno stronzo, egoista e non azzardarti mai più a darmi della puttana, intesi?" risposi alquanto disgustata dal suo comportamento "e vaffanculo" continuai uscendo definitivamente dalla porta

Raggiunsi Cole che subito dopo avermi chiamata mi aspettò davanti la sua auto, mi vide parecchio nervosa e mi venne incontro.

"È tutto okay?" disse spostandomi i capelli che mi erano caduti davanti al viso

"Si va tutto a meraviglia" risposi con un tono alquanto brusco che sicuramente lui non merita "scusami non volevo risponderti così, ora sono un po' nervosa però mi passerà tranquillo, possiamo andare?" continuai fingendo un sorriso che lui ricambiò aprendomi la portiera dell'auto

Per tutto il tragitto non aprii bocca e Cole mi assecondò restando in silenzio, non fu invadente e li sono davvero grata per questo, ora come ora non voglio parlare con nessuno.

Come osa quel coglione darmi della troia, non sono una delle sue amichette che si scopa quando ne ha voglia. Non so se si è capito, mi ha fatto davvero tanto male, aveva lo sguardo di uno che voleva colpirti nel profondo, ha problemi suoi di tutti i tipi, beve fino allo svenimento, fuma di tutto e di più, gare clandestine ogni due per tre e tutte le altre cose che ancora non so e si permette di giudicarmi ed io che come una scema mi sentivo anche in colpa per il modo in cui lo avevo trattato, nel modo che si merita uno come lui.

Pensare che i primi giorni ero anche disposta a tradire la fiducia di mio fratello per lui, una persona fredda, vuota, una persona incapace di amare, perchè è questo quello che mi ha dimostrato questa mattina quando guardandomi negli occhi mi disse quelle parole, è cambiato con me, da quella sera in cui ho rifiutato di andare a casa sua, cosa credeva? che sarei corsa da lui? saremmo andati a letto insieme? e poi il giorno dopo? mi avrebbe scaricata come con le altre? la cosa buffa è che lui quella stessa sera mi abbia detto che ci teneva davvero a me e che sapeva bene che io non ero una ragazza di solo una notte e oggi mi dice tutto il contrario, non lo capirò mai.

In tutto questo non mi resi nemmeno conto che Cole stava per parcheggiare.

"Mad, sei sicura di stare bene? non hai parlato per tutto il tragitto" prese parola

"Si, è tutto ok" sorrisi per rassicurarlo

Mi mise una mano dietro la schiena e mi accompagnò all'interno del ristorante, spero vivamente che lui non ci sia, non voglio assolutamente guardare in faccia, di nuovo, quello stupido essere inutile e insignificante.

Cole si avvicinò a un cameriere e li chiese dov'è che fosse il tavolo prenotato da loro, arrivati davanti al 15 i miei occhi si scontrarono, di nuovo, con quelli da cui ora posso solo scorgere freddezza e crudeltà, niente di buono.

Mantenne il mio sguardo fisso, era come una sfida tra noi in cui il gioco consisteva su chi teneva gli occhi puntati nell'altro più a lungo.

Cole mi prese dai fianchi e potei vedere la mascella di Logan irrigidirsi, subito dopo si alzò dicendo che aveva bisogno del bagno, mi passò da dietro, sentii il suo profumo, buono quanto intenso, proprio come lui.

Mi ripresi da quello stato di trans in cui mi aveva fatto andare e mentre Cole salutò i suoi amici con una pacca sulla spalla presi posto al fianco di due ragazze davvero carine.

"Dovresti essere Madeline giusto?" chiese una delle ragazze facendomi annuire "bene, sono Camil, lei è Anastasia" continuò sorridendomi e puntando infine il dito contro la sua amica

"Piacere di conoscervi" risposi educatamente ricambiando il sorriso che mi avevano fatto, sembrano davvero brave persone

A disturbare la nostra conoscenza è Cole che si sedette accanto a me.

"Vedo che avete fatto amicizia" sorrise soddisfatto

"Credo sia palese Cole, ora fatti i fatti tuoi e lasciaci in pace" rispose Ana guardandolo innocentemente e facendolo girare dall'altro lato

Dopo più o meno un quarto d'ora vidi sbucare dal retro del muro Logan, sembrava leggermente più tranquillo e solo quando mi passò dietro per andare a sedere al suo posto capii il perchè di quella improvvisa tranquillità, lasciò una scia di fumo, ma non quello delle sigaretta, era un'odore molto più forte, quando si andò a sedere posò gli occhi su di me e potei notare i suoi occhi rossi quasi quanto il rossetto che indossava Camil.

Lo guardai preoccupata e li domandai mimandoli con le labbra se andava tutto bene ma lui in risposta abbassò lo sguardo senza rispondermi riempiendosi un bicchiere di non so cosa;

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