Tienimi con te

Capitolo 19

Entrammo in auto e mia madre non volle aspettare un attimo in più per avere delle spiegazioni che io le diedi costretta, rimase di stucco quando venne a sapere il ruolo che ebbi io in tutta quella faccenda e cosa avessi a che fare con Marcus, si arrabbiò parecchio soprattutto con James, disse che non doveva mettermi in questa situazione proprio perché si sapeva che Marcus fosse molto pericoloso.

"Mi fidavo ciecamente di lui, ero più che sicura che fossi al sicuro con James ma a quanto pare mi sbagliavo" disse arrabbiata guardando il finestrino

"Mamma, James non voleva mettermi in questo casino, sono stata io, lui non c'entra niente, posso giurartelo" dissi distogliendo per un attimo gli occhi dalla strada per guardarla

"Cos'hai in testa Madeline? se quello venisse a sapere che lo stai prendendo per il culo saresti nei casini davvero"

"Ma ehi, cosa sono questi termini?" risi per sdrammatizzare ma non serví letteralmente a niente perché continuò a guardarmi arrabbiata

"Non è uno scherzo Mad, smettila di fare tutto ciò che stai facendo, metti fine a tutto, dopo parlerò con tuo fratello, non la passa liscia questa volta" disse per poi restare in silenzio fin quando non arrivammo a casa, ma prima che aprisse la portiera dell'auto la fermai

"Mamma è stata una giornata bellissima, non roviniamola, ti prego" dolcemente la guardai negli occhi

"Lo so ma non la passa liscia, mi fidavo di lui, non ci ha nemmeno detto niente per avvisarci, nulla" sospirò uscendo dall'auto

Io ci ho provato, non avevo altra scelta, Marcus era li e mi ha parlato davanti mia madre che giustamente chiedeva spiegazioni, dovevo dargliele per forza o con le buone o con le cattive.

Scesi dall'auto e mi avviai all'interno con tutte le buste contenenti tutti gli indumenti che avevo comprato poco prima, trovai mia madre davanti il divano fissare mio fratello in un modo arrabbiato, era completamente nera, mi dispiaceva per mio fratello e avrei fatto di tutto pur di difenderlo, non era stata colpa sua ma mia e con tutta me stessa glielo avrei fatto capire sia a mia madre che a mio padre, che non era tornato ancora.

"Tu, James Allen Cooper, cosa diavolo ti salta in mente, eh? sei impazzito, completamente impazzito, io mi fidavo di te, mi fidavo ciecamente, ti lascio tua sorella e la metti nelle mani del lupo, cos'hai in testa James?" gli urlò contro con gli occhi fuori dalle orbite, mio fratello lanciò uno sguardo confuso nella mia direzione e io in risposta scrollai le spalle perché non avrei saputo cosa risponderli

"Ma di che cosa stai parlando?" chiese confuso mettendosi seduto

"Che coraggio che hai figliolo" scosse la testa "Marcus, quel Marcus che tu hai fatto avvicinare a tua sorella era in quel centro commerciale oggi, si è avvicinato a lei e le ha parlato in modo da far gelare il sangue, il suo tono era strano, non so come spiegarlo e l'hai messa nelle mani di quello" continuò urlando

"Aspetta cosa? lui era lì?"

"Già, era proprio lì, acconto a noi, in un ristorante"

"Cosa cazzo ci faceva quello lí e poi io non ho messo proprio nessuno nelle mani di quel coglione, ho sempre fatto di tutto per proteggerla e sempre lo farò, quando lei incontra lui ci siamo sempre tutti noi a seguirli, non resta sola nemmeno un attimo, non lo permetterei mai e poi mai, dovresti saperlo mamma" sbottò James salendo al piano di sopra per poi riscendere e andarsene sbattendo la porta non prima di avermi lasciato uno sguardo accusatorio e dispiaciuto allo stesso tempo, ma dispiaciuto per cosa poi? era colpa mia se nostra madre se l'era presa con lui

"Hai esagerato mamma, è stata colpa mia non di James, lui mi ha sempre protetta nonostante tutto e nonostante tutti, è stata una mia decisione quella di Marcus non sua, non mi lascia un'attimo sola quando sono con lui, non dovevi" dissi scuotendo la testa per poi salire di sopra sotto il suo sguardo triste, non aprí bocca nemmeno quando sbattei talmente forte la porta tanto da romperla