Capitolo 4

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Sentii la sveglia suonare, mi fece svegliare e ricordare di dovermi alzare nonostante non volessi, il mio corpo mi costringeva a restare nel mio comodo letto ancora per un po' e così feci fin quando il mio cellulare non squillò, lo presi e vidi che era Amber.

Amber: Mad, sto passando a prenderti, vestiti e fai subito

Non feci in tempo a risponderle per dirle che non avevo la minima voglia di uscire che riattaccò.

Ma comunque non mi alzai, come già avevo detto, uscire adesso è l'ultima cosa che voglio peccato però che la porta di camera mia si aprì facendo entrare Amber che mi fissò assassina guardando ancora le mie condizioni.

"Dovrei cambiare la serratura di casa" dissi mettendo la testa sotto le coperte

"Tanto ne farei un'altra, lo sai benissimo, poi comunque avevo detto di farti trovare pronta, che cazzo hai Mad?" mi tolse la coperta di dosso e vedendomi ancora vestita continuò chiedendomi del perchè non fossi con uno dei miei adorati pigiama

"Non voglio parlarne" risposi rimettendomi la coperta addosso

"Invece ne parli eccome, dai racconta cos'è successo?" si sedette sul letto e mi guardò incitandomi a parlare

"Ieri ho passato tutta la giornata con Logan, era andata alla grande, siamo andati a fare colazione e dopo siamo andati al Luna Park" iniziai a raccontare "siamo stati lì tutto il giorno, abbiamo provato tutte le giostre di quel posto, te lo giuro, era da tanto che non passavo una giornata come quella, mi sono divertita davvero, fin quando la sera, mentre camminavamo per arrivare all'auto, mi chiese di andare a dormire con lui e io li sbraitai contro urlandoli che non sono la ragazza che crede lui e che dovevo aspettarmelo del fatto che voleva solo scoparci con me" risposi tristemente abbassando lo sguardo

"Lui forse è stato un po' precipitoso, ma tu potevi anche evitare di sbraitargli contro, non credi?"

"Lo so, forse ho sbagliato"

"No, tu hai sbagliato, potevi farglielo capire in un modo più calmo"

"Ok ho sbagliato, ma cerca di capirmi, in quel momento mi sono sentita come se il suo unico obbiettivo era quello di portarmi a letto, poi però mi ha detto che teneva veramente a me e che aveva passato questo giorno e mezzo meravigliosamente, per questo ora mi sento una merda, forse ci teneva veramente, ho rovinato tutto" mi gettai nuovamente tra le lenzuola "però meglio così, se lo fosse venuto a sapere James sarebbe successo il fini mondo conoscendolo, forse doveva accadere proprio questo, era destino, non possiamo stare insieme" continuai risedendomi sul mio caldo e comodo letto

"Madeline mi dispiace, ti piaceva parecchio?"

"Si, non era come lo descrivevano James e gli altri, era diverso con me" iniziai "era dolce, mi faceva sentire importante, bella, sexy, unica, poi lui, lui è bellissimo, li sono bastati quasi due giorni per farmi vedere un mondo diverso, avevamo dimenticato entrambi il fatto di essere rivali, so che è presto tutto e che magari ora è solo attrazione fisica ma non lo so, non so più niente, però come ho già detto basta, è stato solo un caso questo, ora si ritorna come prima, come se non lo conoscessi, come se in questo giorno e mezzo non fosse accaduto niente, quindi dove volevi andare?" dissi alzandomi dal letto e avvicinandomi all'armadio per prendere dei vestiti, optai per un jeans mom chiaro, strappato alle ginocchia, un top nero e infine una giacca di pelle del medesimo colore con delle Nike air force ai piedi

"Faccio finta di crederti, allora, tu dove vuoi andare?" mi domandò lei alzandosi dal letto per poi posizionarsi davanti lo specchio e ammirarsi mentre io ormai ero in bagno per lavarmi e vestirmi

Uscii dal bagno e mi feci una coda alta, presi il cellulare che era posizionato sul letto e insieme scendemmo le scale.

Optammo per andare prima a fare colazione sentendoci lo stomaco vuoto, visto che entrambe non avevamo mangiato niente, per poi andare a fare shopping, uno shopping terapeutico che però venne interrotto dal mio cellulare che squillò, lo presi dalla tasca posteriore dei jeans e vidi sullo schermo il nome di mio fratello.

Madeline: Che c'è James? sono uscita con Amber, non disturbarci

Fa per ribattere ma io continuai prima di riattaccare.

Madeline: A dopo fratellone

"Che ha detto?" mi domandò Amber entrando in un negozio dopo aver osservato la vetrina a lungo

"In realtà non lo so, ho riattaccato subito" risposi sorridendo seguendola nel negozio

Provammo vari vestiti, maglie, jeans e solo una volta esauste decidemmo di andare in un ristorante del centro commerciale a ordinare qualcosa da mangiare per la fame che iniziava a farsi sentire.

"Stamattina abbiamo parlato solo di me, invece a te come va con Trevor, siete usciti ieri o ancora no?" domandai ad Amber guardandola con un sorriso malizioso sul volto mentre avevo il menù del ristorante tra le mani

"No, non mi ha scritto per niente, però come biasimarlo, la prima volta che mi vide ero sbronza, magari li ho detto qualcosa e non ricordo, sicuramente una stronzata delle mie"

"Io invece credo che tu li piaccia, quella sera ti mangiava con gli occhi anche se eri sbronza, quindi credo proprio che non abbia avuto tempo o semplicemente ha paura che qualcuno lo veda o comunque che lo venga a sapere, facciamo sempre parte dei Demons Amb, però ti scriverà, fidati di me"

"Se me lo dici così posso anche crederci" sorrise e chiamò un cameriere

Mangiammo tra risate e chiacchere dopodiché decidemmo di andare nella zona trucchi che avevamo lasciato per ultima, prendemmo tante cose tra cui rimmel, cipria, illuminante, fard, rossetti di quasi tutti i colori e qualche ombretto, la conclusione di tutto ciò è che abbiamo fatto davvero faville oggi.

"Mi serviva questa giornata, era da tanto che non uscivamo insieme per fare un bel po' di danni" dissi ridendo uscendo dal centro commerciale

"Già, ne avevamo bisogno entrambe, poi era da tanto che non spendevamo tutti questi soldi, le nostre carte ne soffrivano" rise e con lei anch'io

"Abbiamo rimediato"

Entrammo in auto e presi il cellulare, vidi chiamate infinite da parte di mio fratello e di Nick, il braccio destro di James, sono praticamente come fratelli, diciamo che è anche il mio secondo fratellone, ritornando però alle chiamate decisi comunque di evitare di richiamare e quindi ignorarle perchè tanto sarei dovuta andare lì a momenti.

"Amb, passiamo un attimo per casa mia, devo lasciare le buste, poi però andiamo all'edificio, ho quasi una ventina di chiamate perse da parte Nick e James, sicuramente avranno fatto qualche riunione" sbuffai verso Amber che era concentrata a guardare la strada

"Se è come dici ci ucciderà"

Arrivammo di fronte casa mia e presi le buste per poi entrare e posarle in camera mia, rientrai in auto e vidi Amber mostrarmi il cellulare dove, come sul mio, c'erano chiamate perse da parte di mio fratello e degli altri.

"Siamo fottute, letteralmente" disse mettendo in moto per poi dirigerci immediatamente all'edificio

Una volta arrivate, al di fuori, vedemmo un sacco di auto mai viste e William, la guardia, venirci incontro.

"Signorine finalmente, James è molto arrabbiato, si sta svolgendo una riunione ed è per questo che vedete tutte queste auto, vi aspetta, andate"

Senza fermarci più di un secondo fuori lo ringraziammo e ci fiondammo sulla maniglia della porta per aprirla e andare nella sala riunioni, arrivate l'aprimmo e vidi le ultime persone che avrei voluto vedere, voltai lo sguardo verso Amber che come me era senza parole, poi si posò su mio fratello che ci guardò trucidandoci con gli occhi e senza neanche accorgermi fissai la persona che era stato il mio ultimo pensiero la sera prima, Logan Anderson, senza spostare di un millimetro gli occhi dai suoi mi rivolsi verso mio fratello.

"Cosa ci fanno loro qui, James?";

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