Dal finestrino vidi scorrere la città al di fuori dell'auto, ormai ci trovavamo fuori Malibu e non mi aveva ancora detto la destinazione, dove mi stava portando esattamente. Il suo sorriso mentre guardava la strada e mi accarezzava la coscia era qualcosa di unico, costretto a sentire le mie lamentele solo perchè volevo sapere dove stessimo andando, come sempre, proprio come una bambina, perchè era così che mi sentivo con lui, una piccola bambina dolce e indifesa, ma soprattutto una piccola bambina innamorata.
"Non te lo dirò" ghignò "siamo quasi arrivati, lo vedrai presto" continuò stringendomi la coscia
"Sarebbe meglio per te" risi
"Promettimi che non scappi" non si voltò nemmeno per un attimo quando la sua bocca cacciò quella frase
"Perchè dici questo?"
"Perchè potremmo incontrare delle persone" strinse il volante
"Che tipo di persone?"
"Non ha importanza adesso" si voltò finalmente verso di me "tu promettimelo e basta, al resto ci penso io" continuò fermando l'auto e mi guardò intensamente per sapere la mia risposta, aveva paura di quello che potevo dire, ma anche di quello che potevo sentire se mai avremmo incontrato quelle ipotetiche persone di cui parlava
"Te lo prometto" dissi, ma avevo paura, paura di non essere stata abbastanza sincera con lui quando pronunciai quelle parole
Uscimmo dall'auto e la sua mano cercò la mia che la strinse subito dopo. Iniziammo a camminare verso una destinazione ignota per me, ma mi sentivo al sicuro con lui e sarei anche andata ovunque volesse nonostante la caviglia mi facesse ancora un po' male.
"Se hai troppo male dimmelo che ci fermiamo, ok?" sicuramente notò la mia espressione quando per sbaglio misi troppo peso su quella parte di gamba
"Si tranquillo, ce la faccio" gli sorrisi e continuammo a camminare
Si fermò dinanzi a un grandissimo palazzo un po' rovinato rispetto a quelli che ero abituata a vedere di solito, non capivo dove fossimo e perché si fosse fermato proprio davanti quel palazzo. Non capivo quali fossero le sue intenzioni e ancora non captavo quelle sue parole dette quando eravamo in auto.
"Me l'hai promesso" disse e con la mia mano intrecciata alla sua aprí il grande portone rovinato facendo riferimento alla risposta data da me poco prima
"Perché sei così preoccupato?" domandai vedendo la sua agitazione crescere
"Perché forse ti perderò da qui a poco, ma ci tenevo a farti conoscere una persona" sospirò
"Logan se non ne sei sicuro" mi fermai prima di terminare la frase quando vidi lui scuotere il capo capendo ciò che volevo dirgli
"No, ne sono sicuro"
"Va bene, ti seguo" gli sorrisi
"Mad, ti amo" si fermò di colpo davanti a un'enorme corridoio che portava ai diversi appartamenti
"Ti amo" tirai la testa all'indietro quando mi prese dalla nuca e mi lasciò un bacio sulla fronte pieno d'amore, passando subito dopo alle labbra
Ci fermammo dinanzi a una porta da cui proveniva della musica davvero alta, Logan dovette suonare un paio di volte incessantemente per riuscire a farsi sentire da colui che si nascondeva all'interno. Attimi dopo quella porta si aprì e la persona che la venne ad aprire fu un signore anziano, tutto l'opposto di quello che mi aspettavo data la musica.
Indossava una camicia hawaiana sbottonata, aveva una birra in mano e una sigaretta tra le labbra. Era un signore dai capelli bianchi scompigliati, uno di quei signori che non teneva al suo aspetto esteriore, ma che trasmetteva davvero molta vivacità.
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Tienimi con te
RomanceLei, Madeline Cooper Lui, Logan Anderson Due gang opposte, nemiche dalla nascita, che si incontrano per affari. Due famiglie diverse, due stili di vita diversi, due modi di pensare diversi eppure con un cuore unico e con la stessa voglia di viversi...