Capitolo 40

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Suonai alla sua porta e mi venne ad aprire bella come sempre, ma non sorpresa. Sicuramente Trevor le avrà parlato, se l'aspettava, meglio così perché conoscendola ci sarebbe rimasta davvero.

"Ciao" mi salutò flebilmente

"Posso entrare?" chiesi e si spostò per farmi passare

"Cosa ci fai qui? non ti aspettavo" disse andando a prendersi un bicchiere d'acqua per poi sedersi sul divano seguita da me

"Non sai dire bugie e ti conosco troppo bene per crederci, Trevor te l'ha detto che sarei passato, vero?" chiesi e annuí "dov'è?" continuai facendo riferimento al piccolo

"Chi?"

"Hai capito chi"

"Nella sua culla, sta dormendo" sospirò

"Come si chiama?"

"Kilian" rispose sussurrando

"Kilian" ripetei "ottima scelta, posso sapere il cognome che gli hai dato?" continuai

"Anderson, tua madre e tuo padre hanno detto che potevo metterglielo senza ombra di dubbio"

"Hai fatto bene, calza a pennello" dissi e alzò la testa che abbassò pochi secondi prima, forse per paura di una mia reazione brusca

"Mi dispiace" dopo attimi di silenzio fu l'unica cosa che disse

"Di cosa?" non capii

"Di averti tenuto nascosto una cosa tanto grande"

"Non è stata colpa tua, ma mia"

"No invece, sono stata egoista quella sera, avrei dovuto insistere, ma per paura di un tuo rifiuto non l'ho fatto, avevo paura di stare male, nonostante tutte le promesse che ci siamo fatti, nonostante tutto" si alzò di scatto dal divano e si appoggiò al muro e l'unica cosa che mi venne in mente in quell'attimo fu sbatterla proprio lì

Avevo sentito dire da molte persone che la gravidanza fa bene e da altre che rovina, ma in questo caso vedo solo bellezza, la vedo più matura, ancora più bella di come l'avevo lasciata, non ci sono parole per descrivere tutto ciò, è sempre stata stupenda e sempre lo sarà, anche fra trent'anni.

"Io non ti avrei mai rifiutata, mai" tornai in me e dissi solo la verità, come avrei potuto farlo se ogni volta che la vedo il mio cuore scoppia "sono io quello che ha sbagliato, mi ero messo in testa solo una cosa e avevo un solo obbiettivo, mantenere quella cazzo di promessa e se ti avessi risposto avrei preso il primo aereo e ti avrei trovata, sarei corso da te subito, ancor prima che iniziassi a parlare, per questo non l'ho fatto, non ero ancora in me, non ero ancora come ti avevo promesso di diventare" continuai scattando in piedi per raggiungerla

"E ce l'hai fatta?" chiese flebilmente senza guardarmi negli occhi

"A mantenere la promessa?" la guardai dall'alto, data la sua altezza

"Si"

"Trevor doveva prendere l'aereo per venire qui da Amber, come sempre, e io non ho mai avuto le forze e il coraggio, che non mi è mai mancato, per venire qui, da te, non mi sentivo ancora pronto, non mi sentivo di aver portato a termine quello che ti avevo promesso" le alzai lo sguardo "gli chiedevo solo di farti qualche foto, un video, solo per rivederti e risentire la tua voce" continuai e mi bloccai non sapendo se continuare

"E poi?" mi spronò a finire il discorso

"Ma questa volta non ce l'ho fatta, sono corso da te" la guardai fisso negli occhi

"Sei un pazzo" sorrise

"Non mi sento di averla mantenuta del tutto, ma se sono qui e perché un po' ce l'ho fatta, non del tutto ma ce l'ho fatta e sono pronto a ricominciare tutto con te e Kilian" finii e vidi i suoi occhi lucidi

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