Non avevo mangiato .
Il cibo della mensa faceva schifo , erano tutti scarti ed io lo lasciavo sempre tutto , invece Ray divorava tutto quanto visto che lui come me a casa non trovava nessuno a prepararle un pasto caldo , i suoi nonni erano troppo anziani per occuparsi di lui.
Lo avevano sempre fatto ma anche lui ora era solo , i suoi genitori lo avevano lasciato all'età di cinque anni la notte di Natale in un incidente stradale , risi appena nel vederlo avvinghiare quella minestra , e sporcarsi le labbra .
Eravamo in un tavolo lontani da tutti .
Come se nel nostro mondo nessuno volesse entrarci .
<< Come fa a piacerti questo schifo? >> gli chiesi facendo una smorfia con le labbra , lui mi guardò sistemandosi meglio gli occhiali sopra il naso .
<< Sei tu che non apprezzi le cose buone come il cibo a me piace e tu dovresti mangiare stai scomparendo Shana . >> Disse con la bocca ancora piena addentando una mela gialla .
Io scuotendo il capo allontanai il vassoio da me , e rimasi a guardarlo sotto quei occhiali neri .
<< Non è vero .. solo che il cibo di questo posto mi fa schifo . >> Ammisi stringendomi nelle mie spalle piccole .
<< Shana .. togliti gli occhiali. >> Mi disse .
Con quell'espressione seria , sapevo riconoscere quando scherzava e quando diveniva serio.
<< Ray per favore .. >> Mormorai sospirando appena .
<< Toglili.>> Al suo tono di voce lo notai infastidito .
Così sospirando li tolsi lentamente poggiandoli sulle mie gambe esili, cercando di non alzare gli occhi verso nessuno se non su di lui.
<< Oh cristo .. Shana lo ha fatto ancora ? Guarda come ti ha ridotto. >> Mormorò dispiaciuto lo vidi nei suoi occhi come se il mio dolore fosse anche il suo.
Quei lividi piu quanto cercassi di nasconderli più erano evidenti .
<< E stata colpa mia .. dovevo solo farmi gli affari miei . >> cercai di giustificarlo.
John.
L'uomo che era entrato nella nostra casa un'anno fa .
Un'uomo più grande di mia madre di dieci anni , che passava tutto il tempo in casa ad aspettare che mia madre le portasse a casa la sua dose .
<< Non è vero .. finirà per ammazzarti così . Dovresti andare in infermeria. >> Mi disse con tono pacato e basso .
Io scuotendo il capo rimasi in silenzio e indossando gli occhiali neri, e afferrando la mia borsa .
<< Ora devo andare ho lezione di biologia ci vediamo dopo. >> Dissi con voce bassa .
Non tutti i nostri corsi combaciavano, gli diedi una pacca sulla spalla sentendo solo un suo " Va bene . "
Mi allontanai dalla mensa con passo veloce raggiungendo il bagno , quel bagno maledetto che mi portava alla mente così tanti ricordi , grazie ad Ashley e alle sue amiche .
Entrando mi guardai allo specchio , mi mancava l'aria , tolsi gli occhiali e odiavo quello che vedevo.
Una ragazza insignificante che non aveva niente nella vita , ne il suo primo bacio, ne il suo primo amore , ne un abbraccio, neanche un sorriso , non avevo niente .
Nessuno .
Gli occhi si riempirono di lacrime che cercai di tapparmi la bocca con le labbra non volevo che mi sentisse qualcuno, ma per fortuna ero da sola , almeno così credevo.
Così tirai fuori dalla borsa del cotone e dell'acqua ossigenata per potermi tamponare i due tagli e il livido strinsi i denti per il dolore mugolando appena sotto voce quando sobbalzai nel sentendo degli ansimi di piacere provenire dal bagno che erano giunti al termine , una porta si aprì .
Ad uscire fu una ragazza mora , dal fisico slanciato , jeans stretti e camicetta che si sistemava ignorando la mia presenza uscì indiscreta il abbassai il capo per non mostrare gli orrori sul mio volto .
Ma ad uscire non fu solo lei , ma un'altra figura che mi venne un nodo alla gola nel vederlo.
Era lui, Bieber.
Sistemava il suo chiodo sopra quella maglia bianca sopra quei jeans strappati , uscendo si sistemava i suoi capelli biondi cenere leggermente scombinati , dalla strana forma.
Il suo corpo era ben scolpito.
Afferrai la mia borsa sperando che lui non si accorgesse di me , volevo solo uscire da lì , non avrei mai voluto vedere ciò che avevo visto Bieber non era fedele alla sua Ashley?
Ma qualcosa mi fece scontrare , su qualcuno ed era lui.
<< Cosa ci facevi qui dentro Anderson? >> mi chiese con arroganza , alzando il capo lentamente verso di lui lo guardai ignorando il fatto di non indossare i miei occhiali.
<< Adesso il bagno e anche tuo? Non credo . È un bagno comune . >> Ammisi , mi azzardai a rispondergli io che non gli avevo mai rivolto parola anzi era lui che con una come me non ci aveva mai provato a farlo.
Notai i suoi occhi color caramello grandi sul mio viso , come se fosse rimasto folgorato da qualcosa era un'espressione stupita quella che aveva ?
<< Mi lasci passare ? >> Ammisi , cercando di scostarlo . Ma lui fece dei passi verso di me .
<< Guai a te se direi una parola a qualcuno di quello che hai visto o te la farò pagare a te e a quel coglione del tuo amico.>> Mi disse con il suo tono di voce roca e i suoi modi di fare così arroganti .
Mi allontanai da lui facendo dei passi all'indietro .
<< Non m'interessa di quello che fai quindi stai tranquillo. >> Dissi cercando di ignorare quel nodo alla pancia che mi avvolse con i suoi occhi addosso .
Nessun ragazzo mi aveva mai guardata prima a parte Ray.
Ma fummo interrotti da Ashley che entrando , con le sue amiche rimase perplessa .
<< Amore cosa ci fai qui con questa cessa ? >> Chiese avvinghiandosi a Bieber che sorride beffardo .
<< Nulla volevo darle una lezione ma ora che sei arrivata tu .. te la lascio. >> Mormorò lasciando un bacio sulle labbra della ragazza bionda .
Voltando le spalle uscì .
Era ciò che non volevo rimanere con quelle .
Indietreggiai appena .
<< Allora devo insegnarti che i ragazzi delle altre non si toccano? >>
Quella bionda sembrava ignorare i lividi sul mio volto , io scuotendo il capo cercai di metter le mani avanti .
Sentii qualcuno afferrarmi per i capelli , e tirarmi verso l'interno di uno dei bagni.
<< Adesso te lo farò capire meglio. >> Mormorò con arroganza , Ashley afferrandomi per i capelli e portandomi la testa dentro il gabinetto sentendo l'acqua fredda bruciare nel mio viso dove i lividi pulsavano.
<< Per favore Ashley basta ! >> Cercavo di supplicarla ma non smetteva di farlo.
Era troppo presa a scagliarsi contro di me come ogni giorno , da tre anni a questa parte .
Per me non c'era nessuna salvezza .
Nessuna via di scampo.
Ero stata di nuovo derisa ed umiliata .
Ancora una volta .Justin's Pov.
La scuola mi annoiava , tranne i bagni della scuola .
Le lezioni le seguivo a malapena ma la mia media era ottima forse era grazie al fatto di esser il figliastro di uno dei più potenti imprenditori di tutta Los Angeles , un'altra sigaretta era terminata , seduto sulle panche di quel cortile , la campanella segnava la fine di un'altra giornata di merda .
Odiavo studiare .
Odiavo quel posto nonostante fosse il mio regno.
L'unica cosa che mi aveva salvato era quella bella scopata con Janette Davis , del terzo anno, era da un po' che provavo attrazione per lei e per il suo bel culo, tutte erano finite nel bagno con me , ma Ashley questo non lo sapeva ma pur di rimanere al mio fianco avrebbe accettato qualsiasi cosa .
Ma non stavo pensando alla scopata ma a Shana Anderson , i suoi occhi color ghiaccio , e quei lividi , chi l'aveva ridotta così ?
Cosa nascondeva quella ragazza ?
Pensieri inutili mi invasero il cervello che cercai di mandar via .
<< Fanculo. >> imprecai sottovoce , passandomi una mano tra i capelli scombinandoli ancora di più .
Quando notai qualcuno darmi una pacca sulla spalla .
<< Allora Jus , vieni con noi al Molly's? Ci prendiamo qualcosa da bere . >> Ryan disse buttando il borsone per terra .
Lo guardai scuotendo il capo.
<< No non posso devo andare a casa ho delle cose da fare vi raggiungo direttamente alla festa . >> Affermai guardando colui che definivo il mio migliore amico .
Ma forse nessuno di chi mi circondava lo era .
<< D'accordo amico , mi raccomando puntuale . >> Disse allontanandosi verso il suo pick up insieme a Percy li salutai con un cenno della mano , e mi ritrovai da solo per poco istanti fino a quando non notai Ashley con i libri al seno raggiungermi felice uscendo per ultima .
<< Andiamo amore ? >> Mi chiese accogliendomi con un bacio pieno di foga .
Risi dandole una pacca sul sedere e afferrandola per mano.
<< Ti sei divertita con la Anderson? >> chiesi aprendo l'auto con il telecomando.
<< Non sai quanto che vita triste che ha quello schifo . >> La guardai dopo le sue parole e mi resi conto che io e lei eravamo fatti della stessa pasta , era me al femminile .
Così sorridendo salii nell'auto e mettendo la prima sfrecciai lungo il viale lontano dalla scuola .
Solo che non capivo perché il viso di Shana mi tornava inmente , e nel mentre pensavo ai suoi lividi qualcosa mi avvolse così tanto da farmi stringere il manubrio con la mano destra.
STAI LEGGENDO
A N Y O N E
FanfictionShana Anderson , ha 17 anni vive in una piccola periferia malfamata di Los Angeles , con una madre assente , ed una sorella più piccola Elizabeth, ed un migliore amico Ray , convive con i suoi segreti , i suoi dolori , e la lotta per sopravvivere...