Capitolo 6.

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Quella mattina accompagnai presto Beth all'asilo

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Quella mattina accompagnai presto Beth all'asilo.

Dopo quella notte non avevo chiuso occhio, l'incontro con Bieber mi aveva lasciato perplessa così tanto che feci fatica ad accettare che uno come lui mi avesse accompagnata a casa , mi aveva salvata ed era l'ultima persona che immaginavo potesse farlo .
Cercavo di cacciare via quei pensieri era quasi un peccato mortale pensare a Bieber , così mi distrassi sistemando i libri nel mio armadietto , e portandomi una ciocca dietro i capelli sospirando appena mi sistemai meglio quella sciarpa che tenevo intorno al collo per coprire quel segno che sarebbe scomparso tra qualche settimana come il resto dei lividi con cui ormai avevo imparato a convivere.
<< Shana ieri non mi hai più detto a che ora sei arrivata a casa, mi sono preoccupato!>> la voce di Ray mi fece sorridere mi chiuse l'armadietto facendo l'arrabbiato ma era impossibile da farlo per lui , così risi appena non so perché ma quella mattina mi sentivo di buon umore .
<< Hai ragione scusami , me ne sono dimenticata ero troppo stanca, e grazie per stanotte. >> Strinsi il libro al seno camminando al suo fianco , lui roteando gli occhi sorride e mi diede una pacca sulla spalla .
<< Sono o non sono il tuo migliore amico? Puoi sempre contare su di me , ma tu devi porre fine a tutto questo ..>> ci soffermammo per pochi istanti nel corridoio affollato, guardai i suoi occhi dispiaciuti , lo era davvero .
Sospirando rimasi in silenzio forse perché non avevo parole , ma improvvisamente quella spallata mi fece barcollare ma Ray mi afferrò appena per impedirmi di cadere a terra.
<< Sfigata stai attenta dove metti i piedi , non siamo abituate a calpestare la merda !>>
Ashley rise e insieme a loro tutto il resto del suo gruppo , quei occhi addosso che facevano male come spine.
Non badai alle sue parole forse perché ormai c'ero abituata , mi chinai appena per afferrare i fogli della mia ricerca di anatomia , a cui avevo lavorato molto . Ma un colpo fitto arrivò sotto il mento .
<< Vediamo cosa c'è qua ..>> Ashley prese con violenza i fogli , scritti a mano , mentre Ray provando a prender le mie difese venne trattenuto dal resto del gruppo della biondina.
<< Ashley per favore , smettila. Sei solo una povera stronza che dovrebbe prendersela con se stessa e non con gli altri per sentirsi più forte.>>
Sputai quelle parole senza pensare alle conseguenze di quel gesto , perché la fidanzata di Bieber strappò i fogli davanti ai miei occhi , provocando in me una rabbia colma da anni dentro al mio cuore .
<< Stai attenta sfigata perché ancora non hai visto niente , guardati fossi in te mi farei schifo da sola .>> Ashley , mi afferrò per i capelli con forza impedendomi di muovermi , e mi costrinse a inginocchiarmi a terra , per poi scagliarmi un calcio all'altezza della pancia , sotto gli occhi silenziosi del resto della scuola.
L'unica cosa che sentii furono le mie lacrime rifare il mio viso ricoperto da quei lividi di cui mi vergognavo .
Ricevetti per ultimo delle risate ed uno sputo da parte sua.
Alzando appena gli occhi , iniziai a singhiozzare in silenzio e sollevandomi in piedi tenendo la mano contro il mio ventre dolente , la guardai allontanarsi lungo il corridoio .
<< Ashley .. perché a me ? Perché a me ?>> urlai appena tra le lacrime senza vergognarmi , voltai le spalle per dirigermi verso i bagni , questa era stata l'umiliazione più grande che potesse farmi .
Mi sentivo così insignificante.
Avrei voluto solo sprofondare.

Justin's Pov.

Ero in ritardo per colpa della sveglia e di esser andato a letto troppo tardi per colpa di Ashley che quella notte mi aveva fatto stancare parecchio .
Seguito da Ryan e Percy , entrai velocemente indossavo degli occhiali da sole neri perché il mio viso era stravolto , ma la mia mente era un vero casino , e non riuscivo a sistemare quei pensieri che mi stavano torturando .
Continuavo a pensare a lei , all'incontro in ospedale , ai suoi occhi , al suo profumo mi sembrava di sentirlo ancora .
Mi fermai di scatto non appena sentii quelle urla e vidi la sua figura di spalle che spariva tra le risa dei corridoi , era lei , era Shana .
<< Amore sei in ritardo .. >> Ashley si avvinghiò a me , lasciando quei baci sulle labbra che io ricambiai a malapena .
Riuscii a ricordare solo quella frase sfuggente " Perché a me ? "
<< Che cosa hai fatto Ashley ? >>
Le chiesi togliendo gli occhiali , e guardandola.
Scrollò le sue piccole spalle .
<< Mi sono solo divertita un po' amore.>> disse compiaciuta .
Fu in quel momento che le lasciai un bacio sulle labbra e lasciarla lì , dovevo farlo , era più forte di me.
<< Ho lezione di matematica piccola ci vediamo dopo .>> mi allontanai da lei e dal resto del gruppo e senza dare troppo nell'occhio aspettando il suono della campanella , mi diressi nei bagni , sentendo quel singhiozzare così forte che era struggente.
Rimasi inerme e perplesso per pochi secondi io non dovevo essere neanche li .
<< Anderson stai bene ? >>
Chiesi sperando in una sta risposta.
<< Cosa ti interessa? Sparisci. >> mormorò , cercando di nascondere le lacrime .
<< Mi .. dispiace.>> dissi con tono fermo e rauco, sperando che lei aprisse quella porta dove io avanzai di qualche passo , ma non fu così , la sentivo singhiozzare sempre di più , ed io mi sentivo una merda, ma non capivo il motivo del perché mi sentissi così .
<< Va via .. Bieber voglio rimanere da sola .>> mi supplicò quasi a bassa voce , era rassegnata , addolorata , e forse anche stanca .
Non proferii parola , abbassando il capo lentamente, andai a sfiorare la base della porta con la mia mano ricoperta di tatuaggi , come se volessi avere un contatto con quella ragazza dagli occhi azzurri che avevo deriso per anni, e ora ? Ora mi sembrava di volerla conoscere . Qualcosa stava cambiando ed io me ne stavo facendo una colpa .
Osservai la porta ancora una volta , per poi indietreggiare e ascoltarla lasciandola da sola , non volevo insistere .
Uscendo dai bagni , percorsi i corridoi per raggiungere il cortile dove ci sarebbero stati gli altri ad aspettarmi , ma sentivo il peso addosso di esser la causa di uno dei tanti dolori di Shana Anderson .

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