Capitolo 28.

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Ero fermo lì

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Ero fermo lì

Davanti alla scuola , e quel posto mi ricordava così tanto lei.. noi , ed era lì dove tutto ebbe inizio , sospirando strinsi le mani contro il manubrio , con la speranza di poterla vedere anche da lontano , ma non fu così tra la folla all'ingresso de cortile che non riuscivo a vedere il suo viso che era impresso nella mia mente , ma scrutando notai Ray che da solo si apprestava ad imboccare la stradina verso casa sua , misi in moto cercando di incrociarlo , abbassando il finestrino dubbioso lo richiamai .

<< Ray, ciao .>> mormorai , indossando quei occhiali da sole neri , lo vidi sollevare il capo dai suoi stupidi libri , e mi riconobbe ricambiando con un sorriso .

<< Ehi Justin , e da un po' che non ti si vedeva da queste parti .>> lo strano ragazzo dagli occhiali tondi sopra il naso rimase fermo sul marciapiede .

<< Si .. beh , in effetti ho avuto molto da fare . Comunque dov'è lei? >> chiesi schiarendo appena la voce che divenne bassa.
Ray sorrise appena , come se gli facesse piacere .

<< Shana non si è ancora ripresa del tutto e tornare a scuola glielo hanno sconsigliato. Sta a casa mia . Se vuoi ti ci porto .. le farebbe piacere .. vederti. >> pronunciò quelle ultime parole schiarendosi la voce , io gli sorrisi.
Sorridevo al mio nemico a colui a cui avevo rovinato la vita , ma ora lo vedevo in modo diverso .
Io annui con il capo quasi commosso.

<< Vieni sali , non ho propria voglia di farla a piedi . >> mormorai, sbuffando appena lui scuotendo il capo fece il giro per salire accanto a me aprendo la portiera e richiudendola poco dopo.

<< Com'è strana la vita Bieber ci odiavamo così tanto e poi.. eccoci qua . >> Rispose lui durante il tragitto che lui stesso mi indicava ma io cercai di rimanere sulle mie il più possibile .

<< Si siamo qui solo grazie al fatto che io.. sia innamorato della tua migliore amica . >> Guidando con estrema velocità , notai Ray che guardava fuori dal finestrino sorridendo così dal nulla .

<< E chi non amerebbe Shana ? Se io non fossi stato dell'altra sponda e ne vado fiero .. avrei fatto di tutto per renderla felice . >> Ammise con estrema innocenza le sue parole mi fecero voltare verso di lui per buttargli un'occhiataccia che lo fece ridere , l'idea che lei possa essere di qualcun'altro mi faceva andare fuori di testa .
Ma volevo non pensarci .

<< Ehi ehi .. Bieber stavo scherzando! Hai il mio permesso ! >> quella frase fece ridacchiare sottovoce anche me , ritornando a guardare la strada dinanzi ai miei occhi .
Però da quelle parole intuivo che le voleva molto bene, e la cosa non poteva che farmi piacere .

<< Fermati siamo arrivati. >> Esclamò ritornandoci in un piccolo isolato , con delle case attaccate tra loro tipicamente degli Stati Uniti , e spegnendo l'auto feci un respiro profondo mentre Ray scendeva dall'auto parcheggiata ai cigli del marciapiede .

<< Allora scendi oppure no? >> mi chiese con le braccia allargate tenendo la sua borsa in cuoio della scuola sopra le piccole spalle , scesi subito dopo chiudendo la portiera alle mie spalle sentivo davvero il cuore battermi all'impazzata.
L'idea di rivederla dopo due settimane mi faceva uno strano effetto , lo stesso che provai quando la vidi la prima volta alla Yale .

Avanzando dietro di lui io e Ray ci ritrovammo nel piccolo giardino del retro della sua dimora , era tutto così normale , così semplice , dall'arredo, era come avevo sempre desiderato io invece di esser un principe cresciuto in una gabbia di castello per così dire .

<< Ehi Shana sono a casa ! >> Urlò appena Ray , oltrepassando la porta in vetro che collegava l'interno con l'esterno io rimasi dietro di lui un po' titubante sembrano un quindicenne al suo primo appuntamento .

<< Ray non pensavo rientrassi così presto .. >>

Risentire la sua voce mi fece socchiudere gli occhi , improvvisamente un tuffo al cuore non appena Ray scostandosi mi diede scampo.

<< Justin..>> il mio nome pronunciato da lei aveva un sapore diverso , riaprendo gli occhi la vidi lì seduta su quella panchina in legno che leggeva uno dei suoi libri con addosso i miei vestiti , la sua lunga chioma scura lasciata sciolta , aveva ancora le fasciature ai polsi , ma non volevo pensare a quel momento ma a quello.

<< Ehi .. Anderson . >> mormorai , avanzando di qualche passo , la mia voce tremava , i miei occhi erano lucidi .
La vidi alzarsi e avvicinarsi a me , sorrideva , i suoi occhi cristallini, di cui non avevo mai dimenticato il colore erano completamenti stracolmi di lacrime , sorrise , un sorriso rumoroso , impetuoso come fu quel bacio che ci travolse una volta che eravamo vicini.. troppo vicini .

Le sue braccia esili intorno al mio collo, le sue mani delicate tra i miei capelli , la sua lingua contro la mia , le mie braccia che la stringevano piano per paura di non farle male ma la stringevano come se impaurite ora non lo erano più perché avevano riabbracciato casa .
La sollevai appena dall'erba fresca senza smetter di baciarla fino all'ultimo respiro.

Eravamo di nuovo io e lei .
Shana eJustin.
Bieber e Anderson.
Diventati ormai una cosa sola .

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