Capitolo 7.

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<< Shana sono io

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<< Shana sono io.. aprimi.>>

La voce di Ray mi distrasse da quel silenzio assordante che mi aveva completamente travolto, non so per quanto tempo ero rimasta chiusa lì dentro tra le mie lacrime , i miei singhiozzi e la voce di Bieber che mi chiedeva " Stai bene Anderson? " che cosa voleva da me quel ragazzo ? Dopo che mi aveva rovinato la vita adesso voleva che io cadessi ai suoi piedi ?
Non sarebbe mai successo .
Cercai di asciugare le lacrime , avevo un'aspetto pessimo in quel momento , sentivo il mio viso gonfio , e non avevo più lacrime , non me ne erano più rimaste .
Non ne avevo più voglia .
Così decisi di aprire la porta al mio migliore amico , lui in effetti non mi aveva mai lasciata sola .
Ci era sempre stato.
Rimasi seduta sul pavimento freddo , con le ginocchia al petto sentendo le ultime lacrime rigare le mie guance .
Ray era rimasto lì in piedi scostando di poco la porta , e lentamente avanzava verso di me chinandosi sulle ginocchia .
<< Shana .. avanti andiamo e da tutto il giorno che sei chiusa qui dentro . Ti accompagno a casa . O se non vuoi andare .. ci facciamo una passeggiata ma ti prego andiamocene . >> Mormorò con la voce bassa premendo le sue mani sulle mie ginocchia , mi fece un fievole sorriso , che io ricambiai appena ma scoppiai di nuovo a piangere .
Non riuscivo a smettere .
<< Sono così stanca Ray.. >> Mormorai scuotendo il capo più volte sentendo le ciocche dei miei capelli cadermi lungo il mio viso .
<< Lo so .. ma ehi , tu hai qualcosa che quella oca non avrà mai . >> Mi spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio , e mi sorrise più ampiamente .
<< Su avanti andiamo.. >> Mi porse la sua mano , ed io gliela afferrai tirandomi in piedi .
Io e Ray uscimmo dai bagno della Yale High School ormai deserta , e sentivo il suo braccio cingere i miei fianchi per sorreggermi , vivevo di nuovo quel momento , di quella mattina di Ashley che non si era risparmiata di prendersela con me e umiliarmi davanti a tutti che erano rimasti in silenzio a guardare , e nella mia testa rombombava quella frase " Perché a me ? "
In effetti me lo chiedevo anche io,  " Perche a me ?"
Perché a me tutte quelle umiliazioni ?
Cosa le avevo fatto in tutti questi anni ?
Ashley non aveva nulla di cui invidiarmi e lei lo sapeva benissimo .
Perché non mi lasciava in pace ?
Ed io .. come , quando , e dove avevo la forza di sopportare tutto questo? Me lo chiedevo da un po'.
E poi c'era Bieber .. perché ? Cosa voleva da me ?
Doveva lasciarmi in pace .
Non ne parlavo con Ray perché so che non l'avrebbe presa bene che il suo bullo desse delle " attenzioni ." Alla sua migliore amica .
Ray mi aveva accompagnato a casa , ormai era sera , ed io lo strinsi in un piccolo abbraccio.
<< Mi raccomando per qualsiasi cosa chiamami. >> Disse sorridendo con il suo zaino sopra le spalle , io annui con il capo.
<< Lo farò , grazie . >> Mormorai salutandolo , lo vidi voltare le spalle e raggiungere il vicino in fondo che lo avrebbe portato a due isolati più in là dal mio quartiere , mentre io sospirando oltrepassai casa mia per raggiungere la casa vicina .
Dove andai a bussare più volte .
Ad aprirmi una signora anziana , ma non molto , elegante , rimasta vedova giovane senza figli .
Era la signora Molly che spesso si prendeva cura di Beth quando io ero impegnata con la scuola o con lo studio, e andava a prenderla due volte a settimana all'asilo.
<< Oh cara , la piccola ha mangiato , ha disegnato è stata serena . >> Ammise con gentilezza sorridendo prendendo il piccolo zainetto di Beth e porgendomelo.
Lo afferrai e sorrisi nel vedere mia sorella sorridente e serena che mi venne incontro aggrappandosi alle mie gambe esili.
<< Grazie signora Molly. >> Affermai , afferrando la mano di Beth , che con l'altra salutava la signora Molly.
<< Per qualsiasi cosa io sono qui. >> Disse prima di chiudere la porta , ed io e Beth ci incamminammo verso casa nostra o almeno così la definivamo perché di casa non aveva nulla.
<< Allora cos'hai mangiato dalla signora Molly? >> Le chiesi vedendola dondolare con la mano mentre camminava goffamente al mio fianco guardandosi intorno.
<< Hamburger abbiamo anche giocato.>> Disse con la sua vocina facendomi sorridere ampiamente e posando la mia mano sui suoi boccoli dorati , come se tutto il dolore che avevo in corpo e dentro alla sua presenza lo cancellava via .
<< Adesso andiamo a metter il pigiama , e ti racconto una favola va bene ?>> afferrai le chiavi della porta ed entrando , notai che non c'era nessuno a casa .
Per fortuna , quella puzza .
Quel disordine , era davvero insostenibile .
Chiudendo la porta dietro le mie spalle , io e Beth salimmo di sopra chiudendoci nella mia camera a chiave era l'unico pezzo della casa dove ci sentivamo al sicuro .
Le ore passavano ed io e Beth ci eravamo divertire a fare il bagno insieme , un bel bagno caldo , le misi il pigiama caldo e le pettinai i capelli mentre lei giocava con il suo peluche , sopra il mio letto .
Quando ero con lei mi sembrava di vivere in un mondo migliore , come se ci fosse una speranza per noi di una vita migliore .
Ma un tonfo accolse la mia attenzione .
Sentendo dei rumori provenire da sotto , delle voci .
<< Piccola aspettami qui va bene , arrivo subito . >> mormorai accarezzandole i capelli sciolti , e lei annuendo rimase seduta sul letto .
Ero ancora vestita , avevo tolto solo la felpa sopra .
Scendendo lentamente le scale , notai mia madre e John che iniziarono a discutere animatamente , e rimasi nascosta dietro lo stipite della porta .
<< Forse non ti è chiaro tu devi stare zitta quando si tratta di quelle bastarde delle tue figlie decido io per loro adesso. >> urlava contro la figura esile di mia madre dai suoi capelli castani , il suo aspetto era trascurato .
I suoi vestiti erano sudici.
<< Non puoi farlo .. loro sono le mie figlie , non le tue ! >> mormorò , io ero stupita .
Di come lei ci stesse difendendo dopo che lei ci aveva messo da parte , per così tanto tempo.
Non aveva mai passato del tempo con noi.
Non aveva mai cercato di ascoltarci.
Noi non conoscevamo nostra madre .
Ma con me lei era diversa un tempo ma da quando aveva iniziato a conoscere la brutta gente tutto era cambiato .
<< Sei solo una puttana! Che futuro puoi amo darle ? >> John urlando ubriaco lanciò la bottiglia vuota di vodka contro il muro cercando di colpire mia madre che iniziò a piangere .
<< Non ti lascerò che tu me li porti via in mano ad un'altra famiglia .. >> urlava mia madre .
Con il respiro affannato e gli occhi stracolmi di lacrime salivo velocemente le scale , entrando nella mia camera , indossai la mia felpa .
Misi una coperta intorno alle piccole spalle di Beth che teneva stretto tra le sue mani il peluche .
<< Piccola ora andiamo dalla signora Molly.. io tornerò presto va bene ?>> mormorai cercando di non farla spaventare .
Così scendendo le scale, notato che loro stavano ancora discutendo animatamente , colsi l'occasione per uscire dalla porta del retro , tenendo lo zainetto di Beth tra le mani con qualche suo cambio.
A passo veloce raggiunsi la casa illuminata della signora Molly.
Iniziando a bussare animatamente .
<< Cara che successo ? >> chiese la signora stranita per l'orario.
<< Può tenere Beth? Io devo .. uscire . >> dissi con un nodo alla gola .
La signora Molly la prese tra le braccia.
<< Certo non ti preoccupare vai . >>
Lasciai un bacio sulla fronte a Beth e ringraziando la signora Molly ritornai in casa.
Ma durante il piccolo tragitto notai una Range Rover grigia parcheggiata , assottigliando le sopracciglia notai quella figura poggiata su di essa , che fumava una sigaretta .
Era Bieber .
Vestito elegante con camicia , giacca e pantalone nero .
L'orologio al polso.
I capelli leggermente disordinato.
Era bellissimo.
Lo avevo sempre pensato.
<< Bieber cosa ci fai qui ?>> chiesi stranita soffermandomi per pochi secondi .
Lui si avvicinò a me gettando la sigaretta per terra portandosi le mani tatuate all'interno delle tasche del suo pantalone .
<< Volevo solo sapere come stavi .. >> Tossiva per schiarire appena la sua voce roca sembrava in imbarazzo perché non mi guardava neanche negli occhi.
<< Devi smetterla di impicciarti , dopo tanti anni mi chiedi come sto? >> Mormorai infastidita con l'ansia addosso che John non mi vedesse insieme a lui , voltandomi più volte verso casa mia .
<< Hai ragione .. Ashley sta esagerando ed io glielo dirò . E sono venuto .. per assicurarmi che tu non abbia parlato con nessuno di quella notte . >> Sembrava confuso nel parlare , come se non sapesse come giustificarsi del fatto che si trovasse li.
<< Senti Justin .. non ho tempo di parlare di questo ora . Fatti gli affari tuoi.. e stai tranquillo che non ho detto niente a nessuno. La tua reputazione non verrà rovinata . >> Con tono duro risposi.
Ma una porta dietro di noi si aprì .
<< Entra in casa .>> La voce di John mi fece venire i brividi .
Socchiusi gli occhi portando giù quel nodo alla gola .
Justin posò i suoi occhi color caramello su di me e poi sull'uomo rimasto alla porta con la sigaretta tra le mani.
<< E lui che ti concia così ? >> Mi chiese , con espressione del tutto seria .
Io lo guardai scuotendo il capo.
<< Per favore .. va via Justin, e la mia vita non sono affari tuoi. >> Mormorai duramente anche se avrei voluto dargli una risposta diversa come se volessi chiedergli aiuto ma non doveva vedermi debole non di nuovo , non così.
Voltandole le spalle lo lasciai dietro di me mentre entravo in casa con John che si chiuse la porta dietro le spalle .

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