Attractive. // Draco Malfoy

-CHAPTER 17-

DRACO'S POV.

Va verso il bagno senza dire una parola. Forse l'ho delusa? Non era mia intenzione uccidere, più o meno, volevo solamente ferire gravemente.
I sensi di colpa mi travolgono mentre comincio a sentirmi un coglione. Perché l'ho fatto?

Perché ti piace.

Non mi piace.

Si invece. Incredibile come tu non riesca ancora a capire i tuoi sentimenti.

Stronzate.

Puoi avere tutte le ragazze che vuoi, ma lei no. Particolare, non credi?

Molto. Forse è questo che mi ha colpito tanto.

Hai appena detto che non ti piace.

Probabilmente mentivo. Non devi credere a tutte le stupidaggini che dico.

Rientra con del cotone bagnato, mentre si avvicina sicura.

I suoi occhi ancora una volta non lasciano passare alcuna emozione. È forte in questo, fondamentalmente.

Mi sento male, e non per le ferite, quelle scompaiono dopo un po'. Spero lei non faccia lo stesso.

<<Non avresti dovuto farlo>> Mi rimprovera passando il pezzo di cotone sui miei graffi.

Si sta prendendo cura di me. Di me e non di lui.

Un'ondata di sollievo mi accoglie. Ok, forse è un po' delusa, ma almeno non mi sta lasciando morire in questo malo modo.

<<Se lo meritava, in fondo lo sai anche tu>> Mormoro passandole l'altra mano in modo che possa guarirmi.

Adorabile.

Fottutamente adorabile.

Alza gli occhi al cielo sbuffando e nel mentre mi passa il cotone sul viso sfigurato.

È accucciata sul pavimento, e involontariamente un particolare di lei attira la mia attenzione. Dannata camicetta aderente. Anche se, non posso togliere nulla al resto.

<<Mi rimarranno le cicatrici? Cioè, morirò con queste cose addosso?>> Domando preoccupato che quella testa di cazzo abbia rovinato il mio bel aspetto.

<<Draco, sono dei ridicoli graffi>> Afferma con non curanza.

Aspetta-

Mi ha chiamato "Draco". Mi ha chiamato per nome, davvero?

Ok, ok; manteniamo la calma.

Oh cazzo.

<<Ti ho mai detto che potevi chiamarmi per nome?>> Chiedo istigandola.

Sei proprio stupido.

<<Bene, allora fottiti tu e le tue ferite, Draco>> Esclama evidenziando l'ultima parola, alzandosi incazzata.

<<Oh andiamo Anne, torna qui!>> La mia voce presenta un tono di pietà.

Certo che devo sempre rovinare tutto; ma ahimè, l'ho chiamata Anne.

Hai fatto centro.

Lo so.

<<Ti ho mai detto che potevi chiamarmi per nome?>> Imita la mia voce, fermandosi sull'uscio della porta.

Neanche lei vuole andarsene.

<<Vuoi lasciarmi morire dissanguato? Avrai la mia morte sulla coscienza>> Esordisco alzandomi mentre la tiro per un braccio, incitandola a sedersi di nuovo affianco a me.