-CHAPTER 18-

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DRACO'S POV.

Quelle luride mani attorno le sue spalle. Quello sguardo fiero. Quell'atteggiamento da coglione.

Fanculo.

Per una volta che decido di cenare insieme agli altri, succede questo. Ma cazzo.

Sono entrati insieme, mentre lui la teneva stretta a sé, la loro camminata decisa, sicura, e quel dannato spettacolo che ballava sotto la sua gonna.

Riddle guardava avanti, mettendola in mostra come un gioiello prezioso, come una conquista. Crede davvero di averla nelle sue mani? Ridicolo. Evidentemente non ha idea di con chi ha a che fare, sia per quanto riguarda lei che me.

Vorrei alzarmi da questo dannato posto e prenderlo a schiaffi, ripetutamente, fino allo sfinimento.

Mi fa incazzare quanto mio padre, cazzo.

E poi si siedono davanti a me. Lei non voleva, si poteva leggere dal suo sguardo. Chiedeva pietà, sperava che non facessimo scenate. Osservava il tavolo, senza dire una parola. A volte alzava gli occhi su di me, ovviamente ha incrociato il mio sguardo dato che non ho mai smesso di guardarla.

E ora siamo qui. Noi tre all'estremità della tavolata Serpeverde; la tensione è palpabile, nessuno si azzarda a dire una parola.

Riddle mi scruta, ghignando, e poi...

Le accarezza la schiena.

<<Non toccarmi>> Sibila a denti stretti.

Il suo sguardo da incazzata, quello che ha rivolto a me per moltissimo tempo, è cresciuto rapidamente.

Pure lei non ne può più.

<<Non dicevi lo stesso prima in camera>> Risponde il maiale.

Come scusa? Hanno scopato?

Adesso ti stacco la testa a morsi porca troia.

<<Non abbiamo scopato e non scoperemo mai, bastardo. Non sei degno di avermi>> La sua superiorità si fa sentire, tenendo stretta duramente la forchetta nella sua mano.

Adesso lo infilza.

Anzi, adesso lo infilziamo.

Giuro che se la fa star male, non mi faccio problemi a tirargli una maledizione.

<<Uh, buona sera a tutti, ragazzi>> Pansy e la sua solita voce da troia si avvicinano a noi, mentre prende posto affianco a me. Come osi?

La guardo storto, schifato. Alla fine è ciò che si merita.

<<Sento del dramma... Come meglio risolverlo se non giocando ad obbligo e verità?>> Continua.

Non ci giocherei neanche se mi pagassero.

<<Ottima idea, non credete?>> Sta al gioco Riddle, guardando me e la fantastica stronza seduta davanti.

<<No>> Mormoriamo duramente insieme, e finalmente i nostri occhi si incrociano.

Salazar, potrei perdermi nei suoi.

<<Fantastico, allora alle 10:30 in Sala Comune. Ci vediamo belli>> Dice e contemporaneamente passa la sua mano nella mia schiena.

Il ribrezzo si fa spazio dentro di me. Non toccarmi, puttana.

Questa cena è andata totalmente a fanculo.

<<Vieni ragazzina, sta sera abbiamo ripetizioni. Ricordi?>> Chiedo alzandomi.

Non è assolutamente vero, solo, non voglio lasciarla qui da sola con quel verme e inoltre nessuno dei due vuole giocare ad obbligo o verità; almeno abbiamo una scusa.

Attractive. // Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora