-CHAPTER 55-

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Attenzione: in questo capitolo sono presenti contenuti sessuali espliciti.

<<Padre, mi avete chiamato?>> Chiedo timorosa, quando ormai l'ansia ha già preso il sopravvento.

Mai darlo a vedere, ricordalo Anne.

Certo.

Lo studio, abbastanza grande quanto la mia stanza ad Hogwarts, è poco illuminato, cosa che aumenta la preoccupazione; la scrivania al centro crea in me pensieri sporchi, come per esempio quello in cui Draco mi ci sbatte sopra, assetato dal mio corpo.

Cazzo, dimenticavo dove mi trovo.

<<Sì Anne... Probabilmente non rammenti il tuo sgarro compiuto nei confronti della professoressa McGonagall... >>

No, ti prego no.

Le mani cominciano a tremare, stessa cosa per le gambe. Sono in preda ad un attacco di panico; fanculo.

Percepisco il sudore scendere tramite una piccola goccia sulla mia fronte, gli occhi aperti e increduli, i pugni serrati.

Respiri irregolari, battiti del cuore un po' troppo accelerati, il solito tic nervoso si presenta nuovamente.

Accompagna l'aria: falla entrare e uscire dal tuo corpo, proprio come ti ha detto il biondino.

Ci provo, almeno.

Il tempo pare essersi fermato, lasciando me e il mio terrore combattere.

Non so chi avrà la meglio...

Perché deve sempre finire in questo modo?

Vorrei semplicemente che Draco fosse qui, a rassicurarmi mentre mi bacia con passione, mentre mi marchia con la sua lingua, mentre mi parla.

Ho bisogno di lui.

<<Come ben sai, io le mie promesse le mantengo, e quando dicevo che la solita punizione sarebbe arrivata non appena avresti messo piede in questa casa, non scherzavo. >>

I miei amici mi stanno aspettando... Ti scongiuro, non farlo.

Per favor-

<<Sectumsempra>> Sibila, e cazzo, ci risiamo.

Sangue, lacrime, urla e dolore si mischiano in un tutt'uno, quando l'uomo non smette di provocarmi ferite seguendo il movimento della sua bacchetta.

D-Draco, salvami, ti prego.

Non può sentirti!

Sto morendo.

Un gemito dopo l'altro, lascia le mie labbra screpolate; il pianto continua sempre più forte, invece i tagli sono laceranti.

S-smettila.

Sento i capelli staccarsi uno ad uno, il corpo abbandonarmi lentamente e la testa liberarsi di colpo.

Non ne posso più.

Rosso, rosso, rosso e ancora rosso. Non vedo altri colori; mi sento in gabbia, repressa, sta distruggendo la mia personalità.

Grido, urlo, mi dimeno, stringo il corpo facendomi piccola piccola.

Aiuto...

<<Per oggi basta, suppongo... Dior, riporta la signorina nella sua stanza>> Alzarmi è impossibile; sono accasciata a terra, tra quello straziante composto che ho creato.

L'elfa domestica si avvicina con cautela, aiutandomi a camminare.

Non sono in grado di reagire; trucco sbavato, occhi fuori dalla testa, acconciatura arruffata, vestiti sporchi di sangue.

Attractive. // Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora