"Compito di matematica" (38)

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<Hey, tutto ok?>
Mi chiede Stiles fuori scuola, vedendomi triste.
<Oggi non possiamo vederci>
Gli dico triste.
<Cosa? Perché?>
Mi chiede poi lui.
<Domani ho un compito di matematica, e come ben sai, non so nulla.>
Gli dico triste.
<Tranquilla, oggi studia. Rimandiamo a domani>
Mi dice poi lui sorridendomi e prendendomi per mano.
<Ti accompagno a casa>
Mi dice poi iniziando a camminare e trascinandomi con se. Mentre camminiamo, inizia a fissarmi.
<Ho qualcosa in faccia?>
Gli chiedo passandomi una mano sul volto.
<Sei bellissima>
Mi dice poi lui sorridendo. Quanto lo amo. Finalmente posso dirlo, lo amo. 
<Ti amo>
Gli dico io prima di baciarlo.
<Oggi dormi a casa mia>
Gli dico.
<Cosa?>
Mi chiede lui confuso.
<Mi aiuterai a studiare e trascorreremo tempo insieme>
Gli dico facendo spuntare un enorme sorriso sul mio viso. 
<Va bene, piccola>
Mi dice prima di stringere la mia vita al suo bacino e baciarmi.

<Scott, alla fine oggi non dormo a casa di Stiles, domani ho il compito di matematica>
Gli dico.
<Che peccato>
Mi dice lui ironico. Gli faccio la linguaccia prima di andare nella mia camera e trascinare con me anche Stiles. Di sfuggita vedo Scott mimare un "ti tengo d'occhio" a Stiles con le labbra. Che idiota.
<Incominciamo>
Dice Stiles aprendo il libro di matematica.

Dopo aver trascorso un lungo, anzi lunghissimo pomeriggio a studiare, finalmente è arrivata ora di cena.
<Tesoro, perché non siete più usciti?>
Mi chiede mia madre.
<Domani ho un compito di matematica>
Le dico tagliando la bistecca.
<Sei preparata?>
Mi chiede poi con tono severo.
<Diciamo di si>
Le dico. Stiles mi guarda come a dire "sai che non è vero".

<Ti prego basta>
Imploro Stiles dopo aver ripetuto circa 25 volte lo stesso argomento.
<Non voglio che tu prenda un'altra insufficienza, ok?>
Che carino, si preoccupa. Mi avvicino a lui e lo bacio.
<Prima il dovere e poi il piacere>
Mi dice lui poi interrompendo il bacio. Alzo gli occhi al cielo per poi tornare a ripetere nuovamente l'argomento. 

<Dai, va bene così, credo sia abbastanza per una sufficienza>
Mi dice Stiles chiudendo il maledetto libro di matematica
<Grazie a Dio>
Sussurro io. Dopo aver posato il libro di matematica sulla mensola, Stiles si avvicina a me e mi bacia, portando le mani sui miei fianchi.
<Ti amo>
Mi dice lui.
<Ti amo anch'io>
Gli rispondo.
Dopo aver trascorso un paio d'ore a coccolarci sul letto, ci addormentiamo abbracciati.

<Buongiorno piccola, pronta per il compito?>
Mi chiede lui stampandomi un bacio sulle labbra appena apro gli occhi.
<Credo di si>
Gli rispondo confusa.
Dopo essermi preparata, esco fuori la porta aspettando Mike.
<Il tuo amico ti ha dato buca?>
Mi chiede Stiles infastidito.
<Avrà semplicemente fatto tardi>
Gli rispondo prendendo il telefono dalla tasca, e chiamandolo.
Hailey, scusami. Mia sorella ha avuto una ricaduta, ora siamo in ospedale.
<Oddio Mike, arrivo subito!>
No, non muoverti. Oggi abbiamo il test, devi dire al professore il perché non sono potuto venire
<Va bene, tienimi informata>
Gli rispondo riattaccando. Mi giro verso Stiles guardandolo con gli occhi dolci.
<Mi accompagni tu?>
Gli chiedo facendo il labbruccio.
<Certo, altrimenti a cosa serve una ruota di scorta>
Mi dice lui sbuffando e prendendo la sua Jeep.
<La sorella di Mike, Emily, ha avuto una ricaduta. Ora sono all'ospedale.>
Gli dico entrando nell'auto.
<Cazzo, mi dispiace>
Mi dice lui mettendo una mano sul volante e con l'altra mettendo in moto l'auto.
<Eccoci qui, buona fortuna>
Mi dice Stiles facendomi scendere dall'auto.
<Tu che farai?>
Gli chiedo.
<Chiamo Scott, ci facciamo un giro.>
Mi dice prima di stamparmi un bacio sulle labbra e andandosene con la Jeep.
Lui e Scott oggi hanno la prima ora buca.
Entro a scuola e mi dirigo velocemente nell'aula di matematica. Che ansia.
Mi siedo all'ultimo banco e, dopo che il professore ha consegnato ad ognuno i compiti, inizio a leggere quest'ultimo. E' più complicato di quanto pensassi, e alcuni argomenti non li ho ripetuti, merda. L'ansia comincia a pervadermi e a farmi dimenticare quelle poche cose che credevo di sapere. Passa circa un'ora e ho scritto davvero poco, nell'ultima ora riesco a ricordare più cose assicurandomi una sufficienza. Una volta scaduto il tempo, io e i miei compagni consegniamo il compito per poi uscire dall'aula. Mi dirigo verso il bagno, per rinfrescarmi un po'.
<Hey, piccola>
Mi saluta Stiles incrociandomi per i corridoi.
<Hey>
Lo saluto.
<Come è andata?>
Mi chiede poi lui.
<Credo di avere la sufficienza>
Gli rispondo fiera.
<Perfetto>
Mi dice poi lui prima di baciarmi e tornare nella sua classe.
Vado in bagno e mi chino verso il lavandino per sciacquarmi la faccia con dell'acqua fresca.
Torno in posizione eretta e vedo attraverso lo specchio qualcuno dietro di me.
<Cazzo, Lydia! Che paura>
Urlo spaventata.
<Scusa, non volevo spaventarti. Volevo solo dirti che oggi do una festa, e tu sei obbligata a venire>
Mi dice lei accennando un sorriso.
<Ai suoi ordini>
Le dico prima di prendere della carta e asciugarmi il viso.
Vado nel cortile per prendere un po' d'aria e incontro i gemelli.
<Hey! Hailey!>
Mi saluta Ethan.
<Hey, ragazzi! Come va?>
Gli chiedo.
<Tutto bene>
Mi rispondono i due in coro.
<Che mi raccontate di nuovo?>
Gli chiedo sedendomi su una panchina.
<Nulla di particolare>
Mi dice Aiden.
<Tranne il fatto che il signorino qui presente si è preso una bella cotta>
Dice poi Ethan riferendosi ad Aiden.
<Cosa?! Chi è lei?>
Gli chiedo io curiosa.
<Beh..>
Mi dice Aiden insicuro.
<Lydia>
Dice poi Ethan.
<Sul serio?>
Chiedo guardando Aiden con un sorriso a 32 denti.
<Già>
Dice poi Aiden accennando un sorriso.
<Devi assolutamente dirglielo>
Gli dico poi entusiasta.
<Già, è quello che gli ho detto anche io>
Mi dice poi Ethan.
<Non trovo il momento giusto>
Ci risponde Aiden.
<Stasera alla festa!>
Quasi urlo io.
<Che idea magnifica!>
Esclama Ethan.
<Dite?>
Ci chiede Aiden insicuro.
<SI!>
Gli rispondiamo insieme io ed Ethan. E' fantastico, è da tanto che Lydia non è davvero felice, e questa è l'occasione giusta per cominciare ad esserlo.
Dopo l'ora di biologia, torno a casa e chiamo Mike.
<Hey>
Hey, come è andato il compito?
<Credo bene, Emily come sta?>
Molto meglio, si è quasi ripresa del tutto.
<Menomale>
Già
<Quando vuoi chiamami, e se vuoi ti raggiungo in ospedale.>
No, tranquilla, entro stasera dovrebbero dimetterla
<Perfetto>
Ora vado, dobbiamo parlare con dei dottori, ci sentiamo dopo?
<Si, a dopo.>
Gli dico riattaccando.

𝙉𝙤𝙩 𝙣𝙤𝙧𝙢𝙖𝙡 𝙡𝙞𝙛𝙚..//Teen WolfDove le storie prendono vita. Scoprilo ora