Capitolo 12

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Al risveglio, Harry non era più accanto a me. Dei rumori provenienti dalla cucina catturarono la mia attenzione, così mi alzai e andai a controllare se era Harry.

"Buongiorno amore." mi sorrise il riccio mentre combatteva con i fornelli.

"Buongiorno." sbadigliai stropicciandomi gli occhi.

"Ti va un po di tè?" annuii.

Mentre attendevo, riportai la mia attenzione alle fotografie sugli scaffali. In una di queste c'era Louis che giocava a pallone con Harry in un giardino soleggiato. Erano bellissimi. Louis aveva i capelli lunghi che gli ricadevano quasi sugli occhi, ed era piccolo di statura rispetto ad Harry.

"Quanti anni avevate qui?" chiesi. Harry si voltò e ammiccò un piccolo sorriso.
"Otto."MiMi fermai ad osservare le altre foto. Accanto a quest'ultima c'era una foto di Harry che probabilmente risaliva a quando frequentava la scuola elementare. Aveva i capelli corti e non ricci, gli occhi di un verde splendente e delle meravigliose fossette gli incorniciavano il sorriso. Sembrava tanto un bambino felice.
"Ti piacciono le mie foto?" la voce di Harry mi riportò alla realtà facendomi sobbalzare.
"Sì, molto." sorrise poggiando due tazze di tè fumanti su tavolo. Avevo i polsi e le braccia scoperte e vidi Harry accarezzarmi le ferite che mi aveva procurato.
"Io n-non volevo..." gli si spezzò la voce.
"Ehi stai tranquillo. Non è niente." sfiorai la sua pelle per tranquillizzarlo.
"Allora, oggi ti va di andare a comprare i regali di Natale?" chiesi cambiando argomento e soffiando il liquido bollente.
"Okay." sbuffò.
"Dai ci divertiremo!" lo stuzzicai ridendo.
"Sì certo, come no." alzò gli occhi al cielo.
Finimmo le nostre tazze alcuni minuti più tardi e dopo aver finito di pulire e di vestirci, andammo al centro commerciale più vicino.
"Prima di tutto compriamo il regalo a Louis." gli presi la mano e lo trascinai in un negozio sportivo dove comprai un semplice pallone da calcio. Mentre facevamo la fila Harry iniziò a giocare col pallone mandandolo dall'altra parte della cassa, facendo arrabbiare la commessa e gli altri clienti infastiditi.
"Harry finiscila. Tutti sanno che non sei bravo a calcio quindi smettila." fece finta di essere offeso cacciando il labbro inferiore e tirando su col naso.
Dopo aver comprato il pallone, mi diressi in un negozio di estetica, dove acquistai una beauty case con alcuni ombretti di colori standard per mia madre.
"Ti va di prendere un caffè?" mi domandò.
"Certo." sorrisi e intrecciò le sue dita con le mie.
Mentre ci dirigevamo al bar, passammo davanti ad una gioielleria e mi fermai a guardare una collanina d'argento bellissima.
"Ti piace?" annuii senza staccarle gli occhi di dosso.
"Sai, in quelle collane puoi metterci un ciondolo che vuoi tu preso dalla stessa gioielleria e puoi farci incidere una frase a tua scelta."
"Davvero? E come lo sai?" portai il mio sguardo su di lui.
"Perrie, l'ex di Zayn, lavorava qui e me l'ha detto."
"Ah." non sapevo chi fosse e non mi interessava più di tanto, Zayn non lo conoscevo molto.
Arrivati finalmente al bar ordinammo i nostri caffè.
Iniziammo a bere silenziosamente, fino a quando Harry non interruppe la quiete.
"Devo andare in bagno, faccio subito." annuii.
Nel frattempo chiamai mia madre per avvertirla che sarebbero venuti Louis e Harry insieme a me.
"Pronto Jamie? Qualcosa non va?"
"No, è tutto apposto. Volevo avvisarti del fatto che verranno Harry, il mio ragazzo, e Louis, il mio migliore amico. Ti dispiace?"
Sentii un urlo di gioia dall'altro capo del telefono tanto forte da farmi allontanare.
"Ma certo! Sono felicissima, non vedo l'ora! Saranno i benvenuti. Vi aspetto il 24 mattina alla stazione."
"D'accordo, a presto." e attaccai.
Poco dopo tornò Harry con un sorriso stampato in faccia.
"Ho chiamato mia madre per avvertirla che verrete."
"Perfetto." continuava ad avere quel sorriso.
"Che hai?" sorrisi anche io non capendo.
"Niente." fece spallucce.
"Secondo me hai sbagliato bagno e sei entrato in quello delle femmine." rise facendo di no con la testa. Mentre ritornavamo nel parcheggio mi ricordai di non aver comprato niente ad Harry.

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