Gemma era davanti a me con gli occhi sbarrati e la bocca leggermente aperta. I lunghi capelli le cadevano sulla schiena e alcune ciocche ribelli si posavano sulle sue spalle. Era bellissima.
Il mio cuore batteva fortissimo, potevo vederlo pompare velocemente attraverso la maglietta, avevo i piedi inchiodati al pavimento. Non sapevo se abbracciarla, se andarmene, se parlare.
"Ciao Gemma." Jamie parlò per me, mostrandole uno dei suoi sorrisi più belli.
"Sono la fidanzata di Harry." le tese la mano e senza dire una parola, Gemma ricambiò il gesto dandole la sua.
"Ciao." la sua voce era appena udibile. Era arrabbiata con me? Sicuro. Mi stava odiando?
"Entrate." Calum arrivò in mio soccorso da dietro. Non riuscivo a muovere i piedi, così Jamie mi prese una mano e mi spinse leggermente facendomi muovere.
"Coraggio." sussurrò questa splendida ragazza in modo che solo io potessi udire. Mi strofinò il braccio per darmi forza. Sentivo la presenza di Louis vicina e questo mi rassicurava ancor di più.
"Volete cenare qui?" chiese Calum. No, non volevo. Non ero in grado di sostenere una conversazione. Jamie mi guardò per capire le mie intenzioni, ma accettò a nome di tutti e tre.
Louis accese la piccola TV per uccidere il silenzio e l'imbarazzo che riempivano l'aria.
"Ti diamo una mano ad apparecchiare." disse Jamie andando dal cugino e poco dopo Louis la seguì in cucina.
Eravamo soli adesso. Io e lei.
"C-come stai?" chiesi intrecciando dopo tanto tempo il mio sguardo con il suo. Mi era mancata e solo Dio sa quanto mi stavo trattenendo dal correre ad abbracciarla.
"Bene adesso. Ma come credi che sia stata appena sei andato via?" c'era disprezzo nella sua voce e se fossi stata in lei, adesso mi starei imprecando contro.
"Tutti i giorni aspettavo il tuo ritorno. Fino a quando ho capito che non saresti tornato e che non ti importava più niente." guardava fuori dalla finestra.
"Ti credi che è stato facile per me? Ti credi che io sono stato bene senza di te? Ti credi che io non sarei mai voluto tornare e sfondare la porta di casa?" alzai la voce.
"Mi sei mancata Gemma. Mi mancava tutto ciò che facevamo insieme. Ti ho pensata notte e giorno." abbassai lo sguardo.
"So che adesso stai pensando che sono tutte cazzate quelle che sto dicendo e se io fossi nei tuoi panni, la penserei così. Ma non sto mentendo o inventando. Voglio raccontarti tutto quello schifo che ho passato senza di te e mamma, voglio farti capire quanto cazzo avrei voluto rivederti-"
"E allora perché non sei tornato?" tornò a guardarmi.
"Non potevo. E.. avevo paura."
"Sei bravo con le parole Harry. Ma questo non ti giustifica."
"Lo so che sei arrabbiata con me e anche io lo sono." non mi guardò.
"Mi sei mancato tanto Harry. E ce l'ho con te adesso perché in tutti i momenti in cui avevo bisogno di te, tu non c'eri."
"E avrei voluto esserci! Avrei voluto crescere con te! Mi uccide questo." poco dopo Lou ci avvertì che la cena era pronta. Mantenendo la distanza, seguii Gemma in cucina per mangiare. Calum si sedette vicino a mia sorella e io tra Louis e Jamie.
La cena si faceva sempre più imbarazzante.
"Allora Jamie, dimmi un po' di te." disse Gemma improvvisamente.POV di Jamie:
Harry non si trovava affatto a suo agio e mi rattristava vederlo così. Mentre apparecchiavamo, sentivo la voce di Harry leggermente alta e avevo paura che scoppiasse un litigio così dissi a Louis di andarli a chiamare.
"Allora Jamie, dimmi un po' di te." disse la voce di Gemma facendomi alzare lo sguardo improvvisamente.
"Beh, studio anche io ad Oxford da poco tempo, sono la cugina di Calum e-"
"Davvero?" sbarrò gli occhi interrompendomi.
"Calum, non mi avevi detto che era tua cugina." disse dolcemente a mio cugino, il quale le prese la mano strofinando leggermente il pollice.
"Scusami, mi era passato di mente." quel sorriso celava di sicuro una relazione tra i due.
"Quindi sei di Winchester?" riportò l'attenzione su di me.
"Sì." tirai un sorriso con le labbra.
Vedevo Harry muoversi nervosamente sulla sedia, ingoiando rumorosamente, come se gli costasse fatica. Posai una mano sulla sua coscia stringendola leggermente per dargli un po' di forza.
"Tu sei Louis giusto?" Gemma chiese.
"Sì, sono io." Louis accennò un piccolo sorriso timido. Gemma annuì.
"Come va?" gli chiese.
"Bene, tu come stai?" il respiro di Harry era sempre più pesante.
"Sto bene, grazie a Calum."
"State insieme?" le parole uscirono frettolosamente dalla bocca di Harry.
"Sì." rispose la sorella a mento alto.
"Adesso ho qualcuno su cui appoggiarmi." il suo tono era acido nei confronti del fratello. Harry si alzò dalla tavola all'improvviso e se ne andò in sala. Se fossi stata nei panni di Gemma, anche io sarei stata arrabbiata con mio fratello. Ma Gemma non sapeva che Harry era cambiato, non sapeva cosa pensava lui di lei, non sapeva quanto ci teneva, non sapeva niente di niente e non poteva accusarlo adesso. Avevano bisogno di parlare e di chiarire le idee.
"Gemma, non è più lo stesso Harry di una volta. Lui è cambiato grazie a Jamie. Lui ci tiene a te moltissimo e non sai quanto gli sono pesati questi interminabili sei anni. Non sai quello che pensava di te e se solo avessi visto la luce brillare nei suoi occhi quando parlava dei vostri bei momenti passati insieme,adesso ci penseresti due volte prima di parlare." Louis era scoppiato, lasciandoci tutti e tre a bocca aperta. Si alzò per mettere il suo piatto,con il bicchiere nel lavandino e si recò dal suo migliore amico per abbracciarlo.
"Sono vere le cose che ha detto Gemma." dissi dopo un po'. Cercai i luminosi occhi della ragazza di fronte a me e li trovai subito.
"Non mi interessa. Poteva almeno chiamare e spiegarsi per telefono."
"Ha imparato ad affrontare i problemi faccia a faccia, non attraverso la cornetta di un telefono." sputai acida per difendere il mio ragazzo.
Gemma mi fulminò con gli occhi, ma non mi intimidì affatto.
"Dovresti parlarci."
"Non c'è nulla da dire."
"C'è da dire invece, e anche troppo. Lui ti ama, come puoi non capirlo? È tuo fratello. Non lo vedi quanto gli pesa quel fatto che vi è accaduto?"
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Forbidden.
FanfictionFinito il liceo, Jamie decide di frequentare il college di Oxford per allontanarsi dalla sua città natale, con il fine di chiudere un capitolo della sua vita che l'aveva fatta soffrire. Arrivata alla nuova città, incontrerà nuove persone e nuove am...