La mattina venni svegliata dolcemente dalla mano delicata di Harry che mi accarezzava i capelli.
"Buongiorno." mi sorrise.
"Buon Natale." mormorai con voce ovattata a causa del sonno.
Un cielo freddo e nuvoloso si intravedeva attraverso la piccola finestra che illuminava con luce fioca la stanza. Pochi minuti più tardi ci vestimmo e scendemmo al piano di sotto per fare colazione.
"Buongiorno e buon Natale!" ci accolse la voce squillante di mia madre e ricambiammo il saluto. Le mie sorelline erano già tutte vestite e riunite intorno alla tavola mentre bevevano il loro latte e alcune di loro sgranocchiavano dei biscotti con le mandorle fatti da mia madre.
"Vi va del caffè?"
"Certo." rispose Harry. Quando il caffè fu pronto, l'unico rumore che si poteva udire era il rumore dei cucchiaini che sbattevano contro il vetro delle tazzine.
"Allora, oggi viene la zia e tuo cugino a pranzo. Sei contenta di rivederli?" mia madre interruppe il silenzio.
"Certo." sforzai un sorriso. Zia Caroline non era mai stato il tipo di persona a cui mi ci affezionavo facilmente, era sempre stata una donna stravagante, sempre truccata, vestita elegantemente anche solo per stare in casa, aveva sempre avuto molti spasimanti, era una delle donne che vengono considerate come 'oche', sempre al centro dell'attenzione di tutti e in tutto. Mio cugino era l'esatto contrario, uno di quelli silenziosi ma che osservano tutto, molto intelligente, sicuro delle sue mosse, impulsivo e introverso.
Poco dopo suonarono il campanello e mia madre si fiondò alla porta.
"Luke, Ashton. Che piacere!" li accolse con un sorriso. Luke aveva in mano una grande busta piena di regali.
"Cazzo." imprecai a bassa voce.
"Cosa?" Harry si voltò con un cipiglio sul volto.
"Non ho un regalo per loro." parlavo a bassa voce per farmi sentire solo da lui.
"E quindi?" alzò un sopracciglio.
"Ma come quindi! Loro mi daranno il regalo e io sarò lì con le mani in mano. Non è tanto carino da parte mia." ruotò gli occhi al cielo.
"Mi accompagni al centro commerciale?" lo supplicai.
"Ancora?!"
"Ti prego!"
"Okay." sbuffò.
"Mamma, noi andiamo un attimo a fare una passeggiata." annunciai salutando i miei due amici.
"D'accordo ma rientrate prima di pranzo okay?"
"Sì!" esclamai, chiusi la porta alle mie spalle e ci recammo con la macchina al centro commerciale della zona.
"Harry c'è qualcosa che non va?" aveva un'espressione pensierosa.
"No, sto bene." sforzò un sorriso.
"Harry, che hai?" insistetti.
"Ti ho detto che sto bene!" alzò la voce.
"Scusa." dissi.
"È che penso a come passi il natale la mia famiglia. Io amo mia sorella. Non l'ho rivista da quel giorno e non so più niente di lei. Vorrei almeno sapere se è felice." continuò dopo un po'.
"Mi dispiace, Harry. Vuoi che ti accompagni insieme a Louis qualche volta, a casa tua?"
"Casa mia? Sei tu casa mia." alzò le spalle.
"A Holmes Chapel, intendo." sorrisi stringendogli la mano.
"Non lo so. Non so come potrebbero reagire."

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Forbidden.
FanfictionFinito il liceo, Jamie decide di frequentare il college di Oxford per allontanarsi dalla sua città natale, con il fine di chiudere un capitolo della sua vita che l'aveva fatta soffrire. Arrivata alla nuova città, incontrerà nuove persone e nuove am...