Entrai finalmente nel mio appartamento per rilassarmi un po'. Gettai le scarpe affianco al letto e mi buttai sul materasso. Sentii di nuovo la musica provenire dall'appartamento di Harry. Non aveva un attimo di pace quel ragazzo. Così decisi di alzarmi, dato che non riuscivo a dormire.
Sentii il telefono vibrare. Mia madre.
"Ehi mamma."
"Ciao Jamie!" Urlò dall'altro capo del telefono.
"Com'è andato il tuo primo giorno? Hai fatto nuove amicizie? Se sì, con chi?" la preoccupazione era chiara nella sua voce. Era sempre stata un po' possessiva.
"Mamma stai tranquilla! È andato tutto bene e sì, ho fatto amicizia con alcuni ragazzi."
"Mh, stai attenta. Fatti qualche amica femmina."
"Mamma ho diciannove anni puoi stare tranquilla. Comunque, le sorelline come stanno?" decisi di cambiare argomento, non mi andava di litigare ora, ero stanca.
"Bene, adesso devo andare. Chiama presto."
E riattaccò.
Quel cazzo di Harry non voleva proprio saperne di abbassare la musica. Mi rimisi le scarpe e uscii dal mio appartamento.
Bussai. Nessuno aprì a causa della musica.
Bussai più forte.
"Chi è?!" urlò da dentro.
"Ehm.. Sono Jamie." sentii dei passi e poco dopo aprì la porta.
"Che vuoi?" chiese Harry seccato.
"Volevo solo... chiederti se potevi abbassare un po' il volume. Sai, Vorrei riposare." dissi educatamente.
"Oddio ci manchi solo tu adesso a farmi la predica!" ma che gli era preso?
"Ti ho solo chiesto un favore!" mi chiuse la porta in faccia.
"Stronzo!" gridai.
Incazzata nera, uscii dal palazzo e cominciai a camminare per un bel po' sotto la pioggia. Non sapevo dove ero diretta, ma volevo calmarmi. Entrai dentro uno Starbucks e presi un caffè. Guardai fuori dalla finestra e vidi un parco che si svuotava velocemente di bambini a causa del maltempo. Pagai e uscii di nuovo. Non ricordavo molto bene la strada dato che stavo camminando senza rendermi conto di dove stavo andando. Cercai il telefono nella tasca del jeans. "Cazzo!" imprecai. Avevo lasciato il telefono sul comodino. Dopo aver percorso varie strade trovai il palazzo. Chiamai l'ascensore e alcuni secondi si aprirono le porte. Al suo interno vi erano tre ragazzi completamente ubriachi. Esitai un attimo prima di entrare ma uno di loro mi trascinò dentro. Merda.
Un ragazzo si avvicinò a me e avvolse il suo braccio intorno al mio bacino, guardandomi con occhi pieni di lussuria. Finalmente si riaprirono le porte e corsi fuori dall'ascensore verso il mio appartamento. La musica non si sentiva più. Che stronzo.
Notai che la mia porta era socchiusa, eppure mi ricordavo di averla serrata. Entrai lentamente e sussultai alla vista che avevo davanti. Non potei crederci. Non poteva essere vero. Era ritornato.
"Jamie, Jamie.. Che piacere rivederti." ghignò avvicinandosi.
Spazio autrice.
Lo so non è il massimo questo capitolo. :(
Chi è secondo voi quell'uomo?
Domani lo scoprirete ;)
Votate e commentate!
Xx

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Forbidden.
Fiksi PenggemarFinito il liceo, Jamie decide di frequentare il college di Oxford per allontanarsi dalla sua città natale, con il fine di chiudere un capitolo della sua vita che l'aveva fatta soffrire. Arrivata alla nuova città, incontrerà nuove persone e nuove am...