Capitolo 24

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Una settimana dopo.

POV di Jamie:

Vivere con Harry era forse una cosa che non avrei mai rimpianto nella vita. Da quando ci trasferimmo ero molto più felice sia perché ero con lui e sia perché questa casa mia ricordava tanto Louis.
Spesso io e Harry ci sedevamo sul divano e guardavamo nostalgici le foto nostre con Louis.
Lo sognavo quasi tutte le notti e questo significava che lui era qui con noi, sempre pronto a proteggerci.
Lo studio si faceva sempre più impegnativo e non avevo molto tempo da perdere quando ero a casa.
Questi pochi anni di college fungevano da preparazione all'Università e dovevo studiare molto per poter prendere la laurea definitiva.
Gennaio era quasi al termine e ciò significava che il compleanno di Harry era vicino. Volevo fare qualcosa di speciale per lui.
"Psst." Zayn mi portò fuori dai miei pensieri mentre il professore leggeva.
Mi voltai lentamente.
"Allora, che hai in mente di fare per Harry?" sussurrò in modo che solo io potei sentire.
Feci spallucce e lui storse la bocca.
"Volevo fargli una sorpresa, non so. Qualcosa di bello." mi avvicinai al suo orecchio.
"Oppure potremmo semplicemente chiederglielo."
"Lo sai com'è fatto. Dirà di lasciar perdere." lui ci pensò e annuì.
"Ne parliamo dopo." continuai e iniziai a prendere qualche appunto mentre il riccio affianco a me seguiva attento la lezione, ricordandomi molto il primo giorno che lo vidi.
A volte mi rendevo conto che senza Louis era tutto più complesso. Lui avrebbe saputo di sicuro cosa fare per Harry.
Spesso una morsa mi prendeva lo stomaco e mi faceva sentire la mancanza, anche ad Harry succedeva.
Ancora non riuscivo a realizzare che non c'era più, che non avremmo potuto più vedere il suo sorriso, i suoi occhi azzurri e non avremmo potuto più sentire il suono meraviglioso della sua risata.

Dopo le lunghe ore di lezione Harry si avvicinò a me e mi avvolse in un abbraccio.
"Come stai oggi?"
"Bene. Perché?" fece spallucce e sorrise.
"Allora, che ti va di fare per il tuo compleanno?" chiese stupidamente Zayn.
Harry non rispose, si guardò i piedi e passò una mano dietro la sua nuca.

POV di Harry:

Non mi andava di festeggiare semplicemente per il fatto che Louis mi promise che l'avremmo fatto insieme, che saremmo andati a Londra insieme.
Se avesse potuto parlare in questo momento, mi avrebbe detto di lasciar perdere ciò che disse quel giorno e di andarci con loro due.
In un certo senso, dovevo iniziare a riprendermi pienamente dalla morte di Louis perché mi stava facendo passare la voglia di andare avanti, anche se non lo dimostravo spesso.
Zayn aspettava ancora una mia risposta.
"N-non so. Potremmo andare a Londra nel weekend insieme." stranamente mi sentivo nervoso, forse perché era la prima volta che proponevo qualcosa per me.
"È magnifico! Non ci avevo pensato!" esclamò Jamie.
"È stata un'idea di Louis infatti." sussurrai ingoiando il groppo in gola.
"Amico, adesso noi dobbiamo vivere per lui. Dobbiamo fare tutte le cose che a lui sarebbero piaciute, dobbiamo fare le cose che lui non ha mai fatto e che non ha avuto il tempo di fare." avvolse il braccio attorno alle mie spalle e annuii. Aveva ragione, dovevamo vivere per lui.
"Iniziamo ad organizzare!" saltellava felice Jamie e alzai gli occhi al cielo.
"Dai! Chi vuoi che venga?" mi afferrò forte il braccio scuotendolo.
"Il meno gente possibile, per favore." non potei fare a meno di sorridere di fronte a Zayn e Jamie che erano esaltati per me.
"Zayn mi farebbe piacere la tua presenza. Sei stato fondamentale per noi in questo periodo." lui gridò improvvisamente come se fosse stato in uno stadio, quasi come se era una conquista essere invitati da me.
"Perché ti esalti tanto?" sorrisi a Zayn che mi abbracciava senza motivo.
"Dai fratello, ci divertiremo!" mi irrigidii a quel nomignolo e in quel momento ebbi come un'allucinazione. Potevo giurare che lui era affianco a me, avevo visto i suoi occhi e il suo sorriso. La sua mano era sulla mia spalla e si sporse verso di me dandomi un bacio leggero.
Caddi. Louis scomparve.
"Harry!" esclamarono afferrandomi dai bracci. Scossi la testa e sbattei le palpebre più volte, mi guardai in torno come un bambino perso che cerca la sua mamma in un supermercato.
"Ti senti bene?" chiesero.
"Era qui. Lo giuro." balbettai confuso. Si lanciarono un'occhiata.
"Chi Harry?" chiese Jamie.
"Mi ha dato un bacio e sorrideva." ero sotto shock, li guardavo come se erano due alieni e mi sedetti su una sedia del bar vicino al parcheggio.
"Chi?" chiese Zayn.
"Louis." mi guardò come se fossi pazzo, ma Jamie no. Gli occhi suoi mi stavano comunicando che anche a lei era capitato, che mi capiva.
"Quando è successo?" domandò nuovamente il ragazzo.
"Adesso, mentre camminavamo. Dopo che mi hai detto 'fratello'."
"È normale Harry." disse Jamie sedendosi accanto a me.
"No, non lo è Jamie." controbattè Zayn. Mi stava scoppiando la testa.
"Sì Zayn. Capita. Anche a me è capitato, lo capisco." lui annuì semplicemente e decidemmo di andare a mangiare la pizza. Ero stordito, mi sentivo come in un altro mondo adesso. Io avevo percepito il suo tocco sulla mia pelle. Le sue labbra morbide e calde sulla mia guancia e i suoi occhi azzurri come il cielo. Lui era lì e ci sarebbe sempre stato.

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