𝐕𝐈𝐈𝐈

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Il sole filtrava dai vetri della serra illuminando il chiaro volto del giovane intento a mescolare alcune sostanze per creare un dolce profumo. Aveva preparato tutto con cura, raccolto i fiori di gelsomino e preparato la dolce fragranza per poi versarla in una boccettina di vetro colorato.

"Ha un buonissimo profumo" il principe per poco non lasciò cadere la boccetta che teneva in mano per lo spavento per l'improvvisa comparsa di quella presenza alle sue spalle.

Posò sul tavolo il piccolo oggetto per poi voltarsi, trovandosi davanti il castano sorridente. "Buongiorno Jake"

"Buongiorno Benjamin, avete dormito bene?"

"divinamente" ridacchió Sunghoon "come siete entrato? merito del vostro amico?" domandò curioso.

"si, mi ha aiutato volentieri. ha solo detto che se i principi lo scoprono lo fanno fuori e che doveva tornare dal principe ereditario o avrebbe fatto una brutta fine. Deve essere immerso dal lavoro, soprattutto ora che il matrimonio è sempre più vicino e di conseguenza l'incoronazione di Jay"

Sunghoon sentí il sangue ribollire nelle vene a quell'affermazione. Non era ancora passato oltre al fatto che il fratello sarebbe diventato re. 

La tensione era palpabile dell'aria. Il giovane principe, troppo infuriato per riuscire a rilassare i muscoli e parlare tranquillamente mentre l'altro cercava di capire se quel sentimento che vedeva nel volto dell'altro era semplicemente rabbia o c'era anche un pizzico di gelosia in quei bellissimi occhi scuri.

"si, avete ragione. Sarà davvero impegnato" Disse con tono duro il corvino che,le braccia incrociate al petto preso da un attacco di invidia, cercava di non sbottare davanti all'altro dicendo qualcosa che sarebbe potuto essere scomodo nella sua situazione.

"state bene Benjamin? sembrate adirato" domandò cautamente Jake, avvicinandosi maggiormente al ragazzo e stringendogli con il caldo palmo della mano il sottile polso, trasmettendo a Sunghoon un piacevole tepore, così rassicurante, come una madre che stringe il suo bambino al petto sussurrandogli che lo avrebbe sempre protetto.

Sunghoon non sapeva cosa significava, non aveva mai potuto sperimentare l'abbraccio della madre e le sue dolci parole. Infondo lui era sempre stato l'errore compiuto dal re, che aveva creduto all'istinto ed aveva seguito i suoi desideri e la passione fino a far rimanere incinta quella donna, tradendo la moglie, che stava per dare alla luce il primo erede e causando un grande scandalo nel regno.

Sunghoon era stato così privato del tocco di sua madre una volta nato, poiché una donna come lei non aveva certamente diritto di state al piano della bellissima regina e madre di Jay.
Era stata allontanata dalla capitale e accusata di aver adulato, con la sua stregoneria, il re facendolo cadere in tentazione. E così, a quel piccolo bambino era stata strappata la madre, e non aveva mai potuto sentire la sua voce ne vederla.

Fu solo pochi anni dopo, quando il piccolo bambino aveva ormai 4 anni, che riuscì a rivedere la donna che lo aveva portato in grembo e lo aveva dato alla luce. Era piena di ferite, vestita con degli stracci e si trovava legata ad un palo. La donna penzolava sopra un mucchio di legna ardente, le fiamme che la attanagliavano lentamente.
Stregoneria, ecco di cosa quella donna era stata accusata per finire al rogo nella grande piazza davanti al castello, davanti agli occhi del piccolo figlio, che oltre ad aver perso il suo tocco e il suo amore aveva anche perso la speranza di poter essere amato da qualcuno senza dimostrargli quanto valeva. Avrebbe sempre dovuto dimostrare di meritarsi di essere chiamato principe, o sarebbe finito come sua madre.

Però quel tocco ora, gli sembrava così vero, così bisognoso. Finché non aveva sperimentato quel calore non aveva mai potuto capire quanto qualcuno potesse dare per avere solamente un abbraccio o per essere sfiorati da qualcuno. Non aveva mai pensato a quando necessitasse di quel tocco fino a quando non lo aveva provato. E come la droga, appena ne assumeva un po', ne aveva ancora più bisogno.

Aveva appena sperimentato quella bellissima sensazione e ne voleva già di più.

"Benjamin, vi sentite bene? Volete sedervi?" Jake era seriamente preoccupato per il ragazzo, che si era letteralmente bloccato nel momento in cui lo aveva sfiorato. Non capiva che cosa stesse succedendo a quel piccolo ragazzo che pareva quasi come una bambola, così perfetto e impeccabile, con il volto sottile e chiaro come la porcellana e il comportamento elegante e perfetto.

"p-potete solo restare così?” biascicò Sunghoon, ancora perso in quel calore di cui aveva così tanto bisogno.

Jake sembró però leggere tra la righe di quel leggero balbettio e del comportamento del ragazzo. Fu un attimo: Jake si avvicinò, staccando la mano dal polso del principe per poi spostarla sul suo fianco, l'altro braccio a stringerlo, cingendo il suo corpo e avvicinandolo a sé e la testa abbandonata sulla sua spalla.

"così ve meglio?" sussurró Jake all'orecchio di Sunghoon, che si abbandonò al tocco dell'altro, incapace di reagire a quella sensazione così unica, che gli faceva tremare la voce e che gli scaldava il cuore.

"questo è un abbraccio?" domandò timidamente Sunghoon, ancora imbarazzato da quel gesto ma troppo perso tra quelle braccia per staccarsi.

"Non vi aveva mai abbracciato nessuno? Vostra madre? i vostri fratelli e sorelle?" Sunghoon scosse la testa.  "mia madre è morta quando ero piccolo, mio padre si consulta con me solo se gli fa comodo o mi rimprovera e mio fratello ed io non abbiano un bel rapporto"

Jake era sinceramente dispiaciuto per la triste situazione del ragazzo, così solo e abbandonato a se stesso "allora ci penserò io. qualora vi sentiate triste o teso ci penserò io ad abbracciarvi e a rassicurarvi con le mie parole"

"Vi ringrazio infinitamente Jake, vi sono debitore"

"Non ringraziatemi, vi meritate anche voi dell'amore, e se non ve lo darà la vostra famiglia lo farò io"

Sunghoon sorrise, un sorriso così genuino e sincero ma allo stesso tempo ricco di nostalgia.

Jake si staccò da lui "devo assolutamente andare ora, prima che qualcuno scopra che mi sono imbucato qui"

"Jake, voi avete una famiglia che vi ama?"

Jake sorrise e sospirò "mia madre mi ha sempre donato tanto amore; non poteva darmi molti oggetti per le possibilità economiche della mia famiglia, ma ha sempre compensato tutto con la sua presenza. Se sono diventato così è in gran parte merito suo"

Sunghoon accennó un sorriso e prese la boccetta di profumo che aveva lasciato sul tavolino non molto prima.

"Portatele questo, spero potrà apprezzare questo dono" disse porgendolo verso il castano che non poté fare altro che accettare.

"lo farò, e le racconterò del giovane  dal cuore d'oro che glielo manda" disse, prima di congedarsi e andarsene così come se ne era arrivato, lasciandosi dietro il giovane principe con un leggero sorriso in volto.

愛 ◟ 𝙞𝙘𝙚𝘱𝘳𝘪𝘯𝘤𝘦 !🧷 jakehoon𓂅᮫᜔ִׂ .Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora