𝐗𝐕𝐈𝐈

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"come sta?"
la stessa domanda, posta da due persone diverse, in due posti diversi, nello stesso identico momento ma riferita a due persone e situazioni completamente diverse.

Da una parte, Sunoo era preoccupato per il cugino, al suo seguito il fratellino e il principe Sunghoon che aspettavano anche loro notizie del tragico attentato a Jay, che, ancora addormentato, era appena stato controllato dal medico della sera prima.

Dall'altra Jungwon era terribilmente preoccupato per l'amico, con il suo cuore spezzato, che non gli rivolgeva la parola da quella sera quando aveva scoperto la verità.

"si riprenderà presto" rispose Heeseung al principe mezzano, dolcemente e con un piccolo sorriso accennato per poi aggiungere "è un ragazzo forte e la lama non ha colpito organi vitali, dovete solo concedere tempo al tempo e aspettare che guarisca a pieno. Ci voranno cure e pazienza ma sono sicuro che ritornerà come prima"

"grazie mille" sussurró Sunoo, il volto leggermente pallido e marchiato dalle pesanti occhiaie dovute al poco sonno che l'ansia e la sua malattia gli avevano concesso.

"sembrate stanco principe Sunoo, vuole che visiti anche lei? dovreste riposare maggiormente e stare a letto se non vi sentite bene" propose il medico, ricevendo un gesto di assenso dal principe.

"va bene, ma prima voglio vedere Jay" disse per poi guardare gli altri principi "entriamo?"

Gli altri due annuirono, entrando poi nella stanza del primogenito del re, in silenzio, ancora straziati dalla preoccupazione e dal dolore.

Perfino Sunghoon si era sentito estremamente scioccato dalla sorte del fratello e si sentiva in colpa per non esserci stato quando aveva più bisogno di lui. Se Jay fosse morto non si sarebbe mai perdonato per aver trattato l'altro in quella maniera fino al suo ultimo respiro.

Niki fu il primo ad avvicinarsi, prendendo la mano di Jay e stringendola tra le sue, cercando di trasmettere un po' di calore al ragazzo.

"Piccoletto, vedrai che si riprenderà. È talmente stronzo che Dio lassù non lo vuole ancora" cercò di sdrammatizzare Sunghoon, nascondendo al suo interno il profondo dolore che provava a vedere il biondo in quel modo, fragile e debole, impossibilitato a rispondere alle sue battutine.

...

"Jake non puoi continuare a piangere e ignorarmi, almeno mangia qualcosa..." Jungwon non sapeva davvero più che fare. Il suo migliore amico faceva ormai scena muta dal giorno prima e non aveva alcuna intenzione di toccare cibo, per quanto il ragazzo lo stesse spronando a mangiare da parecchio tempo.

"DIO, DÌ QUALSIASI COSA!" sbottò Jungwon, posando con forza il piatto di Jake sulla scrivania e avvicinandosi all'amico afferrandolo per le spalle per scuoterlo energeticamente.

"tu lo sapevi" l'altro avevaa voce rotta, debole e singhiozzante a causa del pianto, che ancora non lo aveva abbandonato "perché non me lo hai detto? siamo o no migliori amici? Jungwon sei come un fratello, come hai potuto farmi questo?"

Jake si sentiva tradito dal minore, che lo aveva aiutato a cadere nella trappola del principe senza nemmeno avvisarlo, mentendogli e spingendolo a perseguire quello stupido rapporto con l'altro.

"volevo solo vederti felice Jake... pensavo che Sunghoon non fosse una brutta persona. Sai, non molto dopo il ballo dove vi siete conosciuti mi ha voluto parlare. Sapeva che io sono tuo amico e mi ha chiesto di mantenere il segreto. Ero molto dubbioso e gli ho domandato come mai volesse rivedervi e lui mi ha risposto che tu eri l'unica persona che non lo guardava come un principe da odiare ma come una persona normale e che voleva solamente avere un amico. Sembrava sincero..."

"POTEVI ALMENO CHIEDERMI SE IO FOSSI D'ACCORDO. MI HAI MENTITO WON, LO AVETE FATTO ENTRAMBI. NON MI AVETE DATO LA POSSIBILITÀ DI ACCETTARE TUTTO CIÒ PER QUELLO CHE ERA" sbraitò Jake in preda ad un attacco d'ira.

"Cosa cambia però? se gli vuoi davvero bene dovresti tornare da lui" sussurró Jungwon, stupito dal cambio di umore dell'amico, che solitamente era sempre calmo e docile anche nelle situazioni più complicate.

"cambia che io ora non mi fido più di lui, e nemmeno di te Jungwon" rispose Jake dopo essersi calmato leggermente.

"me ne vado, non aspettarmi, tornerò quando ho voglia" aggiunse poi, uscendo dalla casa che condivideva con l'altro e dirigendosi verso una Piccola casetta situata al limitare della foresta.

"È permesso?" mormorò piano mentre oltrepassava la porta della casupola, venendo accolto da un buon profumino proveniente dalla cucina.

Una volta lì si trovò davanti una donna non molto alta, minuta e dai lunghi capelli che le coprivano gran parte della schiena. Pelle chiara, labbra rosee e degli occhi marroni identici a quelli del ragazzo, la signora Sim era intenta a preparare un piccolo pasto caldo da mangiare in solitudine prima di accorgersi della presenza del figlio.

"tesoro cosa ci fai qui? stai bene?" domandò premurosa avvicinandosi al suo bambino e prendendogli il volto tra le mani, scrutandolo attentamente "cosa è successo Jakey?"

Il ragazzo abbassó il volto, pensieroso e ancora ferito "mamma, se due persone a cui tieni molto ti mentissero su una grande questione, tu li perdoneresti?"

La donna ci pensó, arricciando il naso ogni tanto "dipende su cosa mi hanno mentito...ma credo che se ci tengo davvero, e loro a me, li perdonerei certamente. Ora però vedi di raccontare tutta la faccenda alla tua mamma"

E così, Jake le narrò di come quella sera avesse fatto l'incontro di quel giovane dai capelli neri e del fatto che si fossero continuati ad incontrare, non tralasciando alcun dettaglio se non quel bacio che, come aveva già capito, avrebbe solo potuto creare ancora più problemi.

"quindi tu sei amico del principe Sunghoon ma pensavi fosse un servitore perché lui e Jungwon ti hanno mentito?" Cercó di riassumere la donna massaggiandosi la fronte "È davvero complicata come faccenda... da quel che sapevo io il principe Sunghoon era una pessima persona... eppure da quello che mi dici tu non lo sembra affatto, se non per quella menzogna" Jake annuì concordando con la madre.

"secondo me dovresti dare una seconda opportunità ad entrambi. Jungwon sta al tuo fianco da sempre e non credo avesse intenzione di ferirti o mentirti senza motivo. Mentre per quel principe... degli una possibilità, con calma, quando te la sentirai. Non tornerà subito tutto come prima, è certo, ma se davvero ci tieni a lui dovresti provare a lasciarlo parlare.
Se ti ha mentito probabilmente aveva un motivo" disse saggiamente la donna.

"va bene mamma, grazie mille" il ragazzo la abbracció affettuosamente, perdendosi in quel tocco e nel dolce profumo della donna.

"hai un buon profumo" disse quasi inconsciamente.

La donna sorrise leggermente "è quello che ti aveva dato il tuo amico per me" sussurró piano all'altro, che sorrise ripensando a quando quel giorno il ragazzo dalla pelle chiara e i capelli corvini gli avesse consegnato la boccetta di profumo per la madre.

愛 ◟ 𝙞𝙘𝙚𝘱𝘳𝘪𝘯𝘤𝘦 !🧷 jakehoon𓂅᮫᜔ִׂ .Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora