𝐗𝐕𝐈𝐈𝐈

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"Principe, devo cambiarvi le bende"

Ben presto Jay si era risvegliato, il dolore perforante a tormentarlo ad ogni singolo respiro, e si era ritrovato nientemeno che il fratello che tanto lo odiava al suo fianco.

Il ragazzo lo aveva guardato, con una strana luce negli occhi, e gli aveva chiesto come stava.

Per un attimo pensò che forse era davvero morto e che l'aldilà era un molto identico al loro, dove però si trovavano tutte le cose contrarie a come erano in vita, ad esempio un fratello minore affettuoso che ti stringe la mano quando stai male.

Poco dopo però il corvino lo aveva preso in giro dicendogli che ci voleva ben più per far crepare una piaga come lui, e , con una rinnovata serenità sul volto, lo aveva lasciato riposare andando a chiamare qualcuno per cambiargli le bende.

"Jungwon, il fatto che sia messo male non significa che devi dimenticarti tutto quello che ti ho detto. Quando siamo soli, per favore, chiamami solo Jay"

Il senso di colpa era come le fiamme dell'inferno all'interno dell'animo del minore che si era ritrovato a medicare la ferita che aveva lui stesso inflitto al biondo, che ignaro di tutto lo stava continuando a trattare come una persona fidata e che cercava di far si che il più piccolo si sentisse più a suo agio sul lavoro.

"scusami, non ci ho più pensato" Mentí. Sapeva benissimo che il principe preferiva che fosse informale e avrebbe voluto avere un rapporto almeno decente con lui, eppure il più basso faceva di tutto per allontanarlo, usando il registro formale o cercando di essere il più freddo possibile.

Forse,prima o poi, la smetterà e mi sentirò meno in colpa per ciò che ho fatto pensava mentre puliva la ferita dolcemente e la rifasciava con minuziosa attenzione, cercando di non fare troppo male al principe.

"Jungwon" lo richiamò Jay mentre l'altro finiva di fare la fasciatura e ritirare il materia.

"Yang Jungwon, ho bisogno di un consiglio" esordì l'altro portando tutta l'attenzione del più piccolo su di lui.

"ecco, mi fido davvero tanto di te quindi ti chiedo questo..." Jungwon dentro di sé senti come una pugnalata al cuore.
Non dovresti Jay, dovresti stare attento, dovresti odiarmi, non fidarti di me
"come devo comportarmi con Chuu? ho paura di combinare qualcosa. Non voglio sposarla...non ho nulla contro di lei ma non mi sento pronto ecco"

Jungwon sbuffò "non saprei, non credo che tu possa bloccare questo matrimonio se lei non è d'accordo...magari alla fine andrà tutto bene? forse troverai davvero l'amore con quella ragazza"

Jay sorrise leggermente all'affermazione del ragazzo "i miei genitori si sono sposati per un matrimonio combinato e tutto sommato erano davvero una bella coppia. Mia madre era una donna meravigliosa. Da piccolo mi ha insegnato tanti valori come il rispetto e l'onestà. Mi portava spesso al villaggio per farmi vivere come un bambino normale. La amavano tutti" iniziò l'altro.

Jungwon si sedette sul letto accanto a lui "i tuoi genitori si amavano molto?" domandò curioso.

"Non lo so in realtà. Il matrimonio sembrava andare bene, da quello che mi ha detto la mia tata, fino a quando mia madre non rimase incinta. Poi...il fatto che abbia un fratellastro dovrebbe farti capire che qualcosa è andato storto nel loro matrimonio perfetto"

Jungwon stava in silenzio, ascoltando la storia del biondo che aveva sentito l'imminente bisogno di raccontare ciò che provava e che aveva vissuto all'altro.

"Sunghoon non mi ha sempre odiato. Ricordo ancora rari momenti in cui, da bambini, giocavamo insieme o leggevamo accoccolati nello stesso letto. Ha iniziato a distanziarsi da me più avanti, ma in realtà credo mi abbia sempre odiato fin da quando sua madre è stata giustiziata"

Jungwon si stupì, cercando di rielaborare le informazioni nella testa, cercando un senso a tutto quello. "La madre di Sunghoon è stata uccisa? come mai?"

Jay sospirò "È stata accusata di stregoneria. Tantissime persone muoiono ogni giorno sul rogo per nulla, tra di queste quella povera donna che era scomoda a mio padre e ai regnanti. Sunghoon è sempre stato trattato peggio di me... era solo il frutto di un tradimento che è stato giustificato con la 'stregoneria'. Ha visto sua madre morire sul rogo a quattro anni..."

Jungwon si sentì per un attimo vicino a quel principe, lasciandosi andare ai suoi pensieri "anche mia madre è morta sul rogo" sputò facendo sgranare gli occhi all'altro.

"oh mio Dio...mi dispiace Jungwon" disse piano.

"non importa...raccontami qualcos'altro. tua madre com'era?" sviò il discorso.

Jay capì che il più piccolo non aveva intenzione di parlare del suo passato e decise di rispondere alla dua domanda, ma non prima di avergli afferrato la mano, accarezzandola dolcemente e intrecciando le loro dita.

"Era una donna bellissima. Spesso mi dicono che le assomiglio per alcuni tratti. Era molto dolce e amava la semplicità. Le piaceva molto il villaggio e mi ci portava spesso da bambino. Mi ricordo che io e lei amavamo stare con una donna e suo figlio, e io e lui giocavamo sempre insieme. Purtroppo ho smesso di vederli quando mia madre morì. Non ricordo i loro nomi ma ricordo che io e quel bambino giocavamo sempre ad acchiapparella e che ogni volta che cadevo e mi facevo male lui canticchiava una canzoncina e mi dava un bacio sulla ferita, dicendo che sarebbe passata prima"

E fu allora che Jungwon capì tutto. Realizzò come erano davvero andate le cose e ricordò quel nome che era rimasto nascosto nei meandri della sua memoria, quel bambino che lo aveva accompagnato nella sua infanzia, giocando con lui ad acchiapparella e sorridendo in quella maniera dolce.

Jay Park, il principe ereditario che aveva cercato di uccidere, era anche il piccolo bambino per cui cantava quando erano bambini.
Quella donna e suo figlio erano quindi spariti nel nulla dopo che la prima era mancata e il giovane bambino non era più riuscito a ricontattare lui e sua madre.

"Ti ricordi di quel bambino?" domandò piano.

"ricordo che il suo nome iniziava con la J, infatti mia madre ci chiamava spesso JJ"

Jungwon sorrise dolcemente, trattenendo le lacrime che cercavano di uscire copiose dai suoi occhi.

"Devo andare ora, tornerò presto a cambiarvi le bende" disse lasciando scivolare via la sua mano dalla presa di Jay.

"aspetta Jungwon" lo richiamò l'altro "avvicinati"

Il più basso fece come gli era stato chiesto, avvicinandosi al letto dove si trovava il principe e si stupì quando le braccia del giovane gli cinsero il busto, stringendolo caldamente.

"mi dispiace tanto per tua madre, sono sicuro che era una donna meravigliosa come te Won"

"grazie Jay, ma lei era molto meglio di me" sussurró il ragazzo, staccandosi dalla presa del maggiore per poi uscire velocemente dalla stanza del biondo.

愛 ◟ 𝙞𝙘𝙚𝘱𝘳𝘪𝘯𝘤𝘦 !🧷 jakehoon𓂅᮫᜔ִׂ .Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora