𝐕𝐈

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Seduto sul freddo pavimento, rannicchiato a terra, senza curarsi dei bei vestiti che indossava, che si sarebbero certamente sgualciti. Circondato dalla notte illuminata solo dalla luce della luna, che argentea, risplendeva quella notte rendendo l'ambiente più sereno e caldo; al riparo dagli sguardi giudici degli altri che non potevano comprendere il tormento dell'animo del giovane.

Poi un rumore, l'aprirsi della porta e una leggera e silenziosa risata che giunse alle sue orecchie, spezzando quel frivolo momento di silenzio con il suono melodioso di quella voce.

Sunghoon, sempre rintanato nel suo piccolo angolo, si sporse leggermente fino a scorgere il volto sereno del ragazzo che aveva, con la sua limpida presenza, interrotto bruscamente quel momento di silenzio nel quale il principe di stava immergendo. Era un ragazzo dai bei lineamenti, pensò, il sorriso sincero e dolce che poteva far scogliere il cuore di chiunque e i capelli castani di cui alcuni ciuffi ricadevano morbidi sulla sua fronte. Gli occhi poi, erano dello stesso colore del cioccolato, così profondi e dolci da far perdere chiunque al loro interno.

"Oh che bello, finalmente qualcosa di interessante in questo posto" esclamò il castano, totalmente ignaro del giovane ragazzo dai capelli neri che lo scrutava nell'ombra di quella bellissima serra, immersa nei fiori e nella tranquillità dei giardini del palazzo di notte.

"devo dire che questa serra è davvero favolosa, non avrei mai pensato di trovare un posto del genere a palazzo" continuò a borbottare quello sconosciuto, aggirandosi nel posto e sfiorando con i polpastrelli gli strumenti lasciati lì dal principe e annusando alcuni fiori che si trovavano lì per puro caso.

"chissà chi ha allestito questo posto e questo giardino, deve essere certamente una persona meravigliosa per aver creato tale opera d'arte e per prendersene cura così attentamente" e con quelle parole, quel ragazzo misterioso riuscì a far prendere colore alle guance del giovane principe, finalmente apprezzato da qualcuno che nemmeno lo conosceva.

Il ragazzo d'istinto si alzò, rivelandosi al ragazzo castano che stupito cercò quasi di scappare, colto in flagranza nel suo scappare da quel così noioso ballo per poi essersi rifugiato in un posto in cui non doveva stare. Venne poi però fermato da un leggero "grazie" pronunciato dal corvino, con voce dolce, grata per quelle parole che non si era quasi mai sentito dire, sempre rintanato nell'ombra di suo fratello maggiore.

Il castano si fermò ad osservare quel ragazzo comparso così improvvisamente. I capelli corvini risplendevano lucenti alla luce della luna, come i suoi occhi che, scuri, risplendevano meravigliosamente in quella notte. Il viso chiaro, con le guance leggermente  arrossate e le labbra rosee schiuse in un espressione tranquilla, serena. Si era perso a fissare il viso di quel giovane che al chiaro di luna pareva una figura irreale, un sogno ad occhi aperti di uno spirito così maestoso ed elegante, nelle sue vesti bianche che gli fasciavano elegantemente il corpo.

Sunghoon vide il ragazzo fissarlo, passando gli occhi dal suo viso al suo corpo, scrutandolo attentamente come ad imprimere la sua immagine nella sua testa. Il moro era rimasto stupito dallo sguardo di quel ragazzo, curioso e incantato dalla sua figura.

"Cosa ci fate qui" parló cercando di smorzare la tensione che si era creata in quel momento, e il suo imminente imbarazzo a trovarsi sotto lo sguardo di quel ragazzo sconosciuto.

"potrei farvi la stessa domanda" rispose con un sorrisetto l'altro.

arrogante pensò Sunghoon continuando "sapete che non dovreste stare qui?"

"e voi invece? lo sapete?" rispose ancora a tono l'altro, incrociando le braccia e sorridendo leggermente.

Sunghoon si stava arrabbiando, per quel comportamento così irrispettoso nei suoi confronti "Ma sapete a chi stai parlando?" il suo tono era ancora calmo ma con una durezza e freddezza tale da far gelare il sangue nelle vene dell'altro.

"Nossignore, però io sono Jake" disse l'altro facendosi avanti e porgendogli la mano. Sunghoon in quel momento si sentiva combattuto. Davvero quel ragazzo non lo conosceva? lui non sapeva che era il principe Sunghoon?

Continuava a stare fermo, fissando quella mano, finché un idea gli balenò in testa.
Finalmente non dovrò scappare. Fu l'unica cosa che pensò, prima di afferrare la mano dell'altro e stringerla forte "il mio nome é Benjamin, lavoro qui per la famiglia reale. Sono un servitore del secondo principe in particolare, mi occupo di questo posto per lui"

Jake sorrise dolcemente "bel nome"

Sunghoon ricambió il sorriso "anche il vostro, anche se preferisco 'criminale che si è nascosto nella serra'. scappavate dal ballo?"

Jake sospirò rumorosamente per poi appoggiarsi al grande tavolo che si trovava in quel luogo. "non sono un nobile io, non sono abituato a cose del genere e avere decine di ragazze che starnazzano indisciplinate per cercare di ballare con te e magari trovarsi un buon partito non è il mio genere di ambiente ideale"

Il corvino sorrise a quell'affermazione, così vera ma allo stesso tempo surreale, come una barzelletta che però si avvera nella realtá. Quel tale, Jake, non era poi così male. Dopo un solo ballo aveva capito alla perfezione come funzionava quel mondo e come si sentiva lui ogni volta che doveva partecipare a quelle feste così chiassose.

"oh guardate vi capisco, io devo partecipare molto spesso ai balli ma cerco sempre di l scappare qui alla prima occasione. Questo è il mio ambiente naturale" disse appoggiandosi di fianco al castano che si girò a guardarlo sorridendo.

"scusate la domanda, ma quindi anche la servitù partecipa ai balli? perché prima stavo disperatamente cercando il mio migliore amico. Lui lavora qui come servitore da poco ma magari avete avuto l'occasione di conoscerlo, dato che siete entrambi dei servitori"

Sunghoon non aveva pensato attentamente quando aveva pensato quel piano improvvisato, e certamente non poteva pensare che Jake avesse un amico che si trovava a castello e che gli avrebbe domandato sul ballo.

"ecco...di solito lavorano preparando il tutto e servendo e cucinando per i presenti. Io sono però diciamo diverso... ho passato talmente tanti anni qui e ho una cultura e uno status tale da potervi partecipare senza lavorare" sospirò per poi aggiungere "però a causa di ciò mi hanno distrutto le aiuole per i fiori" disse sbuffando.

Jake ridacchió "forse è un bene per voi però, almeno non avete dovuto fare avanti e indietro per un enorme sala a portare vassoi pieni di bicchieri di cristallo riempiti di vino" il ragazzo si mise a camminare in giro, sfiorando dolcemente i candidi fiori che coloravano alla  luce della luna quel posto.

"comunque, vado a cercare Jungwon dentro, è stato bello parlare con voi, Benjamin" il giovane sorrise per poi avviarsi verso la porta della serra, girandosi alla porta a dare uno sguardo al corvino che dietro di lui lo guardava andarsene.

"è stato un piacere anche per me, spero di rivedervi il prima possibile" rispose sinceramente il principe facendo sorridere l'altro.

"troverò un modo per tornare, spero di trovarvi qui ad aspettarmi" ridacchió per poi fare un leggero inchino e uscire da quella serra, lasciandosi alle spalle il giovane principe di ghiaccio, illuminato dalla luna e scaldato dolcemente da quel sorriso sincero.

mi troverò certamente qui, Jake

愛 ◟ 𝙞𝙘𝙚𝘱𝘳𝘪𝘯𝘤𝘦 !🧷 jakehoon𓂅᮫᜔ִׂ .Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora