"aspetta. Cosa!?"
Jake era corso verso le due ragazze, Sunghoon ad inseguirlo, il viso addolorato e il cuore non ancora pronto a sopportare il peso degli eventi che stavano per cambiare tutta quella storia fatta di bugie e verità nascoste.
Avevano costruito quella loro relazione come un castello di carte, incerto, instabile, che era crollato del giro di un secondo appena il vento aveva iniziato a soffiare.
"eccovi! eravamo preoccupati per voi, stavo giusto dicendo che voi e Sunghoon eravate spariti insieme"
Jake avrebbe solo sperato di aver sentito male, che in realtà quel ragazzo che ora lo aveva raggiunto e che sostava in piedi di fianco a lui fosse davvero chi gli aveva detto di essere, e che il principe Sunghoon, il ragazzo che tutti definivano freddo, schivo, irascibile e tremendo fosse qualcun'altro.
Eppure ebbe la conferma di ciò che pensava dopo quelle parole della principessa Chuu, che non conosceva la situazione e non poteva immaginare il peso che quel dannatissimo nome aveva assunto.
Park Sunghoon.
Un nome, un individuo, un principe.
Quel semplice nome era riuscito a scombinare tutte quelle tessere del puzzle, spezzando i legami che si stavano a poco a poco tessendo o che, già solidi, erano stati allentati.
"mi hai mentito per tutto questo tempo" la voce di Jake era spezzata e rappresentava bene la sua anima, che dentro di lui lottava contro se stessa, ferita dalle bugie del minore ma troppo legata a quella del corvino per distruggere completamente tutti quei sentimenti che si stavano formando a poco a poco nel cuore di Jake.
Si odiava per questo, per non riuscire a odiare quel ragazzo che lo aveva illuso e preso in giro dal giorno in cui si erano conosciuti.
"Jake ti prego... ti posso spiegare" Sunghoon sapeva che prima o poi avrebbe dovuto affrontare il castano e rivelargli la verità, ma non credeva certamente che la resa dei conti tra i due sarebbe giunta così presto.
"spiegare cosa? Mi hai detto tantissime stronzate!" Era deluso: da quel ragazzo di cui si era fidato ciecamente e da sé stesso, per essere stato così ingenuo e non essersi fatto alcuna domanda sul suo conto.
"non è affatto vero Jake! ti ho solo mentito sul mio nome ma ti giuro che quello che ti ho detto non sono tutte cavolate"
"Mi hai mentito sul tuo nome, sulla tua famiglia, sul tuo status sociale, sul tuo lavoro, sul perché non potevi uscire da palazzo...cosa hai detto di vero invece? nulla"
Nel frattempo Chuu e Yves guardavano la scena silenziosamente cercando di capire cosa stesse succedendo. Jungwon era immerso nei suoi pensieri, Niki alle sue spalle che si era avvicinato per capire cosa stesse combinando il cugino e Sunoo, che ben presto aveva capito che i tentativi di Sunghoon erano falliti, si era avvicinato giungendo alla spalla del cugino.
"Sunghoon, non hai ragione questa volta. Devi capire che hai sbagliato..." disse dolcemente accarezzando il braccio del cugino.
"e voi, Jake giusto?, avete tutti i motivi del mondo di odiare Sunghoon in questo momento, ma per favore, dategli un'altra possibilità" lo pregò Sunoo il quale aveva seguito il suo cuore d'oro che aveva avuto la meglio sulla mente, che gli ripeteva di non mettersi in mezzo alla questione.
"Non capite, io ho posto fiducia in lui e ora ho scoperto che è niente meno che Park Sunghoon-" iniziò a dire il castano per poi venire interrotto dal più piccolo.
"il principe di ghiaccio, no? stavate per dire questo? Jake mi avete conosciuto, e credo che abbiate capito che tipo di persona sono. Sono davvero il giovane egoista di cui sentite parlare? O forse sono diverso da come quelle voci mi descrivono?Aprire gli occhi Jake perché state urlando parole al vento per nulla"
Sunghoon non era mai stato bravo ad evitare di ferire a parole le persone, che fossero care o meno, il principe non aveva mezzi termini quando,durante una discussione, si sentiva attaccato e aveva paura.
Era un'arma a doppio taglio. Se aveva paura era più debole emotivamente, ma il suo essere gli chiedeva una nuova protezione, facendolo rispondere il modo arrogante e creando dei nuovi muri da cui scagliare dardi avvelenati.
Jake però aveva bisogno di certezze e della sicurezza che, in ogni caso, quel ragazzo lo avrebbe sempre aiutato e perdonato. E vedere quelle barriere erergersi a poco a poco davanti a lui lo stava distruggendo ancora di più.
Lo vedeva distante anni luce, gli occhi freddi, le parole taglienti e quel ritorno all'uso del voi, così formale e distaccato, tanto da aver ferito l'animo del giovane.
"Quindi stareste dicendo che è colpa mia? che sono io ad aver torto in questa vicenda? Sentiremi bene, Park Sunghoon, se c'è qualcuno che sta sbagliando, questo siete voi. Me ne vado" disse Jake avviandosi via, seguito da Jungwon che zampettava veloce al suo fianco e da Yves che, molto più incerta, cervava di capire cosa fare.
"sei stato proprio uno stronzo" fu il primo commento di Niki quando i tre ragazzi se ne furono andati, lasciando i restanti ragazzi sconcertati a cercare di capire cosa fosse effettivamente successo quella sera.
"Niki, non ti ci mettere anche tu" lo rimproveró il fratello maggiore, che ancora stringeva dolcemente il braccio del cugino tra le dita nel tentativo di fargli sentire che lui era lì con lui nonostante tutto.
"no, ha ragione, sono proprio stato uno stronzo" ammise l'altro.
"troveremo di sicuro una soluzion-"
"IL PRINCIPE JAY È FERITO! CHIAMATE IMMEDIATAMENTE UN MEDICO" un servitore dai capelli arancioni e delle piccole lentiggini sul viso giunse correndo nella sala principale interrompendo ogni discorso e facendo precipitare i presenti verso la camera del biondo insieme al ragazzo dalle lentiggini.
"Cos'è successo!?" Fu il primo commento di Sunghoon una volta che giunsero nella grande stanza trovando Jay steso a terra, un ragazzo moro che avrà avuto circa la loro età o forse qualche anno di più a comprimere la ferita cercando di fermare il sangue.
"io e Felix lo abbiamo trovato così! qualcuno deve aver approfittato della festa per commettere un attentato al principe ereditario"
"ecco il medico!" urlò il ragazzo dalle lentiggini, che i principi capirono essere Felix, al suo seguito un ragazzo dai capelli neri, la forma snella e slanciata e una valigetta in mano.
"Jisung, ora lascia fare a me" disse una volta vicino al principe verso l'altro ragazzo.
In poco tempo il medico riuscì a fermare l'emorragia e a bendare la ferita del biondo, il quale era ancora svenuto ma in condizioni stabili.
"dovrà cambiare le bende tre volte a giorno e fare degli impacchi medicali. Ovviamente verrò spesso a visitarlo per vedere come va la ferita" concluse il dottore dopo aver fatto un ultimo controllo al ragazzo.
"Grazie mille signor..." inizió il principe Sunoo.
"Lee, Lee Heeseung, a vostro servizio maestà" disse per poi rivolgere al principe un inchino elegante e profondo.
"vi prego non usate tutta questa formalità, vi ringrazio molto per il vostro servizio questa sera. se non fosse per voi non so quali sarebbero le condizioni di mio cugino"
Heeseung accenno un piccolo sorriso all'altro "sono felice di essermi reso utile per voi, tornerò domattina per fare altri accertamenti ma in caso di peggioramento mandate qualcuno a chiamarmi" disse il giovane prima di uscire dalla stanza.
"c'è un criminale qui a corte" esordì Sunghoon guardando il fratellastro che giaceva nel letto, il petto nudo coperto solo dalle bende bianche.
"come fai a sapere che è proprio qui? magari era un cittadino" domandò Niki.
"Quale cittadino avrebbe avuto l'occasione di entrare dalla porta della camera di un principe? la finestra è aperta ma Jay avrebbe notato sicuramente qualcuno entrare perché era davanti a lui. Inoltre è stato colpito alle spalle..." spiegó Sunghoon agli altri.
"era certamente qualcuno che si trovava alla festa" concluse quindi Sunoo.
"Non possiamo fidarci di nessuno se non di noi stessi. Qualunque cosa strana succeda deve rimanere tra di noi, o non troveremo mai il colpevole.
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愛 ◟ 𝙞𝙘𝙚𝘱𝘳𝘪𝘯𝘤𝘦 !🧷 jakehoon𓂅᮫᜔ִׂ .
Fiksi Penggemar˗ˏˋ ᝰ 𝖩𝖺𝗄𝖾𝗁𝗈𝗈𝗇 Sunghoon aveva donato se stesso a quel mondo che non riusciva ad andare oltre alle apparenze e al carattere freddo del ragazzo, immerso nell'ombra del fratello maggiore. Un animo spezzato, vittima degli obblighi e dei doveri c...