"non voglio restare a palazzo, sto benissimo" il principe Sunoo non poté far altro che lamentarsi una volta che gli altri principi gli imposero di stare a letto nella reggia dei Choi mentre loro visitavano il palazzo e il villaggio in festa, lasciandolo solo e imbronciato accoccolato tra le calde coperte del letto.
"gli ordini sono ordini, principe Sunoo, ed essendo inoltre il vostro medico non posso prrmettervi di fare troppo movimento o di stare troppo all'aperto. Non voglio che la vostra salute peggiori ancora" rispose Heeseung, sedendosi su una poltroncina che era stata sistemata accanto al letto.
"non è giusto però... io sto bene, davvero-" la frase venne interrotta da diversi colpi di tosse che fecero sorrisere amaramente il medico.
"principe Sunoo la prego...non si sforzi di stare bene per uscire, tanto non vi è permesso e lo sapete bene" disse dolcemente Heeseung causando però un broncio sul volto del più piccolo, che non voleva fare altro che uscire ed andare alla festa in paese, divertendosi per un attimo e dimenticandosi della sua malattia.
Non aveva mai avuto una vita normale, sempre rinchiuso in camera e avvolto nelle calde coperte, cercando di evitare di stare ancora peggio di quanto già non stava. Il giovane Sunoo non conosceva il mondo che lo circondava così bene, nonostante la sua età.
Non aveva mai visto il mare, ad esempio, troppo lontano e pericoloso per lui. Non conosceva molte tradizioni, non aveva mai visitato molti luoghi e non aveva mai sperimentato cose ed emozioni che gli altri avevano provato almeno una volta nella vita.Era sempre stato rinchiuso nella sua bolla, protetto all'interno delle mura di una stanza che avevano limitato la sua vita e avevano accresciuto la sua costante ricerca di avventura e la sua curiosità che lo spingeva ogni volta a cercare di fuggire, sia nei libri che nella realtà.
"Heeseung, possiamo andare a fare un giro e tornare senza che nessuno se ne accorga" propose, gettando lì l'idea facendo sgranare gli occhi al medico.
"Ma siete matto? forse voi non verreste punito ma se scoprono che vi ho lasciato uscire posso dire addio alla mia libertà!" avrebbe anche voluto aggiungere che avrebbe addirittura rischiato la vita, ma lo sguardo abbattuto dell'altro fece tremare il suo cuore, facendolo sentire in colpa.
"perché desiderate così tanto ad andare a quella festa? ce ne sono state a migliaia e ce ne saranno ancora altrettante. perché proprio questa?" domandò poi.
Sunoo sospirò "per quanto ce ne siano state a migliaia, io non ne ho mai vista nessuna. La mia malattia è ormai così da anni, e mi impedisce di fare qualsiasi cosa. Il mio sogno più grande è andare al mare ma non ho mai potuto andarci perché stavo male" il ragazzo sospirò, sognando l'acqua cristallina di cui aveva solo sentito parlare "Non vi sto chiedendo il mare Heeseung, vi sto chiedendo di chiudere un occhio e accompagnarmi ad una festa che si trova nel villaggio qua sotto" conluse poi.
Heeseung sospirò. Era sempre stato un medico fidato, legato alle regole e alla disciplina. Eppure il suo scopo primario era quello di far stare bene il suo paziente, e tenendo Sunoo chiuso in gabbia non stava provvedendo a pieno al suo compito, tagliando le ali a quel piccolo, fragile, uccellino ed impedendogli di crescere e di migliorare. In più,il tenero broncio del ragazzo e quella luce di speranza che splendeva negli occhi scuri del più piccolo seppero convincerlo al meglio.
"va bene, ma dobbiamo fare attenzione e non ci allontaneremo per troppo" annunciò pogendo la mano al principe che sembrò rasserenarsi a quelle parole, come se del vento avesse appena spazzato via le luvole dalla sua limpida anima rendendola più chiara del cielo.
"non vedo l'ora di andare" sorrise Sunoo.
Quando poco dopo il principe si fu cambiato i due si diressero al villaggio dove la musica risuonava gioiosa e le gente ballava allegramente, volteggiando sulla grande piazza tenendosi a braccetto o per mano. I colori riempivano la città, ricca di affreschi sulle pareti delle case e di bandierine colorate, con gli stemmi dei vari regni alleati. Sunoo tra quelli riconobbe lo stemma bianco e dorato dei Choi, quello giallo e rosso del regno di Magic island, poi lo stemma porpora e argento, quello della sua famiglia, i Kim, ed infine lo stemma della casata reale dei Park, con il suo argento e il blu avio.
"Volete concedermi questo ballo" propose Heeseung al principe, porgendogli la mano e facendolo ridacchiare leggermente. "certamente Lord" rispose comicamente l'altro, afferrando la mano di Heeseung e iniziando a danzare felicemente, sorridendo e volteggiando Insieme, le braccia di Sunoo legate al collo dell'altro che le aveva poggiate sulla vita del principe.
Quando si fermarono, si resero conto di un ragazzo che applaudiva dolcemente sorridendogli e che si stava avvicinando.
"Non dipingevo un quadro del genere da un po', ma mi avete davvero ispirato" disse il ragazzo dai capelli argento-che colore bizzarro, pensò Heeseung- sorridendo ai due e mostrando una piccola tela dove erano raffigurati i due nel momento del ballo, con il principe che volteggiava dolcemente.
"È bellissimo" esordì Sunoo facendo sorridere l'artista "ne sono felice, il mio nome è Kang Taehyun, sono un pittore di queste parti" sorrise l'altro.
"È un piacere Kang Taehyun, il mio nome è Sunoo" il principino sorrise di rimando.
"Kim Sunoo? il principe? devo fare l'inchino o...?" iniziò a preoccuparsi l'altro facendo ridacchiare Sunoo.
"non ti preoccupare, non sono in veste ufficiale, anzi. Volevo solo scappare un po' da palazzo e rifugiarmi qui. È davvero bella questa festa, amo ballare" rispose il ragazzo in modo carino, facendo sorridere Heeseung al suo fianco.
Taehyun sorrise di rimando "ne sono davvero contento, questa città è un posto unico e merita davvero di essere conosciuta"
Sunoo afferró la mano di Heeseung, di nascosto, facendo stupire il maggiore "sono davvero felice di essere venuto qui, è davvero bello"
"spero di rivedervi presto allora, principe Sunoo, e anche voi..." lasció la frase in sospeso, come a invitare il più alto a parlare.
"Heeseung, Lee Heeseung" pronunciò.
"anche voi Heeseung" sorrise per poi aggiungere "tenete" porse il quadro al principe "mi piacerebbe che lo teneste voi,infondo è un opera unica al mondo" ridacchio.
"grazie..."mormorò Sunoo afferrando cautamente la tela leggera dipinta di mille colori, con la paura di rovinare una tale opera d'arte.
"ci vediamo" disse Taehyun, voltandosi e corricchiando via ricevendo un saluto di rimando dai due.
"andiamo Hee ?" Domandò Sunoo, stringendo la mano a quella di Heeseung e trascinandolo dietro di se per un po' fino a quando non incontrarono una familiare chioma bionda tra la folla.
"oddio è Niki- dobbiamo correre" disse Sunoo affettando il passo seguito dal moro che nel mentre pregava di non essere scoperti.
I due tornarono velocemente a palazzo, sfuggendo a Niki e precipitandosi nella stanza di Sunoo una volta arrivati.
"Non credo ci abbiano visti" ansimó Heeseung, il cuore a mille per la corsa improvvisata.
Sunoo sorrise, dolcemente "mi era mancato correre" sussurró."hai qualche altro desiderio per oggi per il quale rischieremo la vita oppure va bene così?" ridacchió Heeseung.
"in effetti c'è ancora qualcosa..." sussurro Sunoo, guardando il viso candido del più alto.
"farò tutto ciò che vuoi, siamo già sopravvissuti a tuo fratello, cosa potrebbe accadere di peggio?" e così Sunoo appoggiò delicatamente il quadro alla parete, avvicinandosi pericolosamente all'altro e poggiando un dolce, leggero, bacio sulle sue labbra rosee.
"questo è peggio?" sussurró, puntando gli occhi in quelli scuri dell'altro, perdendosi in quel mondo lontano dalla loro realtà.
"rischiamo di più, ma ne vale la pena" disse Heeseung prima di fiondarsi nuovamente sullr labbra dell'altro, ignorando le preoccupazioni.
Dio, se proprio mi vuoi punire per ció che sto facendo, almeno dammi il tempo di sfiorare il paradiso con lui al mio fianco ancora per un secondo.
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愛 ◟ 𝙞𝙘𝙚𝘱𝘳𝘪𝘯𝘤𝘦 !🧷 jakehoon𓂅᮫᜔ִׂ .
أدب الهواة˗ˏˋ ᝰ 𝖩𝖺𝗄𝖾𝗁𝗈𝗈𝗇 Sunghoon aveva donato se stesso a quel mondo che non riusciva ad andare oltre alle apparenze e al carattere freddo del ragazzo, immerso nell'ombra del fratello maggiore. Un animo spezzato, vittima degli obblighi e dei doveri c...