𝐗𝐗𝐈𝐕

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"Dobbiamo assolutamente parlare"
"si, dobbiamo"

Sunoo e Sunghoon si erano incontrati per le immense aiuole del parco del palazzo, entrambi affannati e alla ricerca dell'altro.
Era un po' che i due non riuscivano a passare del tempo insieme e finalmente ora erano riusciti a incontrarsi per parlare tranquillamente insieme.

"ho delle grandi novità e credo anche tu ne abbia, andiamo al solito posto" disse Sunoo iniziando a correre allegramente verso un grande albero centenario che si trovava in una parte abbastanza isolata del grande parco.

I due avevano scoperto il grande albero insieme quando erano solamente dei bambini, e ogni qualvolta ne avessero l'occasione scappavano dalle loro vite finendo per ritrovarsi sotto quella grande quercia secolare per parlare o giocare insieme.

"Aspettami!" urlò Sunghoon, iniziando a correre dietro al cugino, raggiungendo quel loro piccolo posto sicuro.

"raccontami tutto, dai!" esclamò Sunoo una volta che il corvino lo raggiunse correndo, sedendosi poi accanto a lui, un sorriso sereno in viso e un braccio portato dietro la testa, tra essa e il legno della quercia sulla quale si erano appoggiati dopo la corsa.

"sono andato da Jake" iniziò a raccontare con una nuove luce negli occhi al ricordo delle parole del maggiore e alla speranza di riuscire nuovamente a conquistare la fiducia del ragazzo "mi darà una seconda occasione. Sono così felice...non posso perderlo" sussurro Sunghoon, sorridendo di più ad ogni parola.

"sono felicissimo per te Hoonie, te l'avevo detto che sareste tornati l'uno dall'altro se vi volevate davvero bene, e così è stato"

Sunoo provava un'immensa felicità a sapere che il cugino stava finalmente riaquistando la felicità con quel ragazzo che giorno dopo giorno diventava sempre di più una parte fondamentale della vita del giovane. Aveva visto come il corvino necessitava della presenza dell'altro nella sua vita e aveva appurato che, ben presto, quei due sarebbero diventati come una cosa sola, impossibile da spezzare.

"tu cosa volevi dirmi invece!?" Sunghoon quel giorno sprizzava energia da tutti i pori, gli occhi vivi e curiosi, le labbra incurvare in un sorriso allegro e il cuore tanto leggero da poter toccare le stelle. La speranza aveva colorato di giallo le sue giornate e la certezza che avrebbe almeno avuto una possibilità di dimostrare a Jake quanto tenesse a quel loro rapporto lo aveva semplicemente reso euforico come un uomo che riesce a scoprire il petrolio nel vecchio campo deserto davanti a casa.

"ecco... non so come dirtelo" Sunoo si imbarazzó, ripensando a come avrebbe dovuto dire al cugino quella piacevole novità che era letteralmente comparsa nella sua vita.

"credo di essermi innamorato" disse con aria sognante, facendo spalancare gli occhi del ragazzo che sedeva accanto a lui.

"cosa!? Sunoo non usare termini così significativi, sarà solo una cotta" lo rimproveró leggermente per l'uso di quella parola.

"ma che ne sai, è stato proprio amore a prima vista!" aggiunse il più piccolo, gli occhi luccicanti  e i pugni stretti ad enfatizzare la sua espressione. "il cuore mi batte così forte quando sono con lui! l'ho subito trovato attraente"

"ne sei sicuro? ti prego dimmi che non hai fatto nulla di stupido" pregó il principe Sunghoon, rendensosi poi conto del fatto che Sunoo avesse usato un aggettivo maschile.

"aspetta, ma è un ragazzo?" domandò.

"Heeseung è troppo dolce! mi ha portato a fare un giro quando eravamo a dream land e poi ci siamo baciati, sono davvero cotto di lui, mi piace così tanto" disse velocemente Sunoo sconcertando in parte Sunghoon.

"Sunoo, tu e Heeseung non vi conoscete bene. E se non fosse la perso a giusta? sei giovane e..." "MA IO LO AMO" lo interruppe Sunoo.

"Sunoo smettila di dire che lo ami, a mala pena lo conosci!" sbraitò Sunghoon, portando via con le sue grida il sorriso di Sunoo "e se ti stesse mentendo? Sun non dai nulla di lui. Rifletti prima di fare degli errori" disse Sunghoon.

"Nemmeno tu conosci così bene Jake eppure lui va bene" la voce di Sunoo cambiò tonalità, diventando bassa e triste "credevo che saresti stato felice per me, eppure vedo che non ti interessa assolutamente di nulla se non di te stesso" il più piccolo si alzò "me ne vado" concluse, allontanandosi correndo dalla loro quercia.

...

"Jay, ti ho portato le candele che mi avevi chiesto"
Jungwon era appena entrato nella grande stanza del principe ereditario, cercando con lo sguardo la figura del biondo.

"Aspetta! sto facendo un bagno" una voce ovattata giunse dal bagno, e Jungwon riuscì a percepire che l'altro era probabilmente immerso nell'acqua anche grazie al rumore che gli giungeva ad ogni movimento dell'altro.

Lo scroscio costante dell'acqua però finì ben presto, lasciando il giovane ad aspettare l'altro che stava ritardando nel bagno.

"Jay ci sei?" mormorò il ragazzino avvicinandosi alla porta alla ricerca di un qualsiasi rumore ad indicare del movimento all'interno della stanza.

"Mi sto preoccupando, vedi di rispondere o faccio irruzione perché non ti voglio lasciare morire" aggiunse ancora aspettando la risposta del ragazzo che non tardó ad arrivare.

"arrivo piccoletto, non ti preoccupare" e non appena la frase finì, il principe aprì la porta del bagno rivelandosi al più piccolo che rimase a bocca aperta.

I capelli biondi erano fradici ed erano scompigliati, alcune ciocche bagnate si erano attaccate alla fronte mentre altre raggiungevano ribellemente gli occhi. Il ragazzo indossava del pantaloni blu scuro aderenti e una camicia enorme era posata delicatamente sulla sua pelle, infilata nei pantaloni, una scollatura evidente a lasciare il petto del biondo scoperto e le maniche larghe.

Era davvero una visione celestiale, il viso ancora luccicante del ragazzo più alto aveva preso completamente Jungwon, che non riusciva a distogliere lo sguardo dalla figura del maggiore che elegantemente camminava con quel suo dannatissimo fascino verso di lui.

"grazie mille" disse Jay prendendo la candela che il minore gli aveva portato, sorridendo dolcemente al ragazzino che si morse il labbro, cercando di trattenere la sua mente dall'immaginare come sarebbe stato avere quelle labbra sulle sue e cercando di distogliere lo sguardo dalla scollatura della camicia.

"Mi aiuteresti? ho chiesto a Yoongi di cercare delle cose di quando ero bambino. Erano di mia madre. Volevo vedere se c'era qualcosa di interessante.

"certamente" sorrise il più piccolo, lanciandosi sul letto del principe. Oramai per i due era diventata un'abitudine passare il loro tempo insieme, coccolandosi sul letto del maggiore e parlando del più e del meno.

Jay ridacchió per quanto il ragazzino era carino e prese la vecchia scatola in legno che gli aveva portato Yoongi.

"pronto?" domandò Jungwon.

"sono nato pronto" disse Jay, aprendo la scatola e rivelando il contenuto che celava al suo interno.

愛 ◟ 𝙞𝙘𝙚𝘱𝘳𝘪𝘯𝘤𝘦 !🧷 jakehoon𓂅᮫᜔ִׂ .Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora