𝐗𝐗𝐗

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"Seguimi dai"

Sunghoon trascinava dietro di se il ragazzo più grande, tenendolo stretto per una mano e corricchiando in mezzo al grano dorato del campo; nella mano sinistra reggeva un cestino di vimini, riempito con pietanze di tutti i generi.

"Sunghoon fa piano! Rischi di rompere qualche piatto" Jake dietro di lui sorrideva felicemente, facendosi trascinare dal ragazzo corvino, cercando di stare al passo del ragazzo.

Quando aveva raggiunto il principe dopo aver scoperto il suo migliore amico e il fratello dell'altro insieme pensava che non si sarebbe potuto stupire di più quel giorno ma si era ritrovato Sunghoon in ginocchio con un sorriso radioso e una rosa bianca in mano che lo invitava a scappare per una giornata fuori dal castello con lui, per passare del tempo insieme senza dover pensare ad altro che non a loro due.

Così ora si ritrovava ad arrancare dietro al corvino, il grano che gli solleticava la pelle nuda delle gambe, coperte solo fino al ginocchio da un paio di logori pantaloni. L'aria era calda quel giorno e il pomeriggio era già inoltrato, facendo scorgere i primi segnali dell'imminente tramonto che si sarebbe svolto davanti ai loro occhi mentre consumavano la cena.

"Eccoci" lo richiamò Sunghoon dai suoi pensieri, facendo così accorgere il castano del luogo nella quale erano arrivati.

Erano su una collinetta che sorgeva nel bel mezzo dei campi di grano dalla quale erano arrivati, un unica macchia verde nel colore dorato che ricopriva il paesaggio, come uno schizzo verde su una tela colorata ma monotona. Un'altalena era appesa sullo spesso ramo di una vecchia quercia che sovrastava la collina.

"wow" riuscì solo a dire il ragazzo, pensando che quella macchia verde fosse un po' come la presenza di Sunghoon nella sua vita.  Scombussolava tutto, ma gli piaceva terribilmente e finiva sempre per ritornare da lui.

"venivo sempre qui quando ero piccolo e avevo bisogno di scappare da tutto. Ho costruito questa altalena io stesso. Mi piaceva venire qui a guardare il tramonto" raccontò il corvino, staccando la sua mano da quella di Jake e avvicinandosi alla vecchia altalena, sfiorando delicatamente le corde che la sorreggevano.

"È davvero bellissimo" e per un attimo Jake si perse nell'osservare come i lineamenti dolci di Sunghoon si mescolassero così bene con il suono della natura, i capelli che venivano arruffati dal vento e l'arancione del cielo che faceva risaltare il rosso delle sue labbra. "già... bellissimo" ribadì Jake, confondendosi però sull'oggetto di cui stava parlando. Perché se la prima affermazione era riferita al meraviglioso luogo, la seconda non poteva che essere un commento alla sconcertante bellezza di Sunghoon.

"Lo so... amo questo posto" Il corvino non parve però cogliere il complimento celato di Jake, troppo perso nel calore famigliare che gli donava quel luogo e nelle sue fantasie per quella sera.

Aveva pensato a tutto e aveva deciso di svelare a Jake anche quel luogo così intimo e personale per lui.

"Ora siediamoci dai" disse poi Sunghoon, sfilando dal cestino un telo che poi dispose sull'erba, per potersi sedere sopra con Jake.

Il castano sorrise e si posizionó di fianco all'altro, che nel mentre aveva iniziato a sfilare alcuni piatti dal cestino.

Mangiarono silenziosamente, cercando di immortalare nella loro memoria i gesti dell'uno e dell'altro.

Sunghoon cercava disperatamente d'imprimere ogni dettaglio di Jake nel suo cuore: il suo sorriso sincero, il suo arrossire ogni volta che i loro sguardi si incrociavano e il modo in cui i suoi occhi splendevano ogni volta che assaggiava un cibo nuovo.

Era semplicemente perfetto, unico nel suo genere e impossibile da allontanare dalla propria mente.
Era un'opera d'arte che una volta contemplata rimaneva impressa nella memoria, indimenticabile e impossibile da offuscare con la bellezza di qualsiasi altro quadro.
Era come una melodia che giungeva all'udito e che restava nella testa, impossibile da rimpiazzare, che ritornava a tormentarti nella notte, chiedendoti di essere cantata nuovamente.

"a che stai pensando" La mano di Jake raggiunse quella del corvino, causando un brivido al ragazzo.

"al fatto che sei davvero unico" rispose schietto al ragazzo, le quali guance presero colorito, arrossendo alla risposta dell'altro.

Sunghoon trovava tremendamente tenero il modo in cui bastassero un semplice complimento a mandare in tilt il castano, facendolo imbarazzare come non mai.

"non sono per nulla unico Sunghoon, sono solamente io" rispose Jake evitando lo sguardo del maggiore, che cercava disperatamente il suo, convinto che se avrebbe puntato gli occhi in quelli di Sunghoon non avrebbe avuto più via di scampo e si sarebbe irrimediabilmente perso in quel colore scuro delle sue iridi e nel nero delle sue pupille che ora riflettevano i colori del tramonto.

"il fatto che sia tu ti rende unico, Jake. Sei speciale. Sei davvero troppo per me, cosa ci fai qui con me? Non mi merito di avere accanto una persona come te. Non ho mai fatto nulla nella vita per meritarmi qualcuno dolce e premuroso come te" disse Sunghoon, prendendo il volto del maggiore tra le mani, cercando di far incontrare il suo sguardo con quello del ragazzo.

Lo amava. Ne era certo. Era perdutamente innamorato di Jake, e nessuno avrebbe potuto cambiare quei sentimenti che provava verso Jake.

"io non sono nessuno Sunghoon, non sono davvero nessuno. E se tu dici di non meritarti niente significa che ancora non cogli la persona meravigliosa che sei. Sei leale, coraggioso e nonostante a tutto in realtà ti preoccupi molto della tua famiglia. Non sempre mostri le tue emozioni ma se le persone prestano attenzione si può vedere chiaramente che sei una persona meravigliosa che farebbe qualunque cosa per le persone a cui tieni veramente"

Sunghoon non poté far altro che scoppiare in lacrime, cercando il contatto con il corpo del castano, la sua ancora di salvezza, stringendolo a sé per poi affondare il volto nell'incavo del suo collo.

Jake ricambiò subito la stretta, sussurrando al ragazzo che sarebbe andato tutto bene e che lui ci sarebbe sempre stato per lui. E Sunghoon si abbandonava sempre di più al suo tocco, chiedendo all'altro di restare e affidandogli il suo cuore.

E Jake lo avrebbe accettato, quel cuore martoriato, e ne sarebbe diventato il custode.

愛 ◟ 𝙞𝙘𝙚𝘱𝘳𝘪𝘯𝘤𝘦 !🧷 jakehoon𓂅᮫᜔ִׂ .Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora