L'incubo

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CAPITOLO 2

"..."

Rimasi a guardarlo per un momento a me indecifrabile, devo ammettere che è carino scusa? Solo carino? Non farmi ridere!! Si solo carino, niente di che, zitta stupida vocina, veramente sono la tua coscienza... non mi interessa, zitta punto.

G:"Non sei il centro del mondo, non ti seguo affatto, magari è il contrario." Dico io con fare autoritario, ma chi si crede di essere questo.

X:"Ehi tigre, scusa ma sono abituato al contrario."

G:"Con me caschi male, scusa" e mi piazzo un sorriso tirato in faccia, nel frattempo il barista mi porge quella che sarà la quinta birra e inizio a bere. A pensarci bene non so neanche il nome di questo ragazzo misterioso che ho piazzato davanti che mi guarda con occhi intensi. Non mi ha risposto però continua a guardarmi, al che non mi trattengo più e chiedo con finta gentilezza:

G:"Senti perché mi fissi? Vuoi una birra? Prenditene una!!"

X:"No dolcezza, non pensavo alla birra." Dice con quella faccia da schiaffi. Ma zitta che ti piace un po'. Nemmeno per sogno, non lo rivedrò più dopo oggi!

G:"E allora che diamine vuoi, si può sapere?" Sono abbastanza a disagio con i suoi occhi puntati addosso.

X:"Ci sta troppo caos, ti va una boccata d'aria?" Si inumidisce le labbra con la lingua, fate che non lo faccia MAI più o finisce male.

G:"Sei uno stupratore?" chiedo alzando un sopracciglio, lui fa una piccola risata prima di realizzare che sono seria.

X: "Scherzi vero?" mimo un no con la testa "No, NON SONO UNO STUPRATORE!!!"

G: "Okay, andiamo, ma alla prima mossa sbagliata sappi che sembro piccolina ma ho fatto judo." Lo fulmino con lo sguardo mentre lui ride di gusto alla mia frase.

X: "Okay tigre."

Mi guardo intorno per vedere se riesco a trovare Sara o Aurora, Vedo la prima che parla con un ragazzo biondo con gli occhi azzurri, è carino. Poi vedo Aurora impegnata a messaggiare con quello che credo sia Valerio.

Una volta fuori ci sediamo su una panchina. Fa freddo e un brivido mi percorre la schiena facendomi leggermente rabbrividire, per mia fortuna non se ne accorge.

X: "Allora? Come ti chiami tigre?"

G: "Giorgia, tu?"

X: "William, ma chiamami Will!" lo guardo riflettere senza lasciare neanche per un momento il contatto visivo che ci lega, poi finalmente parla.

W: "Giorgia eh?! Mi piace!" afferma continuando a guardarmi negli occhi inumidendosi le labbra.

G: "Si, anche a me."

W: "Hai un accento straniero, di dove sei?" chiede curioso, sembra un bambino.

G: "Sono italiana" restiamo in silenzio, non c'è imbarazzo.

#William'sPov

La guardavo, e lei guardava me, nessun imbarazzo, nessuna conversazione, solo io e lei. Sembriamo due cariche di segno opposto che si attraggono. Cavolo se è bella, con questi occhi da cerbiatto, grandi color nocciola, i capelli ricci e lunghi, il suo corpo piccolo e così fragile. Ad un tratto finisce tutto, tutta la magia, tutto il silenzio interrotto dal mio maledettissimo telefono del cazzo!!!! Guardo chi rompe e vedo che è Niall.

-Niall

"Bro dove cazzo stai??"

W: "Scusa è un mio amico, devo rispondere, faccio subito."

G: "Si tranquillo, fai."

Le sorrido e piego la testa sul cellulare. Una volta risposto concentro la mia attenzione su di lei che ha lo sguardo basso e sembra pensierosa, è così bella che potrei stare a guardarla per ore.

Giorgia'sPov

Sono ancora persa nel guardarlo negli occhi, ma che mi prende?!?!?! Ti piace, ecco cosa!! NO. Assolutamente no. Non ci posso ricadere un'altra volta. Non lo farò. Per mia fortuna, o sfortuna, gli arriva un messaggio.

W: "Scusa è un mio amico, devo rispondere, faccio subito." Sembra infastidito dall'arrivo di questo messaggio.

G: "Si tranquillo, fai." Dico cercando di apparire il più tranquilla possibile, non voglio ammettere di esserci rimasta male, mi piaceva quel contatto visivo. I suoi occhi sono come una calamita. FALLA FINITA GIORGIA, 1° NON LO CONOSCI NEMMENO; 2° NON TI PIACE, NON Può PIACERTI. MANTIENI IL TUO ATTEGGIAMENTO. Una volta risposto al messaggio inizia a guardarmi, mi sento a disagio quindi per ora non lo guardo. La tentazione è tanta, troppa, cedo e lo guardo dritto negli occhi. Ad un tratto vedo una testa bionda che sbuca dalla porta seguito da una ragazza che riconosco essere Sara, li avevo visti parlare prima, Genia che sei. Shhhh!! Stupida coscienza.

S: "Ehi riccia, ecco dove stavi!"

N: "Bro io accompagno Sara a casa ci vediamo dopo okay?"

G: "Sara, Aurora dove sta?"

S: "Ah, ecco, vedi, si, insomma, ha preso la macchina circa mezz'ora fa e se n'è tornata all'appartamento." Aveva un'aria imbarazzata e faceva bene, se non sono scoppiata dalla rabbia è perché non connetto bene, ho la mente offuscata.

G: "COSA???? E IO COME CI DOVREI TORNARE A CASA???"

W: " Ti posso accompagnare io se vuoi..." Aveva quel sorrisetto malizioso stampato in faccia.

G: "Ehm, non ti disturbare, non fa niente posso tornare con i mezzi."

S: "Dai allora ti accompagna..." Si ferma perché non sa con che nome continuare.

W: "Will" le suggerisce tranquillamente .

S: "Will!" Afferma con fare soddisfatto.

W: "Si voi andate tranquilli."

S: " A dopo riccia."

G: "A dopo." La guardo allontanarsi e la maledico mentalmente, sia lei che Aurora ovviamente!!!

W: "Tigre dimmi quando vuoi tornare a casa che andiamo."

G: "Non so." Guardo l'orologio e mi accorgo che siamo stati qui fuori per due ore e mezzo, sono le 3:00 del mattino. " direi che è ora di tornare, sono le tre."

W: "Le tre?? Wow il tempo è volato. Okay andiamo dolcezza, ti porto a casa." Non rispondo e saliamo in macchina, durante il breve tragitto mette un po' di musica. E' bello mentre guida, sta concentrato sulla strada con le mani serrate sul volante, guida tranquillo. La luna fa un gioco di ombre sul suo viso che lo rende ancora più bello, con quei lineamenti delicati. Con la luce della luna i suoi occhi sono un po' più chiari, come un blu cobalto.

Siamo arrivati davanti casa e Will insiste per accompagnarmi alla porta finché non accetto. Camminiamo silenziosi e devo ammettere che con lui non mi imbarazza il silenzio. Quando arriviamo davanti alla porta dell'appartamento ammetto di essere un po' triste per il fatto che è finita la serata, è finito il silenzio. Mi chiede il numero e glielo lascio volentieri, a quel punto mi da la buonanotte, si lecca le labbra e mi da un bacio sulla guancia. Mi mordo le labbra per la sorpresa e per reprimere l'impulso di sorridere. Non posso.

W: "Non fare così con le labbra dolcezza, mi fai andare fuori di testa, non lo fare. Ancora buonanotte." Rimango un secondo stordita dalle sue parole, che volevano dire? Gli piaci?!

G: "Buonanotte" mi giro ed apro la porta, lo guardo allontanarsi e me la richiudo dietro non appena le perdo dal mio campo visivo. Una volta nell'appartamento trovo Sara che dorme beatamente, è un po' buffa, mentre Aurora messaggia, probabilmente con Valerio. Mi spoglio, mi metto il pigiama, mi lavo e quando finalmente mi infilo nel letto dopo avere salutato Aurora con un bacio e la buonanotte, e aver dato un bacio Anche a Sara. I ricordi di questa giornata affluiscono alla mente, il viaggio, la vista di Londra, sentire i miei genitori per telefono ed averli rassicurati, lui. Lui è il personaggio principale della mia giornata. I suoi occhi, la sua bocca rosea e carnosa, i suoi ricci che ricadevano sul viso. Ripenso a lui mentre il buio non mi travolge completamente e cado nel sonno. Gli incubi tornano, me lo ritrovo davanti come tutte le notti, la causa dei miei dolori e del mio passato tormentato. Me lo ritrovo davanti, mi rifiuto di vivere ancora quella tortura.

The Shadow Inside MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora