Capitolo 27

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Sono le 3 del pomeriggio. Non parlo da quando mi hanno portata via da lì, devo scaricare la paura che non ho avuto tempo di provare mentre ero chiusa in quel capanno. Se non ci fosse stato Evan chissà che fine avrei fatto, sarei potuta morire di fame o di sete, mi avrebbero potuto stuprare prima di farmi dissanguare lentamente. Ad interrompere i miei pensieri macabri è qualcuno che bussa alla porta della mia stanza. Will entra nella camera solo con la testa.
W:"Posso entrare?" Mimo un si con la testa e lui entra velocemente chiudendosi la porta alle spalle. Mi fa segno di fargli spazio sul letto e così faccio, si mette con la schiena poggiata alla testiera del letto e distende le gambe, io semplicemente metto la testa sulla sua spalla e le lacrime che ho tanto trattenuto si fanno spazio sulle mie guance, silenziose, amare. Non parliamo, restiamo così per un po' ed è proprio quello di cui ho bisogno per ora.
Dopo dieci minuti Will mi prende il viso fra le mani.
W:"Perdonami, perdonami perchè non ero qui ad impedire che ti prendessero, perdonami di avere questa vita, ma ti prego di parlare con me." Ha gli occhi lucidi e per quanto io stia male, vederlo soffrire mi provoca un dolore ancora peggiore.
G:"Sto bene" sussurro "devo solo riprendermi, non capita tutti i giorni una cosa del genere." Lascia un bacio sulla mia fronte prima di sospirare ed appoggiare la testa contro il muro.
W:"Prima pensavo che forse sarebbe meglio lasciarti andare, scomparire dalla tua vita e non metterti più in pericolo. Se stai così ora è per colpa mia, non sarebbe mai dovuta accadere questa cosa." Mi irrigidisco alle sue parole ed alzo di scatto la testa per guardarlo, lui con ancora la testa piegata indietro contro il muro, si gira e mi guarda. I miei occhi si riempiono di lacrime e silenziose cadono giù lui me le asciuga con una mano e si avvicina a me continuando il suo discorso. "Ma sono troppo egoista per lasciarti andare." Detto ciò mi bacia e questa volta sono io che spingo la situazione oltre il bacio.

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Mi sveglio con Will che mi da tanti piccoli baci su tutta la faccia.
W:"C'è una piccola sorpresa che ti sta aspettando in salotto, amore." Il mio cuore salta un battito a causa della sua voce rauca mista alla dolcezza. Mi vesto velocemente, lui era già vestito, si sarà svegliato di sicuro molto prima di me, sono le 5:15 p.m. Scendo di corsa le scale, con Will dietro, curiosa di sapere quale sia questo regalo e quando arrivo, finalmente, all'entrata del salotto la mia bocca si spalanca le lacrime tornano, ma sta volta per la felicità. Le corro incontro e ci abbracciamo appena siamo una davanti all'altra.
G:"Mi sei mancata così tanto."
E:"Anche tu tesoro." Betta è tornata e ne sono così felice che sento il cuore che potrebbe uscirmi dal petto da un momento all'altro. Abbiamo legato tanto ultimamente ma la distanza era veramente troppa.
G:"Dopo mi racconti cosa ti sei detta con Harry." Sussurro al suo orecchio ridacchiando. Lei si unisce a me e con un sorriso dolce annuisce. Ci sediamo tutti chi sul divano e chi per terra con patatine e birra. Non si può stare meglio. Domani arriveranno i miei genitori ed Evan è stato accolto molto bene dal gruppo, forse perché se non ci fosse stato lui, chissà dove, o meglio come starei io in questo momento.

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Scusate se il capitolo è corto, proverò ad aggiornare prima visto che ci sono le vacanze. Un bacio.

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