Capitolo 15

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Una settimana.

Una fottuta settimana è passata dalla nostra litigata e noi ancora non ci parliamo. Ogni volta che mi chiedono di uscire non lo faccio, se vengono da noi io resto chiusa in camera tutta la sera, se esco dalla camera mentre ci sono loro è, o per prendere da mangiare e bere o per andare in bagno, o per salutare il mio migliore amico e gli altri. Tranne lui. Ha provato a parlarmi quando mi vedeva ma dopo un po' ha rinunciato. Sono due giorni che non prova neanche più ad avvicinarsi. Mi guarda scoraggiato. Mi manca. Mi manca ogni secondo di più. Mi mancano le sue carezze, i suoi baci, le sue risate, le sue fossette. Si. Lo amo. Ma non sono una ragazza che si fa mettere i piedi in testa. Voglio che capisca che io non sono il suo giocattolo. Voglio che capisca che io non sono il suo giocattolo. Voglio che si fidi

di me e mi confidi i suoi segreti. Voglio costruire un rapporto di amicizia

nella nostra storia d'amore. Voglio conoscere tutto di lui, voglio amare i suoi

pregi ma anche di più i suoi difetti. Voglio baciare le sue lacrime e

allontanare la sua preoccupazione come lui fa con me. Voglio che anche lui

sappia tutto di me, voglio un rapporto basato sulla fiducia. Voglio lui.

Ora sono in camera mia, sono le dieci di sera e gli altri sono giù. La cosa che mi dispiace di più di tutta questa situazione è il fatto che non frequento più i miei amici. Mi manca Niall, il mio migliore amico, non lo vedo mai se non a scuola o quando mi viene a trovare. A volta mi porta fuori a fare i matti per Londra.Due giorni fa mi era venuto a trovare.

Mi ha trovata a piangere seduta per terra con la schiena contro il muro, le

gambe al petto e la testa fra le braccia. Singhiozzavo, stavo così male, un

male quasi fisico. Continuavo a stringere la pelle che si trova sopra il cuore,

perché era quello che faceva tanto male. Sara, Aurora e Perrie non riuscivano a

farmi calmare. Quando è arrivato Niall ho sentito Sara chiedergli disperata di aiutarmi. Ero lì

con loro fisicamente ma la testa era con lui, con Will. Quando Niall mi si è avvicinato,

non so come è riuscito a tranquillizzarmi, continuava a sussurrarmi delle cose

all'orecchio. Quando mi sono calmata mi ha praticamente costretta ad uscire di

casa, mi sono vestita e, senza darmi una sistemata, siamo usciti. Mi ha portato

a prendere una cioccolata calda e abbiamo parlato così tanto. Per la prima

volta dopo una settimana ho riso, ho riso veramente, ecco perché voglio così

bene a questo ragazzo. Non importa cosa io abbia, riuscirà sempre a farmi sorridere. Da quel giorno sono stata un po' meglio e Sara ha ripreso a

respirare quando ho ripreso io. È impressionante come proviamo contemporaneamente gli stessi

sentimenti. A guardarmi ridotta in quelle condizioni ha iniziato a stare male

anche lei. Veniva ogni giorno nella mia stanza e ci rimaneva il più possibile,

venivano anche Perrie ed Aurora. Sono contentissima di vivere con le mie amiche, non avrei sopportato un distacco da loro. Per quanto riguarda gli altri mi mancano tantissimo tutti quanti, le risate e le belle giornate, ripensando a tutto questo non mi rendo conto che sto uscendo dalla mia camera. Scendo le scale e, una volta arrivata dai miei amici, mi guardano tutti con un bellissimo sorriso stampato sulle labbra. Vedo immediatamente Niall saltare dal suo posto sul divano e venire verso di me. Mi abbraccia.

N: "Principessa, bentornata nel piccolo circolo di ragazzi cattivi." Sussurra. Ridacchio seguita da lui. Mi siedo per terra con la schiena appoggiata al divano. Tutti mi salutano e riprendono il discorso che stavano facendo aggiornandomi sulle novità. Sento lo sguardo di Will bruciarmi sulla pelle. Ricambio lo sguardo e rimaniamo così per quelle che sembrano ore, invece sono pochi secondi. Ad interrompere tutto è Harry che mi fa una domanda.

H: "Quindi... torni a giocare con noi?" gli occhi speranzosi di tutti sono su di me, cerco di trattenere una risata per la scelta di parole di Harry.

G: "Si Harry, torno a giocare con voi." Dico con un sorrisetto. Tutti urlano di gioia.

Z: "Era ora che tornassi, bambi." Sorrido a tutti.

La serata continua fra risate e aggiornamenti vari, finché tutti se ne vanno, tutti tranne Will.

S: "Noi saliamo eh." Dice Sara prendendo Aurora e Perrie e trascinandole su. Sto per andare via quando Will inizia a parlare.

W: "Mi manchi." Rimango girata verso le scale perché se lo guardo negli occhi mi faccio molto male. Le sue parole mi arrivano come pugni in pancia.

G: "Anche tu," lo sento sospirare ed aggiungo. "Ma potevi pensarci prima." Risucchia un respiro. Fisso le scale con le lacrime che pizzicano i miei occhi, la gola brucia. Passano alcuni secondi.

W: "Senti, so che sto facendo lo stronzo ma se sapessi cosa sto passando non vorresti sapere niente. Sto cercando di proteggerti da qualcosa di troppo grande ed ho paura per te. Se non ti ho detto qualcosa è perché non posso dirtela, muoio dalla voglia di raccontarti tutto ma non posso. Sei importante per me e vorrei che capissi perché non ti sto dicendo delle cose, vorrei solo che ti fidassi di me." Dice tutto d'un fiato. Mi giro a guardarlo.

G: "Non dire così perché io posso sopportare tutto quello che sopporti tu," mi interrompe.

W: "Dio, Giorgia non capisci. Dico così perché queste cose non le riesco a sopportare neanche io. Lo so che sei forte ma come posso trascinarti in qualcosa che mi sta prosciugando?" inizia ad alzare la voce.

W: "Se solo tu ti fidassi di me."

G: "Mi fido di te, solo che mi sento di essere tenuta all'oscuro riguardo a qualcosa di veramente grande. Io voglio sapere. So che il motivo per cui non me lo dici non è solo che ti preoccupi per me, qual è l'altro motivo?" alzo la voce anche io. Le lacrime hanno iniziato a scendere sulle mie guance e odio tutto questo. Chiudo gli occhi nel tentativo di fermarle. Will si passa le mani tra i capelli tirandosi le punte.

W: "Ho paura, va bene? Ho fottutamente paura che quando ti dirò la verità tu te ne andrai per sempre da me e non riesco ad accettarlo. Non puoi andartene da me."

G: "Perché no? Non sono di tua proprietà. Perché non mi lasci andare?" urlo, la disperazione viva nelle nostre voci. Will ha gli occhi lucidi.

W: "Perché ti amo cazzo. Ti amo e non posso permettermi di perderti. So che staresti molto meglio se io non fossi nella tua vita ma sono un fottuto egoista e ti amo e non ti lascerò andare così. E ti amo." Si avvicina velocemente a me. Io rimango immobile, la bocca aperta ed il cuore a mille.

W: "Dio, quanto ti amo, non puoi nemmeno immaginarlo." Mi prende il viso fra le mani e mi bacia. Ricambio il bacio. Sento le nostre lacrime mescolarsi. Avvolgo le braccia intorno al suo collo e mettendo le mani fra i suoi capelli.

G: "Ti amo." Sussurro nel bacio mentre l'ultima lacrima solca la mia guancia.

The Shadow Inside MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora