È passato un mese esatto da quando io e Will iniziammo a frequentarci, non so cosa siamo di preciso, ma lui mi ispira sicurezza. Uscivamo con gli altri del gruppo molto spesso, Sara e Niall sono sempre più affiatati, mentre Valerio ha deciso di proseguire i suoi studi qui a Londra per stare con Aurora. Al nostro gruppo si sono aggiunte altre due ragazze, Betta e Benny, sono simpaticissime, le abbiamo conosciute ad una festa e da quel momento eravamo diventati tutti grandi amici. Niall ed io siamo migliori amici, è un ragazzo straordinario, non ci sono altri modi per descriverlo. Zayn e Perrie continuano ad essere una coppia fantastica. Harry e Betta stanno iniziando a scambiarsi occhiatine ma continuano a negare il fatto che si piacciono. È tutto perfetto in questo periodo, amici perfetti, ragazzo, o quasi, perfetto, scuola perfetta. Il mio rapporto con Sara ed Aurora era sempre più forte, un paio di settimane fa abbiamo trovato un lavoro come bariste in un pub, devo dire che la paga è buona, così abbiamo deciso di comprare una casa che divideremo anche con Perrie, siamo diventate buone amiche in questo ultimo mese, sembriamo tutte sorelle.
Siamo in giro per la città a vedere ed esaminare case, passiamo davanti ad una villetta con scritto vendesi. Da fuori non è niente male ed è abbastanza grande per tutte e quattro, se non di più. Decidiamo di chiamare il numero scritto sul cartello.
X: “Pronto? Chi è?”
S: “Pronto? Scusa il disturbo, mi trovo davanti al cartello che mette in vendita la sua villetta, io e le mie amiche saremmo interessate a vederla.”
X: “Certo, se potete ora vengo lì in cinque minuti.”
S: “Sarebbe fantastico, grazie mille.”
G: “Che ha detto?” chiedo sia per me che per Perrie e Aurora.
S: “Cinque minuti e sta qui!!!” a quelle parole iniziamo tutte e tre ad esultare.
Vediamo avvicinarsi una ragazza, avrà si e no trent’anni, è carina, occhi marrone chiaro e capelli dello stesso colore.
X: “Ciao ragazze, suppongo siate voi quelle che mi hanno chiamata poco fa.”
S: “Si ti ho chiamata io, piacere mi chiamo Sara, loro sono Giorgia,Perrie e Aurora.”
X: “ Piacere, sono Lovelay. Vogliamo entrare a vedere la casa?” annuiamo e la seguiamo dentro. Appena oltrepassiamo la porta d’ingresso ci troviamo in un grande salotto, Lovelay ci fa vedere tutta la casa e, devo ammettere che è più grande di quanto sembri, in più ci sta una piccola, ma non troppo, piscina in una stanza riscaldata. È bellissima.
L: “Vi lascio parlare, quando avete fatto chiamatemi, sono qui fuori.”
P: “Si grazie mille.” Siamo tutte molto colpite dalla splendida casa, come si fa a non esserlo.
G: “Io la voglio. Non costa neanche troppo se ci pensate.” Tutte annuiscono. C’è poco da discutere.
*IL POMERIGGIO*
P: “Io, Giorgia, Aurora e Sara vi vogliamo annunciare che... abbiamo una casa tutta nostra!!!” dal nostro gruppo di amici si solleva un gran “OH” generale.
N: “Che figata!!” esclama il biondo, poi prende la mano di Sara.
S: “Quindi… questa sera siete tutti invitati, e per invitati intendo costretti, a cena da noi.” Tutti accettano divertiti e Niall guarda la sua ragazza con un non so che di spaventato, suscitando le risate di tutti. Will si avvicina a me con uno di quei sorrisi che io amo tanto, uno di quelli che mostrano le sue splendide fossette. Non stiamo insieme, ci stiamo frequentando, non so cosa siamo esattamente, so solo che non siamo una coppia.
W: “Quindi, hai comprato una casa eh?!”
G: “Già!” affermo con un sorriso a 164 denti. Mi metto seduta sul muretto un po’ alto, ma non faccio fatica, lui si ferma davanti a me e poggia le sue mani sulle mie ginocchi, appoggiandoci subito il mento.
W: “Avete fatto presto a comprarla.”
G: “Si, devo ammettere che è stata una cosa molto veloce, oggi pomeriggio faremo il trasloco, la casa è già pronta, tutta arredata. Io Sara ed Aurora non abbiamo molto da portare, solo qualche valigia, il problema è Perrie.”
W: “Se vuoi ti do una mano a portare le cose, poi magari esci con me e per cena siamo a casa vostra.”
G: “Va bene, dove andiamo?”
W: “Sei qui da un mese e non hai ancora visto niente di questa città, ti faccio fare un piccolo tour.” Sorride e io lo imito, contagiata da lui. Mi prende le mani con le sue intrecciando le nostre dita, osservo tutto il movimento per poi portare lo sguardo su di lui.
W: “Lo prendo per un si.” Ridacchia. Devo essermi fissata quindi divento tutta rossa.
W: “Sei bella quando arrossisci.” Abbasso lo sguardo imbarazzata ma lui me lo rialza facendo incontrare i nostri sguardi.
Z: “Piccioncini che ne dite di andare?” Annuiamo e Will mi aiuta a scendere puo sapendo che non ne ho bisogno.
W: “Io do’ una mano alle ragazze col trasloco.” Per tutta risposta i ragazzi annuiscono e se ne vanno. Quel giorno Betta non c’era, doveva andare dai genitori per la festa del fratellino. Valerio stava nel suo appartamento a studiare.
S: “Quindi voi andate?” chiede Sara a me e Will.
W: “Si, vi serve ancora una mano o possiamo andare?”
P: “No no tranquilli andate pure.”
A: “Si tanto sta per arrivare Valerio, ci può aiutare lui se serve.”
G: “Okay, qualsiasi cosa chiamatemi.” Annuiscono e noi usciamo di casa. Ci avviciniamo alla moto di Will, mi da il casco e, una volta saliti, parte. Ci fermiamo davanti alla ruota panoramica.
W: “Ti va di fare un giro?”
Will’sPov
W: “Ti va di fare un giro?” mi è sempre piaciuta questa ruota. Alle mie parole il suo sorriso si allarga.
G: “Si, assolutamente si.” Andiamo a pagare e saliamo sulla ruota panoramica. Una volta dentro la osservo che ammira il panorama, sembra una bambina, è dolcissima.
W: “Ti piace?”
G: “Tantissimo.” Si gira e mi guarda con gli occhi pieni di felicità. Mi sorride e non posso non ricambiare.
G: “Grazie.” Allargo le braccia e gli faccio segno di avvicinarsi. Si lascia cullare dal mio abbraccio.
G: “Will?”
W: “Si?”
G: “Posso farti una domanda?” si mette seduta bene e mi guarda.
W: “Certo, dimmi.” Sono un po’ agitato, che mi vuole dire? Abbassa lo sguardo e sussurra.
G: “Noi... noi cosa siamo? Voglio dire, è un mese che ci frequentiamo e... non lo so mi sento di dare un senso a tutto...” non fa in tempo a continuare che la zittisco poggiando delicatamente le mie labbra sulle sue, chiedo l’accesso solleticandole le labbra con la lingua, mi da il permesso quindi approfondisco il bacio. Mi era mancato così tanto questo contatto con lei, l’ultima volta che ci siamo baciati è stato alla lezione di hip hop, quando ha pensato che stessi baciando un’altra. Giorgia invece è bellissima non si veste come le solite ochette, lei è tutta jeans e felpe. È diversa. Ci stacchiamo dal dolce bacio e la sento sorridere sulle mie labbra.
W: “Non siamo più io e te, siamo NOI. Vuoi essere un noi con me?”
G: “...Si!!”
Scendiamo dalla ruota panoramica e continuiamo il tour. Spero solo che non succeda nulla di male. Mi piace Giorgia, è così semplice e misteriosa allo stesso tempo.
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Ciao a tutti, so che il capitolo è corto, scusate. Votate e commentate la storia per farmi sapere che ne pensate.
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The Shadow Inside Me
RandomGiorgia è una ragazza di 18 anni, si trasferisce a Londra con le sue amiche per ricominciare. Il suo passato continua a perseguitarla. Decide di non voler più credere nell'amore. Will, un ragazzo inglese che nasconde un segreto troppo grande. Non co...